Astio

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Vivian si svegliò come sempre all'alba. Il sole era leggero e permetteva una lieve visuale ma a lei andava bene così. Uscì dalla grotta e si bagnò il pelo con la cascata, ne uscì del tutto e lo scosse lievemente. Appena fu certa di essere completamente sveglia, si diresse verso il bosco per la sua caccia mattutina. Si guardava attentamente in torno, aveva timore che qualcuno la vedesse.

Da quella sera che si era avvicinata ai confini del suo ex branco molte voci e molti passi si erano sentiti nei dintorni del suo nascondiglio. Non sapeva il perché facessero ronde così ampie non aveva notato pericoli intorno a lei ma non si fece molte domande. L'importante era che non la scoprissero.

Sentì un rumore di passi, si nascose per accettarsi che non fosse nessun lupo. Lasciò che si avvicinasse e vide che era solo un cervo. Si lecco il muso e si abbassò fino a toccare con il petto il suolo. Voleva essere il più silenziosa possibile, non voleva spaventarlo o avrebbe dovuto rincorrerlo e, in quelle circostanze, non era la scelta migliore. Il cervo era distratto dal mangiare e questo rese il tutto più semplice. Vivian si avvicinò a lui silenziosamente, era così concentrata che tutto intorno a lei si era spento. Esistevano solo lei e il cervo. Appena fu abbastanza vicina, saltò sull'animale e lo morse in un punto sotto le corna, lo ribaltò e gli spezzò la noce del collo. Fu tutto così veloce che il cervo non ebbe neanche il tempo di capire cosa gli stava accadendo. La tecnica di suo padre le era stata di aiuto. Scosse il capo sorridendo soddisfatta e iniziò a mangiare la sua preda.

"Però, niente male!" Esclamò una voce.

Vivian alzò subito il capo drizzando le orecchie e guardandosi intorno. Davanti a lei vide un lupo che si faceva largo fra i cespugli. "Chi sei tu?!" Ringhiò in posizione di difesa mentre indietreggiava al suo avvicinarsi.

"Ma come? Non ti ricordi di me?" Fece un lieve sorriso il lupo. La luce del sole iniziò a filtrare di più fra le piante permettendo una maggior visuale fra i due lupi. "Eppure ti piaceva mordermi le orecchie quando eravamo solo dei cuccioli." Il lupo si abbassò lievemente alla sua altezza.

Vivian si calmò, si mise dritta e guardò attentamente il lupo. Quel manto, quegli occhi, lei li aveva già visti. Era cambiato così tanto.
"N-non è possibile... sei tu... sei veramente tu...?" Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.

Il lupo annuì. "Si, sono io, piccola Viv."

A quelle parole dagli occhi di Vivian scesero delle piccole lacrime di gioia, gli corse incontro e gli saltò addosso abbracciandolo. Scodinzolava velocemente. "Non ci posso credere! Sei cresciuto tantissimo! Non sai quanto mi sei mancato!"

Dark la strinse a se sorridendo. "Anche tu mi sei mancata."

Vivian si lasciò stringere. Dopo tanti giorni di tristezza, si sentiva finalmente felice. "Cosa fai qui tutto solo?" Chiese la lupa color crema guardandolo negli occhi. Quegli occhi neri, le erano mancati così tanto.

"Sono di ronda, crescendo sono cambiate molte cose. Non mi occupo più solo dei confini. Magari un giorno ti racconterò tutto." Sorrise il lupo bruno chiaro leccandole la guancia.

"Dark! Dark, dove sei?!" A quella voce il lupo si alzò subito dando le spalle alla lupa color crema.

"Che succede Dark?!" Borbottò Vivian confusa. La grandezza del lupo riusciva a coprirla del tutto.

"Sta zitta e non muoverti. Non fare alcun rumore." Sussurrò lui con tono serio.

"Oh, eccoti finalmente, potresti almeno rispondere." Si avvicinò a lui un lupo bruno scuro grande e grosso. I suoi occhi rossi brillavano al contatto con la luce del sole.

"Eravamo d'accordo che ci saremmo incontrati fra mezz'ora al grande albero." Rispose con poca voglia Dark.

"Si, ma se non te ne sei accorto. La mezz'ora è passata da un pò e l'Alpha preoccupato mi ha mandato a cercarti." Disse il lupo marcando la parola Alpha, con fare dispreggiativo.

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora