•41Capitolo•

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Pov Giulia.
Sbianco al pensiero di ciò che sta per succedere.

<<Giulia abbiamo gli altri dvd tranquilla>> dice sarcastica.
Sai quanto me ne può fregare di the vampire in questo momento.
Una macchina nera sta sfrecciando ad un limite di velocitá altissimo, ma Ludovica non riesce ad accorgersi di un cazzo ed io non sono in grado di emettere una parola. Mi sento cosí inutile!
L'urlo di Naomi mi fa scattare e come segno di auto-difesa faccio scansare mia sorella. Incassando il colpo.
Dopo pochi secondi sento il corpo dolente e le palpebre farsi sempre piú pesanti.

Narratore esterno.
Ludovica si accorge troppo tardi di quello che sta succedendo e la piccola sorellina sembra incapace di parlare.
Le cose sembrano accadere così tanto velocemente,  che Naomi impalata guarda allibita la scena, non sapendo cosa fare, accascia le ginocchia al cemento urlando contro i corpi inermi, le lacrime scorgono sul suo viso, amare come il sangue che sporca la strada.

Il vicinato scende per strada, i ragazzi delle scuole vicine si racchiudono in un forte cerchio, ed il suono dell'ambulanza lontano, rieccheggia.

Marco. Marco è presente, inmerso dalla rabbia quasi non se ne capacita, un muro lì vicino subisce il suo dolore, riversa la sua incredulità, aspettando che qualcuno le porti via, inerme a terra, una lontana dall'altrà, fecero venire i brividi a molte persone.

Mentre qualcun altro, all'altro capo della strada, immerso nelle solite faccende, sorrise vittorioso.
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Pov zio.
Da poco le ragazze sono uscite per dirigersi a scuola, Manuela(per chi non lo ricordasse è la mamma) si è rimessa a letto, ed io decido di andare a fare una bella doccia calda, per sciogliere i muscoli.
Dopo una decina di minuti mi vesto frettolosamente e prendo il cellulare che non smette di squillare.
Sempre nei momenti meno opportuni.
Accetto la chiamata senza neanche vedere chi fosse.

<<Co-corri f-fuori sc-scuol-la Ludovica e G-giulia s-sono st-ate investite>>
la voce singhiozzante di Naomi risuona alle mie orecchie e mille brividi di paura cospargono il mio corpo.
<<arrivo, dammi dieci minuti>> attacco velocemente ed a due, tre scalini alla volta, salgo le scale, correndo verso la camera di mia sorella.
<<Manuela le ragazze hanno subito un incidente, muoviti, vestiti, dobbiamo andare>> dico cercando di scandire meglio le parole senza freno.
Si alza improvvisamente dal letto, girando poi per la stanza alla ricerca dei vestiti.

<<prepara la macchina no? Ora scendo>> dice con voce tremolante.
Apro il garage premendo molte volte sul pulsane a causa del nervosisimo e finalmente mia sorella scende.
Ci dirigiamo a scuola e qualche metro prima vedo una cerchia di ragazzi.
Ma i cazzi loro. Bha.

Scendiamo velocemente dalla macchina, fermamdoci poi vicino ad una Naomi in lacrime, tra le braccia di un ragazzo.
Ha una faccia conosciuta, ma in questo momento non mi viene in mente. Poi sta cosa che si abbraccia ad un altro?

La strattono, forse troppo violentemente dalle le sue braccia, gli asciugo le lacrime che scendono copiosamente sul suo splendido viso.
<<Piccola mi racconti cos'è successo?>>dico preoccupato.

<<Stavamo parlando e quando  Giulia si è girata è sbiancata, noi eravamo ancora di spalle e non ci siamo rese conto di nulla ma poi una macchina ha sfrecciato in direzione di Ludovica e Giulia per difenderla ed attuire il colpo si è buttata in avanti, facendo cadere Ludovica>>dice immersa nel pianto.

Seguiamo l'autombulanza e fimalmente arriviamo in ospedale.
I dottori urlano la dannata frase "codice rosso, codice rosso" ripetutamente, correndo con le barrelle nei corridoi.

Il Mio Sbaglio PreferitoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora