Pov Michele
Crederá alle mie parole? Deciderá di perdonarmi? Accetterá le mie scuse?
Ma se lei fosse andata a letto con un altro uomo io l'avrei perdonata? Non credo.
Sono state lunghe settimane, e non ho smesso di pensarla neanche per un minuto, l'ho odiata il 90% delle volte che oltrepassava la mia mente, ogni volta che rivedevo Luigi, ogni singola parola che disse quel sabato scorso quando era nascosta non so dove con il mio peggior nemico, l'ho odiata anche quando pensavo ai suoi maledetti e bellissimi occhi.
Pensavo a quanto l'amassi, a se dovessi lasciarla andare, via da me, via dai problemi.
Sembrerò egoista, ma cosa posso fare se la voglio con me nonostante tutto?
Non sono coerente, questo lo so, ma solo dopo aver scaricato la mia rabbia, ho ragionato lucidamente, e senza di lei sono il nulla, come un mondo senza cielo e senza sole, come la spiaggia senza il mare, come il bene senza il male, come il paradiso senza l'inferno, insomma me senza lei.
Sembreró uno stronzo patentato, ma non è mai troppo tardi per rimediare giusto? Almeno spero.
Anche se le ho dato della poco di buono? Anche se mi ha visto con un livido in bella vista sul collo?
Anche se le ho dichiarato il mio odio?
Anche se le ho detto di andarsene, di non farsi piú vedere? Che forse era meglio che lei non fosse mai entrata nella mia vita?
Anche dopo circa tre settimane?Frustrato passo la mano fra i capelli, e noto lo sguardo di suo fratello fisso su di me.
<<Si puó sapere cosa vuoi oggi? Non ti basta che lei sia scappata in lacrime in camera?>> assumo un tono privo di emozioni e lui scrolla le spalle.
Lo prenderei a pugni.<<Tu non gli hai fatto di certo bene>> afferma con una vena di ironia nella voce.
E riconfermo i miei pensieri. Lo prenderei a pugni.<<Cosa ti aspetti che ora vai da lei e ti perdoni con uno schiocco di dita?>> domanda scoppiando in una fragorosa risata.
<<Sono state settimane dure per lei, e tu non ci sei stato per motivi stupidi, potevi rintanare la rabbia e correre da lei, non lo hai fatto, forse non la meriti dopo ciò che gli hai detto, hai avuto abbastanza tempo per pensare, ma non tornare ora solo per ferirla di piú>> il suo discorso non fa una piega ad occhio esterno.
Ma stiamo pur sempre di me. Michele. Il ragazzo testardo e cocciuto come il marmo. Il ragazzo che non segue nessun consiglio, ma segue solo il suo cuore e la sua testa.
E non devo dar conto a nessuno.Ma a lei si, quindi se non ti riaponderá fará piú che bene.
Ma da che parte sei tu.
Sicuramente non dalla tua.
<<Non è un giocattolo, non puoi manovrarla a tuo piacimento, non perchè sei arrabbiato puoi renderla uno schifo, non puoi aspettarti che lei ti sorrida e faccia finta di niente. Non puoi avere tutto sotto i tuoi piedi, non lei, non scherzare con l'amore che prova con te>> ammette per poi darmi una pacca sulla spalla.
Ha perfettamente ragione, ma cosa posso farci se sono cosí?
Poi parla proprio lui? Dopo il discorso che gli ha fatto sulla morte del nostro amico? Ma è serio?Io non riesco a stare lontano da lei, devo fare qualcosa per riprendermela, forse non ci riusciró con uno schiocco di mani, ma forse con due.
Smettila di fare l'ironico e comportati da uomo che è piú importante.
Sbuffo ormai al limite della sopportazione e salgo a due a due i gradini delle scale.
Non ci impiego molto a trovarla dato i singhiozzi provenienti dalla camera.
Busso un paio di volte senza ricevere neanche una misera risposta, mi accascio contro la porta ed aspetto lí impaziente, prima o poi dovrá uscire no?
Conto le lancette sull'orologio, e presto fra un pensiero, un suo singhiozzo ed il rumore del mio cuore creparsi, il tempo passa.
Ritento per l'ennesima volta, ricevendo anche se non nei migliori modi, un "chi cazzo è?"
<<Possiamo parlare per favore?>> chiedo calando il tono della voce.
Udisco anche se di poco l'ennesimo singhiozzo.
<<dovrei?>>
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Il Mio Sbaglio Preferito
RomanceCOMPLETA. [È in fase di revisione] Quei due erano un continuo litigare. Un continuo tenersi testa. Si scannavano senza mai risparmiarsi. Si distruggevano a vicenda. Ma si amavano, si amavano tanto. Erano strani quei due, si, a vederli sembravano paz...