La mattina seguente arriva molto velocemente.
Riesco a sentire il profumo di Marco ed è una sensazione bellissima.
Lo guardo in tutta la sua bellezza.
Con la bocca semi-aperta, un braccio sotto al mio cuscino e degli addominale scolpiti, ha un'aria cosí tenera e serena.<<La smetti di fissarmi? È inquietante con quei tuoi occhi castani da cerbiatta>>
Arrossisco inevitabilmente.
<<Non ti stavo fissando idiota>>
Passa la sua mano su una mia guancia in un modo cosí strano ma bello.
<<Mi stavi mangiando con gli occhi>> sorride divertito.
Ed io di risposta gli lancio un cuscino incominciando una vera e propria battaglia.<<Marco per favore lasciami>>Cerco di dire tra le risate.
Ha scoperto il mio punto debole e da dieci minuti non smette di farmi il solletico, ed è una cosa che odio profondamente.
<<Piccola e cosa ricevo in cambio?>>Domanda in tono malizioso.
<<Mh>>faccio finta di pensarci e poi di getto dico<<un bacio>>
Sghigniazza divertito e finisce la tua terribile tortura avvicinandosi pericolosamente a me.
Mi stampa un dolce bacio che man mano intensifico.Le nostre lingue avventate l'un l'altra.
Le mie mani che scompigliano i suo capelli.
Il mio cuore che fa mille capriole.Sorridiamo come degli idioti e andiamo peró a prepararci silenziosamente con le note di GIONNY SCANDAL, CI VEDIAMO SULLE STELLE.
Quella canzone mi fa venire sempre i brividi.Canticchio sottovoce mentre ricalco la matita nera e Marco mi abbraccia da dietro lasciandomi un bacio caldo sul collo, facendomi venire la pelle d'oca.
Menomale che l'ho visto dallo specchio, dallo spavento mi sarei sicuramente fatta male.<<Marco lavati>> dico distaccandomi
<<Si infatti questo stavo per fare>> risponde con un ghigno.
<<Aspetta almeno che io esca dal bagno però>>dico seccata.
Sghignazza divertito ed incomincia a togliersi i pantaloni della tuta.
Ma perchè deve fare sempre cosí, non poteva aspettare?
Lo guardo imbarazzata e me ne vado prima che si togliesse qualcos'altro.
Sento una fragorosa risata da parte sua.
Ecco appunto.
Finisco di truccarmi e metto alcune cose nello zainetto.Siamo in strada, fermandoci ogni due per tre nei negozi per comprare qualcosa. Sembra cosí strano camminare con lui. Senza litigare.
La serenitá prima della tempesta?
Marco mi afferra la mano stringendola a se e lasciandoci un dolce bacio sopra.Un' anziana signora si avvicina con un dolce bambino paffuto, sull'età di 4 anni. Sono trasandati e sporchi ed è una cosa che hai miei occhi non ho mai potuto vedere.
Mi è sempre dispiaciuto un sacco per queste povere persone.
Il bimbo mi tira la manica staccando le mani mie e di Marco.
<<Hei piccolo dimmi>> dico sorridendo.
<<Io e la mia nonnina abbiamo fame hai qualcosa da mangiare?>> una lacrima gli solca il viso e mi intenerisco subito a quella scena, ricordando la mia dolce nonna che ora mi guarda da lassú.
<<Si piccolo ma non piangere okkei?>> prendo dalla tasca dello zainetto alcune cose, anche se sembrano mai abbastanza.
Il bimbo mi ringrazia gentilmente e si avvicina alla nonna tutto felice.
Marco gli dona una banconota da 100€, la vecchietta sgrana immediatamente gli occhi, dicendo di non volerli ed infine Marco l'ha data al bambino che di sicuro non poteva rifiutare.
Salutiamo con un sorriso e ci dirigiamo verso un ristorante per pranzare.Mentre mangiamo parliamo di tante cose, della vita, del lavoro, della scuola ma mai del nostro passato e di certo non sarei stata io a fare la domanda tanto indiscreta.
<<Sai prima hai fatto proprio un bel gesto>>Dico masticando attentamente l'hamburger pieno di Katchup e majonaise.
<<Anche io ho un cuore ed odio vedere gente spassare cosí, con uno straccio addosso senza mangiare correttamente tutti i pasti e varie cose, soprattutto al freddo>>
Annuisco e continuiamo a gustarci il nostro pranzo.
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Il Mio Sbaglio Preferito
RomansaCOMPLETA. [È in fase di revisione] Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, si, a vederli sembravano paz...