La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]

La mia luce

Giunse il momento di concludere tutto e di uccidere Kronos. Joel ed Amy erano troppo stanchi, quest'ultima usò le energie che le erano rimaste per curare lo zio Azazel. Il Re bianco ordinò ad Hazel di tenere al sicuro Joel ed Amy, non voleva che rimanessero senza protezione. Io, Horo, Deus ed Azazel ci dirigemmo insieme verso il Tempio del Re dei Re, dove tutto era destinato a finire. Io ed Horo eravamo spaventate all'idea di affrontare Kronos stesso, non volevamo però abbandonare i nostri compagni. Durante il cammino, Deus disse qualcosa che nessuno di noi si aspettava di sentire da lui.

"Spero che un giorno ci coricheremo vicini e rideremo insieme di questi momenti. Tutti i nostri problemi, tutte le nostre paure, tutto svanirà quando rideremo di questi giorni."

"È strano sentirlo dire da te." Disse Azazel. "Forse questi anni ti hanno reso meno testa calda e più tranquillo?"

"Voglio solo tornare a casa e vivere quel che rimane della mia vita. Tutti noi l'abbiamo passata a lottare, a doverci difendere da qualche nemico o altro. Non abbiamo più avuto modo di dire 'siamo in pace'. Voglio poterlo dire ancora una volta e, magari, starci per sempre."

Ciò che disse Deus aveva rassicurato me e la lupa bruna. Dopo quella battaglia avremmo vissuto tutti felici. Ma la felicità ha sempre un prezzo da pagare. Salimmo i primi gradini senza paura, eravamo pronti. La prima cosa che vedemmo fu un grande lupo nero seduto di fronte alla fonte di luce verde che veniva dall'altare in pietra.

"Rufus?" Sussurrò Deus.

Azazel non si aspettava di vedere lui, io lo riconobbi al volo. "Io quello lo conosco. Era nelle terre dell'Est quando andammo ad uccidere Donovan e Sancta."

Il lupo nero si voltò con un gran sorriso. "Nemmeno io ho dimenticato quel momento. E sai cosa? Quella é stata la prima volta che ti ho picchiata ma non l'ultima. L'ho fatto anche attraverso Deus, ricordi?"

Il mio compagno ringhiò. "Allora sei stato tu. Hai usato la tua Oscurità per fare del male alla mia famiglia! Tutto questo é imperdonabile. Prima uccido te, padre, poi Kronos."

Azazel era ancora sconvolto. "Zio Rufus... per tutto questo tempo, sei stato tu? Perché?'"

"Oh, giusto, voi credete che io sia Rufus. Lasciate che io faccia finalmente cadere questa maschera. Per troppo tempo ho finto di essere Rufus, ma io non sono tuo padre, Deus. Io sono Sabor." Quelle parole sconvolsero persino il lupo nero, colui che odiava il suo stesso padre. "In tutto questo tempo hai odiato Rufus, ma lui non é mai stato tra noi. Sono stato io a farti del male alla schiena, quegli sciacalli li ho mandati io. Sono stato io a trattarti come spazzatura sin da quando sei nato. E, soprattutto, tua madre non é morta durante il parto. Sono stato io ad ucciderla. Ho messo la mia zampa sulla sua gola e l'ho strangolata mentre ti teneva fra le zampe."

Deus rimase senza parole, abbassò lo sguardo. Io poggiai i miei occhi su di lui, avevo paura di ciò che sarebbe successo da un momento all'altro. Azazel ringhiò e fece un paio di passi in avanti. "Sei... SEI UN VERME!!!"

"Per tutto questo tempo..." Sussurrò Deus. "Non ho mai avuto un padre. Ma un impostore... che fingeva di esserlo. Io ho odiato Rufus, un odio che probabilmente non meritava nemmeno. Ho sempre sperato che morisse, ma stavo riversando il mio odio sul lupo sbagliato. Sabor..." Guardò il secondo lupo nero. "È TUTTA COLPA TUA!!!"

La sua rabbia lo accecò, tentai di fermarlo ma lui fu più veloce. Sabor fissava il lupo nero con un sorriso, sembrava che volesse proprio quello. La luce verde diventò più intensa, un'esplosione che spazzò via Deus gettandolo vicino a noi. Era una forte raffica di vento, dovemmo tutti tenerci saldi al suolo per resistere. Sabor no, lui non faceva alcuno sforzo. Quando la luce tornò più fioca, un lupo bianco scese dall'altare: era identico ad Azazel con lo stesso colore degli occhi tranne per uno, il destro aveva due grosse cicatrici nere e l'occhio era rosso. Rimasi pietrificata alla vista di quel lupo.