Spettri

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Mi risvegliai il mattino seguente, fortunatamente, quella grotta era riuscita a tenermi al caldo. Uscii da essa e mi rimisi in cammino, anche se tutte le aspettative erano basse, decisi comunque di provare a cercare qualcosa da mangiare. Mi incamminai per quei boschi bui e annusai in giro più e più volte, non riuscivo a sentire nessun'odore, non avevo alcuna pista da seguire.

"Qui non c'è niente..."

Sospirai e scossi il muso, decisi di riprendere la mia strada, continuare a cercare era inutile. Continuai ad andare dritta e ad ogni mio passo il freddo aumentava. Dopo poco, iniziò anche a nevicare. Mossi leggermente il manto per far cadere la neve e continuai il cammino, non sembrava esserci anima viva. Dopo altro tempo che passai a camminare, mi sembrò di vedere una figura che si muoveva lenta poco lontana da me. Decisi di avvicinarmici lentamente e di nascosto. Non sapevo se poteva essere un amico o un nemico. Mi nascosi fra gli alberi e mi avvicinai il più possibile, il suono della mia zampa che sprofondava nella neve sembrò attirare la sua attenzione. Lo guardai in viso ma mi nascosi subito, non potevo credere ai miei occhi. Era un essere strano e spaventoso: aveva le sembianze di un umano, la sua pelle era marcia e putrefatta, così ristretta da riuscire a vedere la forma del suo teschio e le ossa delle sue mani, gli occhi erano completamente bianchi e senza pupilla, i suoi piedi sembravano non esistere, infatti, si spostava fluttuando nell'aria. Tutto il resto del suo corpo era coperto da una lunga tunica nera.

Presi fiato e cercai di allontanarmi lentamente da lì, quello non era sicuremente un amico. Ogni mio movimento era corrotto dalla presenza delle neve, un paio di passi furono sufficienti a far si che quel coso si accorgesse di me. I nostri sguardi si incrociarono, non ero effettivamente sicura che riuscisse a vedermi con quegli occhi ma non volevo rischiare. In fondo, il suo acuto udito aveva già rovinato il mio piano di fuga. Incominciai subito a correre lontana da lì, cercai di rallentarlo facendo degli slalom fra gli alberi ma, ogni volta che mi giravo indietro per capire dove fosse, era sempre a pochi centimetri di distanza da me. Aumentai la velocità, ma la neve mi impediva di dare il meglio di me, dovevo mettere molta più forza nelle zampe per scalciare via la neve ad ogni mio passo. A un certo punto una delle mie zampe si scontrò con una radice nascosta dalla neve, ciò mi fece perdere l'equilibrio e rotolare via. Rotolai per un pò prima di fermarmi, ripresi fiato e cercai di rimettermi subito in piedi ma qualcosa bloccò i miei gesti. Mi guardai alle spalle e una delle mie zampe posteriori era stata bloccata da una mano quasi del tutto scheletrica. Alzai gli occhi e notai colui da cui stavo scappando.

"Lasciami!"

Cercai di divincolarmi, con la zampa libera diedi un calcio al suo petto. Con mio stupore, non colpii nulla. Non so per quale motivo, ma iniziai anche a sentire le forze venirmi meno, dovevo scappare e subito. Se sotto quella veste non c'era nulla che io potessi colpire, non mi restava che danneggiare ciò che era visibile ai miei occhi. Mi girai portando la schiena per terra e mi piegai in avanti mordendogli la mano, morsi forte cercando di tirargliela via. Da parte sua non ci fu alcun lamento ma i miei gesti fecero si che lui mollasse la presa, ciò mi permise di rimettermi in piedi e scappare. Corsi il più veloce possibile continuando nella mia direzione. Sperai ardentemente di averlo rallentato. Corsi ancora per un pò.

"No... non è possibile..."

Frenai di colpo alzando anche un pò di neve, davanti a me c'era un grosso gruppo di esseri uguali a quello che avevo appena seminato. Tutti si erano girati nella mia direzione, respiravo affannosamente non sapendo che fare. Iniziarono ad avvicinarsi e, anche alle mie spalle, quello che avevo seminato mi stava raggiungendo. Li sviai tutti correndo verso destra. Corsi nuovamente fra gli alberi cercando di diminurili mandandoli a sbattare contro qualche albero. Ma il tutto fu vano, non sembravano fermarsi contro nulla e niente. Le mie enrgie iniziavano a calare, mentre quelle dei miei inseguitori non sembravano scalfirsi minimamente. Le zampe mi imploravano di fermarmi, a tal punto che fui costretta a rallentare di poco la mia corsa. Mi guardai indietro e loro erano ancora lì ad inseguirmi, presi un profondo respiro e cercai di convincermi che potevo farcela o questa volta sarei stata davvero spacciata. A un certo punto le mie orecchie percepirono qualcosa verso sinistra, non ebbi il tempo di girarmi a guardare che qualcuno saltò e mi tirò giù dalla collottola verso quella direzione. Prima che potessi urlare o dire qualcosa una zampa mi coprì il muso. Guardai chi fosse il mio salvatore o... rapitore, dipende da cosa sarebbe successo dopo. Non riuscii a vederlo bene, la grotta in cui mi aveva tirata era buia e piccola. Quei cosi che poco prima mi stavano inseguendo, erano tutti fuori da essa alla mia ricerca. Il lupo che era al mio fianco lanciò un sasso nella direzione opposta alla nostra, subito tutti quegli esseri si allontanarono in quella direzione lasciandoci soli.

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora