Per tutto il resto del pomeriggio, prigioniere e carcerieri non si rivolsero più la parola. Nemeria si sentiva ancora stanca e passò la maggior parte del tempo a combattere contro il sonno, dormendo a intervalli di mezz'ora o dieci minuti. Kimiya invece rimase sveglia. Nel sottile spazio che separa il sonno e la veglia, Nemeria avvertì la sua mano serrarsi spesso attorno alla propria; talvolta riuscì a impartire al corpo l'ordine di ricambiare.
Lo Jarkut'id rimase sempre lì con loro, mentre Ana si diede il cambio con Faraz e un altro paio di membri della banda. Sul far della sera Il'ya le svegliò, Ana di nuovo al suo fianco.
- Andiamo alla cisterna. - li informò quest'ultima, - È lì che avverrà lo scambio. -
Nemeria rabbrividì e dovette imporsi di seguirli fino al piano di sopra, dove, come il giorno precedente, li attendevano il capo, Faraz e Zahra. Non appena la vide, la Dominatrice ghignò e venne loro incontro.
- Allora? La nostra fiammella come si sente? Ieri hai dato spettacolo, eri un ottimo straccio da piedi. -
Tentò di avvicinarsi ulteriormente, ma Nemeria indietreggiò di scatto.
- Puzzi di paura. Devo dire che è un profumo che mi piace e mi elettrizza. Era da tanto che non mi scontravo contro un Dominatore, mi ero dimenticata come ci sente. -
- Zahra, basta. - la richiamò Abayomi, anche se a giudicare dal suo sorrisetto doveva trovare la scena divertente, - Dobbiamo andare all'arena per lo scambio e non è buona educazione arrivare in ritardo per una trattativa. -
L'Alatfal'yl si umettò le labbra e tornò al suo posto accanto ad Abayomi, che non perse tempo e fece loro cenno di procedere.
Alla luce sfumata del tramonto, le strade che percorsero non erano più così spaventose agli occhi di Nemeria. Ciononostante, non riusciva a capire dove fossero. Era abbastanza sicura di non essere mai stata in quel Quartiere. Immaginava potesse essere quello della Bestia, l'unico che non aveva ancora visitato, ma non ne poteva essere sicura. Tentò di chiederlo a Kimiya, ma la ragazza sembrava ripiombata nello stato catatonico: non la guardava, non rispondeva, camminava per inerzia. Nemmeno quando la scosse tornò in sé. Nemeria era di nuovo sola.
All'entrata della cisterna stazionavano le stesse guardie della sera prima. Una di esse, l'uomo che aveva chiesto la parola d'ordine, aveva una brutta tumefazione sullo zigomo e il labbro inferiore spaccato. Quando li vide arrivare, si limitò a fare un cenno d'assenso ad Abayomi e li lasciò entrare.
- Non ci accadrà nulla. Siamo qui solo per fare lo scambio, non dovrò combattere ancora. - sussurrò Nemeria, più per rassicurare se stessa che Kimiya.
Non appena fecero il loro ingresso nell'arena, tutti gli occhi si fissarono su di lei. Nemeria non riconobbe nessuno, ma tutti o quasi sapevano, invece, chi era lei. Mentre si facevano largo tra la folla, ebbe modo di udire i loro commenti di scherno, le loro battutine, le risate che la seguivano alle spalle. Strinse i pugni fino a far sbiancare le nocche, il viso in fiamme e le lacrime che le pizzicavano da dietro le ciglia.
- Ignorali. - le soffiò all'orecchio Il'ya.
- A che ora è l'incontro? -
- Non lo so, Abayomi non ci ha detto nulla. Ha parlato da solo con la Sha'ir. -
Nemeria annuì e si appiattì contro la colonna, la pietra di luna chiusa tra le dita. Altea era tornata con la risposta, a breve l'avrebbe rivista e non aveva ancora riflettuto su cosa dirle per scusarsi. Sperava che non l'avesse detto a Dariush, ma soprattutto che fosse disposta ad ascoltarla. Saperla arrabbiata la faceva stare male, non avrebbe sopportato di perdere il suo affetto e la sua amicizia. Certo, in ogni caso non sarebbe rimasta sola, ci sarebbero stati Noriko e Hirad con lei, ma non sarebbe stata la stessa cosa senza Altea. Sorrise e per un momento si concesse di crogiolarsi nel ricordo del sorriso di Hirad, quello che le aveva rivolto prima di andare a dormire due sere addietro. Sembrava passata una vita intera. Chissà se gli aveva fatto piacere ricevere le pergamene, se con quei pastelli nuovi sarebbe riuscito a tornare quello di sempre. La pietra di luna divenne tiepida contro i suoi palmi e le trasmise un profondo senso di pace.
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Fighting Fire
FantasyPRIMO LIBRO DELLA SAGA "JINIAN" "Un bambino è la forma più perfetta di essere umano." (Vladimir Nabakov) Nemeria è una bambina come tante, se non fosse che è una Jinian, una figura leggendaria capace di dominare i quattro elementi. Sotto la guida de...