Una nuova minaccia

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Il mattino seguente mi svegliai con le prime luci dell'alba, non vedevo l'ora di tornare dalla mia famiglia. Mi voltai verso Rakir, era ancora addormentato. Decisi di aspettare che si svegliasse, dopo il suo ritorno di memoria non mi andava di svegliarlo così presto. Uscii fuori dalla tana e mi guardai intorno: la neve aveva iniziato a sciogliersi, anche se molto lentamente. Restai lì a contlemplare il cielo per un pò e a sospirare di tanto in tanto.

"Hey, sei già sveglia." Sentii dire dall'interno della tana.

"Si, da un pò." Mi voltai verso di lui vedendolo raggiungermi.

"Quindi per noi è arrivata l'ora di salutarci, mi sa."

Annuii. "Si, la mia famiglia mi aspetta." Gli sorrisi. "Tu potresti venire con me, il mio branco accetta sempre nuovi membri."

Scosse il muso e guardò avanti. "No, mi sentirei fuori posto. Ero un'Alpha, far parte di un branco quando ne avevo uno mio che ho perso..." Sospirò. "Non sarebbe proprio il massimo."

"Quindi che farai ora?"

Alzò le spalle. "Non lo so, penso che resterò qui. Vorrei rivedere queste terre rifiorire nel loro splendore e, chissà, forse potrei ricreare da zero il mio branco. Credo... che i miei compagni avrebbero voluto questo."

Lo spinsi con il muso. "Ne sono convinta." Mi misi in piedi. "Ti auguro tanta fortuna allora."

Si alzò anche lui e mi fece un cenno del capo. "Ho già avuto la mia fortuna, ora mi serve solo un pò di tempo per riprendermi del tutto."

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai, poi mi allontanai. "Ritornerai ad essere un ottimo Alpha, ne sono sicura." Iniziai ad incamminarmi verso la direzione che dovevo prendere per tornare a casa.

"Che dici, un giorno ci rivedremo?"

Mi voltai verso di lui. "Non si può mai sapere, questa avventura mi ha insegnato che nulla accade senza una ragione e che nulla è mai come credi che sia. Alla prossima... Hima."

Lui mi sorrise. "Alla prossima, piccola fuggiasca."

Ricambiai il suo sorriso e poi mi voltai riprendendo il mio cammino, dopo quattro giorni stavo ritornando a casa. Avevo un passo veloce, volevo rivedere la mia famiglia il più presto possibile. Mi erano mancati e, soprattuto, volevo sapere se stessero tutti bene. Raggiunsi in fretta i confini del mio branco, mi diressi direttamente alla mia tana. Avrei fatto rapporto all'Alpha in un secondo momento.

"Amy? Hazel? Sono tornata!" Alzai la voce per farmi sentire mentre raggiungevo l'entrata della tana. Ci entrai e al suo interno vi trovai soltanto mia nipote. "Hazel, dov'è Amy?"

"Io... non lo so." Mi rispose avvicinandosi a me notando le mie ferite. "Tu stai bene?"

"Si, io sto bene." Mi sedetti. "Amy è andata a cercarli, vero?" Hazel annuì, io sospirai. "So che sanno cavarsela, sono forti e intelligenti. Eppure... perché non sono tornati? Dove sono finiti?"

"Non saprei dirtelo, zia. Non... non riesco a..."

Alzai gli occhi verso di lei. "A percepirli? Si, Hazel. Io e tua madre sappiamo cosa sei capace di fare. Non siamo stupide."

"Come... come lo avete scoperto?"

"Non é chiaro? Tuo padre, tuo zio, tua cugina, tuo nonno, siete tutti così. Solo Joel si salva."

La giovane lupa sospirò. "Mi spiace non avervelo detto. Papà e lo zio mi avevano detto di non dirlo a nessuno per evitare... incomprensioni."

Sorrisi. "Si, lo capisco. Lo temono ancora..."

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora