•17Capitolo•

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Stanotte ho sentito la mamma chiedermi scusa ma ovviamente ho fatto finta di dormire, non si puó risolvere sempre con un"scusa".
Sono stata male ieri ed è solo grazie ad Andrea(zio)se sono riuscita a superare anche questa. Mi sento cosí incapace, come sono riuscita ad arrivare cosí in profonditá, tanto da non uscirne neanche piú da sola?

La sveglia interrompe i miei pensieri, svogliatamente mi alzo e vado a lavarmi, infilo un leggins ed una felpa abbastanza velocemente, il freddo sta arrivando, amo troppo l'inverno.
Giulia è giú in cucina a fare colazione, ha capito che se scende piú tardi la salta, e mia sorella non sa affrontare una giornata scolastica senza una ciotola di latte caldo e cereali.
Tutti sembrano stiano nel mondo dei sogni, ovviamente tranne me e Giulia, scuola di merda.
Una volta finita anche di truccarmi e legare i capelli, metto i miei bracciali preferiti, quelli che mi regalò mia nonna.
Prendo zaino, cuffie ed alcune monetine. Per la strada mangio un cornetto ripieno di crema, e verso le otto arrivo fuori la mia scuola.

C'è tantissima gente nel corridoio, faccio fatica anche a passarci, sento spintonarmi e qualcosa di bollente cade sulla mia pelle.
<<chi cazzo è stato>> urlo.
<<ehm..scusami sono stato io, mi hanno spinto e mi sono ritrovato beh da te, mi dispiace>>

<<non me ne importa, guarda qua che danno hai causato, ma dove diavolo guardi quando cammini>>Come diamine faccio ora? Ma perchè tutto a me!
Io che raramente metto maglie bianche, quando mi va a capitare proprio oggi che ho una felpa bianca.
Ma fuck.
Corro in bagno e cerco di non peggiorare il tutto con l'acqua, ma le mie preghiere sembrano fottersi perchè sulla maglia compare una grande macchia giallastra.
Dal bagno spunta Naomi con un sorriso che si spegne quando vede il piccolo disastro sulla mia felpa.
<<Ludo, ma cos'hai combinato?>>
Giá Naomi, io non ho fatto proprio nulla .
<< un ragazzo mi è venuto addosso con qualcosa di appiccicoso ed ora non so che fare>>La rabbia sale ogni secondo di piú, cavolo.

<<Non preoccuparti ho una felpa di ricambio, ora vado a prenderla>> esce ed un sorriso si fa spazio sul mio viso.
Torna con la sua felpa, fortunatamente anch'essa bianca, la indosso e mi sta bene, anche se accentua un po' il mio fisico, ed è una cosa che non amo particorlarmente, ma va bene.
È già tanto.

La prima ora è passata, quindi entro con il permesso della seconda, menomale che c'è il prof di sostituzione, questo vuol dire che...oddio la gallina, ops mi correggo la mia adorata professoressa di matematica non c'è? Se la giornata puó andare meglio, perchè no! Collego gli auricolari e mi addormento sul banco.
La giornata sembra fermarsi alla quarta ora, e cosí annoiata alzo la mano per chiedere il permesso al prof che non si risparmia un gesto veloce con la mano, non me lo faccio ripetere due volte ed esco battendo poi la porta.
Un gomito mi urta facendomi leggermente male e sbuffo irritata.
<<Oddio ma cosa avete contro di me questa mattina!>>Urlo infastidita.

<<sh non urlare scusami>>

<<ma sei sempre tu, ho detto di guardare avanti, ma come fai diamine>

<<okkei, mi dispiace calmiamoci. Ci siamo scontrati giá due volte e non sai neanche come mi chiamo, sono Simone, quinto anno>>

Ma chi ha detto che volevo saperlo? È anche un bel ragazzo ma decido di andarmene. Vengo fermata all'istante, suppongo da lui.
<<Tu non mi dici come ti chiami?>>
<<Ludovica>>rispondo <<ed ora lasciami subito il braccio>>
il mio tono è troppo duro, ma a lui sembra non fare alcun effetto, anzi scoppia in una piccola risata.
<<Vabbe Ludovica, ci vediamo in giro>>risponde

<<mh convinto>>mi volto e me ne ritorno in classe.

Finalmente le lezioni sono finite, in lontananza vedo Naomi e mi avvicino, ci abbracciamo, girano le solite domande poi qualcuno mi punzecchia la spalla e mi giro sorpresa <<ma tu hai rotto proprio il cazzo ma cosa vuoi? Una mia foto? Un'uscita con me?>>
Domando sarcastica e lui risponde al gioco.

<<si vorrei proprio fare un'uscita con te, tesorino>>

<<scordatela>> scoppiamo a ridere ed il cambio di scena sorprende entrambi. Naomi ci guarda sbalordita, suppongo non abbia capito la situazione ed infatti una volta spiegato tutto ci ritroviamo a ridere, ehm...ma perchè? C'è poco da ridere in effetti.

Abbraccio Naomi, è ora di andare.
<<Hei Ludo, scusami è presto lo so, ma potresti darmi il tuo numero? Per intraprendere un'amicizia>>

<<Solo amicizia Simone, nient'altro>>

<<Si, non preoccuparti>>il sorriso gli illumina il volto, bastava cosí poco? Lo abbraccio e sento qualcuno fissarmi, mi giro e lo vedo, lí, con lo sguardo duro mi guarda in cagnesco, ma cosa vuole ora? Saetta lo sguardo tra me e Simone e solo allora capisco. Impossibile. Marco geloso?

Nei tuoi sogni Ludovica.

Anche se voglio portare questa cosa a mio favore, tanto cosa potrebbe succedere?
Mi avvicino giusto un po' a Simone, con una scusa banalissima e ci ritroviamo faccia a faccia, sembra un bacio, ma non è cosí dipende dal punto di vista e dal punto di Marco sembra proprio cosi. Mi rigiro e lo vedo furioso, sale sulla sua moto e sfreccia via, come un pazzo.
Che cosa strana, lui geloso? Di chi poi? Di me e Simone? Dentro di me si scatena una grandiosa risata isterica.
In questo momento, so solo una cosa.
1-0 per me carissimo Marco.

Alloraa è corto lo so ma è di passaggio ecco che con la presenza di Simonee,in Marco si scatena qualcosaa.
Piú avanti infatti credo faró un pov di Marco vi piace l'idea?
Alla prossima ragazzii!!!

Il Mio Sbaglio PreferitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora