Da quella sera, non ho più rivisto Marco e neanche Aisha.
È passata un intera settimana, non sono uscita dalla mia camera, se non per andare a scuola.
Marco mi telefonava ogni giorno, mandava messaggi di continuo.
Stavo male.
Sto m
Mi manca il respiro quando sento il suo sguardo su di me.
Sto andando male in tutte le materie, sto consumando un pacchetto di sigarette al giorno.
So che mi sto facendo del male da sola, a causa di un deficiente.
Sapevo che sarebbe finita male ed ora non riesco ad andare avanti.
Mi sono affezionata a lui come non lo facevo da tempo.
Mi sono sentita amata in quei pochi giorni e poi d' un tratto tutto è sparito, come un incantesimo, non capendo neanche se il mio fosse amore nei suoi confronti.Gli incubi mi tormentano di continuo.
Tra pochi giorni sará il matrimonio di Sara ed io non vorrei proprio andarci, sono felice per mia sorella ma solo il pensiero che ci sará anche Marco, mi tormentaOggi andrò insieme a mia sorella per provare le varie acconciature ed i make up.
L'umore mi cade per terra giá all'apertura degli occhi.
A passo di una lumaca, mi dirigo verso il bagno e rimpiango di essermi guardata allo specchio, dopo giorni.
Ho delle terribili occhiaie.
Sono dimagrita o almeno perso liquidi e da una parte mi piace questo particolare.
Ho gli occhi vuoti, tristi, ed il cuore lacerato in tanti piccoli pezzi.
Con il mio comportamento ho allontanato tutti. Per il momento mi va piú che bene.Faccio una bella doccia calda, cercando di sciogliere i muscoli, con scarsissimi risultati.
Sono una roccia.
Ludovica sta ricambiando, ancora, in peggio.
Una volta uscita, mi avvolgo l'asciugamano, tenendolo per la vita e mi ritocco la crescita delle sopracciglia.
Indosso un jeans ed una maglia a caso e degli stivaletti neri al piede.
Stendo per bene il fondotinta, appunto per mascherare le occhiaie.
Tentativo quasi invano.
Pettino i capelli, metto i bracciali ed alzo il cappello della felpa.
Sopra il mio amato giubbino di pelle.
Scendo in cucina, aspettando Naomi e Sara, ci mettono sempre un'eternitá.
Sbuffo sonoramente e qualcuno sembra proprio sentirmi.<<Cosa ti sta succedendo? Perchè stai cosí? Ma soprattutto perchè mi eviti Ludovica>> perchè lo evito? Semplicemente perchè scoppierei a piangere tra le sue grandi e possenti braccia, mi sono stufata di farmi vedere cosí debole, anche se è mio zio. Mi ha visto stare male moltissime volte per vari motivi e so quanto sta male nel vedermi cosí.
<<Sto bene e non ti sto evitando>>Rispondo fredda.
<<Dalla a bere a qualcun altro Ludovica, ti conosco meglio di me stesso ed un "sto bene" non mi fa fesso. È una settimana che ti rinchiudi in quella stanza non mangi, non fai un cazzo se non piangerti addosso, almeno sfogati, di qualcosa, ci sono io, c'è Naomi, Sara, perchè non lo fai>> domanda con tono triste.
<<Zio sono affari miei>> dico distaccata e me ne esco fuori con il diluvio universale, sia dentro di me, che fuori.
Nessuno sa niente, solo perchè giá saprei cosa direbbero.
Te lo avevo detto.
Passerá.
Dai per un ragazzo.
Tutte cose che io non ho la minima voglia di ascoltare.
Mi sono chiusa in me stessa, come un tempo. Sto morendo dentro, mi sento persa dentro me stessa, ma devo riacquistare le forze far credere a tutti il contrario di quello che ho racchiuso in me.Dopo una mezz'ora buona, Sara e Naomi escono e saliamo in macchina.
Un silenzio tombale.Entrambe quel giorno cercarono di aiutarmi.
Scagliai qualunque cosa a terra cercando di liberarmi dalla rabbia e colpii anche Naomi in quel momento non me ne accorsi, ma quando vidi sanguinarle il naso mi avvicinai, lei mi guardó con occhi di terrore e se ne andò.
Sara mi trucidò quello sguardo, non potrò dimenticarlo facilmente, pieno di tristezza e delusione.
<<Tu non sei questa. Cosa ti hanno fatto>> disse con le lacrime agli occhi.
Ma io non la risposi e sbattei la porta chiudendomi a chiave.Da quel giorno non ho piú parlato con loro, tra noi c'era sempre tensione.
Naomi ora dorme con Giulia, meglio cosí.Pov Marco
Non so cosa fare, è una settimana che non parliamo.
A scuola non parla con nessuno, rimane sempre da sola, con quelle cuffie nelle orecchie.
Sento quanto sta male.
Lo sento fin dentro le osse.
Ci sto di merda.
Quel bacio quella sera non era previsto.
Aisha ha escogitato tutto fin dall'inizio.
Quella sera si presentò sotto casa mia, con la scusa che gli mancavo e mi stampò un bacio al quale subito dopo io mi staccai, mandandola via.
Quello sguardo cosí sicuro di se.
Dovevo capirlo fin dall'inizio.Vedere Ludovica cosí spenta, cosí vuota, mi rende debole. Cosa che io non sono mai stato.
Ogni giorno gli mando messaggi, ma lei non risponde.
Non mi lascia spiegare.
Cosí stiamo male entrambi.
Naomi, l'altro giorno, mi ha detto che non mangia e non fa altro che chiudersi in camera appena arrivata da scuola.
Io non sono da meno, non scopo piú con nessuna, tranne quel giorno per cercare di dimenticarla, anche per dieci minuti.
Cerco nelle ragazze qualcuna che le somigli.
Ma c'è solo lei nella mia testa.
Ed io sto soffrendo come un cane.
Mi mancano le sue labbra, la sua risata, i suoi occhi, la sua voce, il modo in cui mi fissava, l'essere dolce a modo suo, il modo in cui mi voleva bene e faceva fatica ad ammetterlo, anche a se stessa.
Il modo in cui arrossiva, era cosí tenera.
Le sue risposte fredde e stronze, capaci di ghiacciarti sangue.
Il suo modo di mandare a fanculo.
Mi manca stare con lei, abbracciarla, sorprenderla, guardarla, baciarla.
Mi manca sentirla mia.
Mi manca lei.
Amore? O meno, ma so che un sentimento del genere non l'ho mai provato per nessun'altra.
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Siamo entrate nel negozio ed una ragazza ci scruta attentamente, per poi farci entrare.
<<Ma cosa aveva da guardare quella cretina>>Annuncia Naomi priva di espressione in viso.
<<Ma non pensarla ed entriamo>> dice.
No, no, quelle parole l'ho dette io.
Dopo giorni le ho parlato anche se mi è scappato.
Lei sconvolta, corre.ad abbracciarmi e cazzo se mi erano mancati i suoi abbracci.
<<Ludo ti odio, ti odio, sei solo una stronza, lo sai quanto mi sono sentita in colpa>> dice ancora stretta a me tra le lacrime.
Cavolo. Non me lo sarei mai aspettata.<<scusami>> dico davvero dispiaciuta.
Sara ci guarda emozionata e non posso che abbracciare anche lei.
Mi erano mancate cosí tanto.
Non sanno il motivo del mio comportamento e non so proprio se glielo dirò, ora voglio solo pensare al matrimonio, perchè in questa settimana non ho dato una mano, ed ho lasciato sola mia sorella in un momento cosí importante per lei.Abbiamo scelto tutto e devo dire che entrambe sono bellissime.
Mi hanno truccata ed aggiustato anche a me i capelli.
Ma io sono volubile. Ora mi vedo carina, domani no ed alla fine arrivo al giorno del matrimonio che non so neanche cosa mettere, quando poi ho comprato un vestito bellissimo.
Ci scattiamo una foto e Naomi la pubblica su Snapchat, scrivendo sopra "-5" con varie emoji vicino.
Sara ovviamente subito commenta, ma io lascio perdere e mi concentro sulle varie notifiche di facebook, non sono stata molto attiva in questi giorni e ne ho davvero tante.Arriviamo in macchina, completamente bagnate.
Il tempo fa schifo.
Scoppiamo a ridere perchè Naomi stava per cadere sopra al marciarpiede, ma a lei sembra non fregargli e ride con noi.
Che brava.
Alla radio le canzoni fanno cagare, quindi Naomi mette il cavo per collegare il telefono.
Ovviamente mio.
Parte la canzone di Mostro- Poco Prima Dello Schianto.
Tra le canzoni piú belle.
La adoro e mentre loro si guardano divertite io la canticchio.Non amano tanto Mostro, Nemi sa qualche canzone ma dice che è un drogato e cose varie.
Invece io amo le sue canzoni ed amo lui.
Dalla prima volta che l'ho ascoltato non ho piú smesso.
Mi salva la vita ogni giorno che passa!
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Allora ragazzi scusate evenutali errori.
Non è bellissimo questo capitolo lo so ma le idee non arrivavano forti e chiare.Se il capitolo vi è piaciuto come al solito lasciate qualche stellinaa in basso👇🌟🌟❤
Alla prossimaa!
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Il Mio Sbaglio Preferito
RomanceCOMPLETA. [È in fase di revisione] Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, si, a vederli sembravano paz...