Ricominciare: Rarity

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Corse, corse tantissimo mentre le lacrime le solcavano ancora il muso. Voleva allontanarsi il più possibile da lì, non voleva avere ripensamenti non, voleva tornare indietro per nostalgia. Voleva mettere un punto alla sua vita passata, voleva separarsi per sempre da suo fratello Logan per quanto quella scelta le pesasse sul cuore. Corse per un lungo tratto quando le zampe iniziarono a cedere e la vista iniziò a essere troppo sfocata a causa delle lacrime, se non si fosse fermata in quel momento sarebbe stata una facile preda per qualsisi animale. Si fermò ansimante e lentamente iniziò a prendere fiato e a guardarsi intorno. Era tutto silenzioso, solo gli uccelli che cinguettavano rendevano tutto più tranquillo. Rarity guardò al suo fianco, prima a destra e poi a sinsta, guardò dietro di sè e poi davanti. Chiuse gli occhi e si fermò, riordinò i pensieri nella sua mente e lasciò che il suo corpo si stendesse sull'erba verde e umida di prima mattina. Ora era sola, completamente sola. Non aveva pensato a questo particolare quando era scappata piangendo dalla tana di suo fratello. Ora non aveva più nessuno accanto, il che non la preoccupò molto, ma le fece provare lo stesso sentimento di solitudine di quando perse sua madre.

'Tuo padre non era cattivo, figlia mia. Aveva avuto solo paura, paura di non essere abbastanza per noi... per me. Ai tempi aveva voluto dimostrare di essere superiore agendo in quel modo... stupido. Ma, nonostante tutto, lo perdonai perché lo amavo e tutt'ora, dopo la sua morte, lo amo ancora.'

Ripensò alle parole dette da sua madre nei giorni in cui la sua vita si spegneva ora dopo ora.

'Ma è anche vero che non posso giustificare ciò che ha fatto a tuo fratello. Come non posso giustificare cosa l'odio di Logan gli ha portato a fare al suo stesso padre. La loro sete di potere, il loro odio li porteranno incosapevolmente alla loro rovina. Li porteranno lontani da tutti coloro che amano, perché sembrerà strano ma anche loro sanno amare e io lo so bene... so bene che tuo padre mi amava come so bene che anche Logan sa amare. Ma il loro orgoglio farà si che non sapranno dimostrarlo.'

Nuovamente le lacrime iniziarono a solcarle il muso che poggiò sulle zampe mentre ascoltava nella sua testa quelle parole, era vero Logan sapeva amare. Glielo aveva dimostrato. Le voleva bene.

'Tu sei diversa figlia mia. Come disse tuo fratello il giorno della tua nascita, tu sei una piccola rarità, la nostra piccola Rarity. Cerca di essere sempre felice, fa ciò che credi sia giusto, prenditi cura di chi ami e se serve scappa da ciò che ti opprime. Vivi felice, cerca la tua felicità, il posto giusto per te e ricordati sempre... che ti ho voluto bene.'

A quel punto chiuse gli occhi. Aveva bisogno di riposo sia per la mente che per il corpo. Aveva bisogno di assimilare tutto. Sua madre aveva ragione, doveva trovare il suo posto felice, doveva ricominciare da capo. Si addormentò. Dormì a lungo prima di svegliarsi a notte fonda, aveva dormito tutta la giornata e ora era circondata solo dal buio. Iniziò a sentirsi più a suo agio era abituta ad uscire e andare in giro di notte, lo aveva fatto per anni e non le aveva mai dato alcun problema. Si alzò e iniziò a camminare in quel nuovo posto, si guardava intorno ascoltando solo il lieve suono delle cicale e sorrise lievemente rilassandosi. Trovò nuove erbe, nuovi fiori e nuove bacche che non crescevano dove era situato il suo ex branco e ciò la rese ottimista. Avrebbe potuto creare nuovi rimedi e sperimentare nuove combinazioni.

Mentre era alle prese con le sue nuove erbe un rumore attirò le sue orecchie: era un ruglio, un verso a lei abbastanza familiare. Si avvicinò lentamente e, come aveva pensato, davanti ai suoi occhi si presentò un orso bruno. Era grande e alla ricerca di una preda. Rarity camminò silenziosamente in indietro e il suo manto nero le rese tutto più semplice. Aveva fame e quell'orso si presentava proprio al momento giusto ma, era anche vero, che lei era un medico e non aveva abbastanza forza o capacità per poter uccidere un'orso di quelle dimensioni. Iniziò a riflettere e subito un'idea le balenò nella testa, aveva bisogno solo di tre semplici cose: miele, bacche di mancinella e fiori. Fortunatamente aveva visto tutto il necessario mentre passeggiava per quel posto. Si diresse lentamente a prendere i fiori e li avvicinò ad un'alveare, andò dietro all'albero e ci corse contro violentemente facendo si che l'alveare cadesse. Tutte le api uscirono di corsa alla ricerca del colpevole ma, a causa della loro scarsa vista notturna, Rarity fu invisibile ai loro occhi. Il loro alveare era distrutto, le api si allontanarono verso l'odore dei fiori posizionati da Rarity. A quel punto uscì fuori e prese fra le fauci l'alveare portandolo con sè. Si avvicino a un cespuglio dove crescevano le bacche di mancinella e, con l'alveare, lo scosse facendo cadere le bacche al suo interno stando attenta a non toccarne nessuna. Si allontanò soddisfatta, era tutto pronto. Silenziosamente tornò sul luogo dove l'orso stava ancora girovagando alla ricerca di cibo. Rarity si nascose e mise a terra l'alveare facendolo rotolare fino a dietro l'orso. Poi attese.

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora