Una piccola rarità

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Come aveva progettato, Logan iniziò ad avvicinarsi a Rush, il Beta, e a Voul in modo da tentare di scoprire cosa nascondessero. A Voul la cosa non dispiaceva, per lui era una giovane promessa che cercava di capire come funzionava il suo compito. Rush, invece, aveva capito che qualcosa non andava, lo insospettiva tutto questo interesse improvviso. Ma non potè fare molto, si limitò a tenerlo d'occhio.

Un giorno come gli altri, Voul si avvicinò a Logan per parlargli.

"Hey Logan, hai un minuto?" Gli sorrise.

"Si, certo Voul, mi dica." Si avvicinò a sua volta.

"Prima di tutto dammi del tu, non sono l'Alpha o il Beta, non merito tale rispetto." Si sedette guardandolo.

"Oh, va bene, come vuoi." Sorrise Logan sedendosi. "Cosa vuoi chiedermi?" Domandò curioso.

"So che tu conosci molto bene mia figlia Vivian. Giusto?" Chiese speranzoso il lupo color crema.

"Si... si può dire di si." Rispose Logan alzando lo sguardo su di lui. "Perché me lo chiedi?"

Voul abbassò lo sguardo e sospirò. "Perché è dalla sera in cui discutemmo che non parliamo. Ci scambiamo un saluto se ci vediamo, ma poi ognuno per la sua strada. Ora che è diventata anche lei un soldato le probabilità di vederci stanno diminuendo sempre di più." Guardò altrove. Voul non si rese conto che stava mostrando le sue debolezze al lupo sbagliato. "Volevo sapere come stava, come se la cava e se ciò che fa la rende felice." Riportò lo sguardo su Logan. "Tu ne sai qualcosa?"

Logan portò lo sguardo in un altro punto, stava pensando come portare quel discorso a suo vantaggio. "Beh..." Riportò gli occhi su Voul. "Hai chiesto al lupo sbagliato, io e Vivian non ci vediamo più da molto tempo. Il lavoro al branco ci ha divisi, ma appena la vedrò cercherò di dirle qualcosa per far si che cambi atteggiamento nei tuoi confronti." Gli sorrise Logan.

Voul gli si avvicinò e gli poggiò una zampa sulla spalla. "Grazie, sapevo che eri un bravo lupo." Sorrise e andò via.

Logan non si mosse. Abbassò il muso.
"Certo, sono molto bravo, non te ne pentirai." Sussurrò e rialzò lo sguardo iniziando a incamminarsi verso casa.

Il suo piano era semplice: avrebbe fatto in modo che Vivian odiasse ancora di più suo padre così da allontanarlo da lei. Avrebbe fatto in modo che lei restasse sola.

Arrivò fuori dalla sua tana, notò che c'era troppa confusione fuori da essa così si avvicinò.

"Spostatevi!" Disse facendosi largo fra la folla. Entrò e guardò i suoi genitori. "Mamma, papà, che succede?" Suo padre aveva lo sguardo perso e sorridente non disse una parola.

"Vieni Logan, avvicinati." Disse sua madre con il suo tono sempre gentile e calmo.

Logan si avvicinò a loro e la madre spostò le zampe permettendo la visuale anche a suo figlio.

Davanti agli occhi di Logan spuntò fuori una piccola palletta di pelo. Aveva un manto nero che andava man mano a sfumarsi in grigio verso il basso, proprio come quello di sua madre, ma sulla coda aveva due cerchi bruno scuro che rappresentavano il padre.

"Avanti Logan, avvicinati a tua sorella. Non morde." Ridacchiò lievemente sua madre.

Logan sorrise abbassando il muso verso la cucciola. La cucciola aveva ancora gli occhi chiusi, ma appena sentì la presenza del fratello si girò verso di lui aprendoli lentamente. Logan si fermò a fissare gli occhi di sua sorella, erano di due colori differenti: aveva l'occhio destro verde, come quelli di sua madre, e l'occhio sinistro blu, come quelli di suo padre. Logan si fermò a fissarla negli occhi, la cucciola poggiò una zampa sul muso del fratello e tirò fuori la linguetta ridacchiando, Logan non potè fare a meno di sorridere come non sorrideva ormai da anni.

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora