Cado a terra e inveisco contro una ragazzina molto più bassa di me con un'aria dolce e innocente, il mio totale opposto, mi chiede scusa e si presenta dicendo di chiamarsi Naomi, di avere diciassette anni e di frequentare la classe accanto alla mia. Wow.
Insomma io non ho proprio parlato, mi ha riempito la testa di chiacchiere in meno di due minuti.
Hey, calma!Quando sento la sua età però sgrano gli occhi perché pensavo fosse molto più piccola.
La campanella suona e ci salutiamo, mentre io do uno sguardo disgustato ai due idioti, entrando poi in classe.
La prima ora ho la professoressa di matematica, è una stronza e l'odio è reciproco, l'unica materia in cui vado male guarda caso è la sua; appena entra tutti si alzano ma siccome per me non è nessuno non mi scomodo più di tanto, ma le urlo solamente un buongiorno e lei mi sbatte subito fuori dalla classe, meglio così. Non sono stata molto educata, lo so benissimo, però fin dal primo giorno ha riservato solo e solo a me, e ci tengo a sottolinearlo, quell'aria da antipatica, sempre pronta a istigarmi.Vado a sedermi accanto alla signora delle pulizie che ormai mi conosce dal momento che sono praticamente sempre accanto a lei, immersa con lo sguardo nel vuoto vedo però il ragazzo di poco fa, Marco. Con la zip dei jeans aperta che mi fa l'occhiolino, disgustata mi giro verso la signora Anna che mi sorride.
Volto dinuovo lo sguardo e noto con piacere che la sua figura nel corridoio è assente, mi dirigo in bagno per lavare le mani e finalmente la campanella suona, annunciando la fine della prima lezione.Così che mi preparo per la prssima.
Educazione fisica.
Andiamo in palestra e mentre sto per infilare la maglia, qualcuno entra negli spogliatoi, cerco di comprirmi il piú possibile, ma un paio di occhi verde smeraldo mi scrutano attentamente. Marco. Cosa diavolo ci fa lui qui?
Sa cosa rischia?<< Che bel fisico piccoletta >> mi stacco scocciata indossando la maglietta dinanzi al suo sguardo indagatore.
La prof ha deciso di fare una gara di pallavolo contro la squadra di Marco e la perdita per la mia classe consiste nel passare con loro tutto l'anno in palestra, mentre se vinciamo noi nell' andare in gita in Spagna con loro, cosa che a quest'ultimi provoca fastidio, dato che preferivano la quinta della sezione " E " dove stanno tutte le gallinelle, ma meglio così; almeno sarà una sfiga anche per loro dal momento che non vedranno i loro culi sventolargli in faccia per tutto l'anno scolastico. Insomma si viene a scuola per studiare, o anche se proprio si vuole non fare nulla, ma non con l'intento di mettere in mostra le proprie forme, di appiccicarsi ai ragazzi e di vestirsi in un certo modo, anche perchè il regolamento non lo permette, ma il preside per non perdere alunni chiude un occhio.
Che idiota.
La dignitá?
Dove siamo arrivati?
Se ne salvano davvero in pochi in questa scuola.Purtroppo noi usciamo dalla partita sconfitti, Marco si avvicina a me tirandomi per un braccio, ma casualmente il mio ginocchio finisce direttamente fra le sue gambe, provocandogli dolore, lui si stacca scioccato, ed io posso andare liberamente in classe.
Le altre ore per mia fortuna volano così metto lo zaino sulle spalle ed esco da scuola dirigendomi da mia sorella, per poi tornare a casa, dove troviamo mia madre e Sara aspettarci per pranzare.Lasciate un stellina se il capitolo vi è piaciuto!!❤
STAI LEGGENDO
Il Mio Sbaglio Preferito
RomanceCOMPLETA. [È in fase di revisione] Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, si, a vederli sembravano paz...