Sfortunatamente oggi devo ritornare a scuola.
Chissà quanta roba hanno spiegato ed io dovrò studiarmi tutto. La voglia è pari a zero.
Ieri pomeriggio sono andata in ospedale da mia sorella, ma sono rimasta ferma su quella scomodissima sedia.
I medici non vogliono perdere le speranze, ma io ho una paura incredibile.Mi alzo svogliatamente dal letto e dopo aver prosciugato i residui dal mio viso, dalla notte insonne, provo a fare mente locale indossando un jeans, freddo come il ghiaccio ed una felpa rossa, infine nike.
Mi trucco leggermente, giusto per non sembrare un cadavere, insomma halloween é passato da un bel pezzo.Mi preparo lo zaino con i vari quaderni e metto anche le cuffie e i soldi.
<<Naomi sei pronta?>> dico urlando.
Guardo velocemente l'orario e tra dieci/quindici minuti dovremmo essere a scuola.
Scende le scale idossando il giubbino e salutiamo zio.
<<Muoviamoci dai>> dico cercando di riparare le mani dal freddo nel giubbino.
Ci fermiamo contemporaneamente dinanzi la strada dell'incidente ed alcuni brividi si cospargono lungo il corpo.
<<Andiamo>> dico acidamente strattonandola via ed in cambio sento dei borbottii ma non ci presto molta attenzione.Arriviamo a scuola ed ognuna entriamo nelle rispettive classi.
Ricevo alcuni sguardi nel corridoio alquanto fastidioso, per non parlare in classe di tutti gli amici, amici poi non li conosco neanche.Diciamo che la giornata non è pesantissima però comunque è sempre brutto iniziare dopo un lungo periodo.
Mi siedo al mio banco mandando prima un messaggio a Simone.<<Buongiorno>> la prof entra in classe zittendo tutti.
Tutti la rispettano, è la migliore dell'istituto, riesce a prenderti in tutto.<<Benvenuta Ludovica, tutto bene?>> mi chiede dolcemente.
Sguardi puntati sulla mia figura, ovviamente.Annuisco con la testa ed inizia a rispiegare le ultime cose, non troppo complicate.
Dopo le due ore la prof mi chiama alla cattedra.
<<Allora Ludo ho saputo della tua situazione e mi dispiace davvero molto, in questo mese ho spiegato cose generali, da come hai potuto vedere nulla di particolare ma dovrai fare un compito, te la caverai perchè è semplice, ripassa perchè lo metteró per giovedí prossimo, mi raccomando>> wow una prof piú gentile dove la trovo.
<<Non si preoccupi mi va bene per giovedí, grazie mille>> dico sincera sorridendo, lei ricambia e vado in palestra dagli altri.
Mi metto in panchina guardando i miei amici giocare a calcio, tra tanti occhi scorgo i suoi dall'altro campo. Mi guarda ma distoglie subito lo sguardo continuando a giocare.
Dannato Marco.
Ancora non ti avevo pensato.
Sento la pelle bruciare e posso scommetterci tutto, mi sta guardando.
Non sento la sua voce da un paio di settimane, l'ultima volta è stato durante l'intervento ma credo anche che me la sia sognata.
Qualcuno mi scuote ed interrompe i miei amati pensieri..
<<Come stai?>> dice freddo guardandomi negli occhi.
Non mi sono accorta del suo avvicinamento?<<Ciao anche a te Marco, si sto molto bene>> dico ironica.
Lui sorride lievemente facendo intravedere quelle amabili fossette.
Che belle.Anche lui non scherza...
<<Sempre cosí stronza tu eh>> dice ridendo.
<<Di certo un mese non basta a cambiarmi Granata>> dico sostenendo il suo sguardo ma per poco, mooolto poco.
<<Hai ragione Esposito, rimani sempre la stessa, comunque mi fa piacere rivederti >> l'ultima frase la dice sussurando, ma io l'ho sentita ugualmente.
Quindi gli fa piacere vedermi qui..allora perchè non è venuto a parlarmi in ospedale?
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Il Mio Sbaglio Preferito
RomanceCOMPLETA. [È in fase di revisione] Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, si, a vederli sembravano paz...