Storie del passato

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Il mattino seguente Amy mi svegliò molto presto, era curiosa di conoscere il più possibile su quelle terre. Entrambe cercammo di convincere Deus a venire con noi, ma tutto quello che ricevemmo furono solo un paio di borbottii, poi si girò di spalle e ci ignorò. Entrambe uscimmo dalla tana e gli procurammo qualcosa da mangiare prima di allontanarci dalla grotta. Il cielo era limpido e nessuna nuvola minacciava la nostra uscita. Per quanto Amy fosse entusiasta di scoprire nuove erbe e nuovi luoghi, io non riuscivo a fare a meno di pensare a Deus, non sapevo più cosa provare.

"Wow! Una Primea Alubis!" L'esclamazione di Amy mi riportò alla realtà.

"Cosa?" Chiesi avvicinandomi a lei.

"È un fiore molto raro, la zia Rarity me ne parlava sempre." Sorrise contenta. "Tu e la zia siete cresciute nelle stesse terre, come avete fatto a non incontrarvi mai?"

"Io sono cresciuta in quella grotta nascosta da tutto e tutti, non avrei potuto incontrarla neanche se avessi voluto." Ridacchiai.

Amy piegò leggermente il capo. "Quando ho toccato le pareti di quella grotta ho visto altri lupi oltre a nonna Vivian e nonno Dark."

La guardai. "Avrai sicuramente visto i tuoi bisnonni: Voul e Fannie."

"Anche loro erano in quella grotta? Non abitavano in un branco prima?"

Annuii. "Facevano parte del Branco della Terra ma, come ben sai, la nostra famiglia ha sempre avuto su di sè il peso di questa maledizione. Il branco scoprì che la portatrice era Fannie e li cacciò. A quei tempi mia madre era solo una giovane lupa." Ripresi a camminare. Amy mi seguì restando al mio fianco.

"Mi racconti la storia di nonna Vivian e nonno Dark? Mi sarebbe piaciuto conoscerli." Mi sorrise.

Le sorrisi a mia volta. "Ti racconterò ciò che mia madre ha raccontato a me."

Mi guardavo intorno. Iniziai a raccontarle tutto: di come si erano conosciuti, di come mia madre e la sua famiglia erano stati cacciati dal branco, di come si erano rincontrati, di come avevano scoperto di amarsi più di ogni altra cosa al mondo e di come Logan aveva rovinato tutto. Le raccontai pure di come mia madre mi aveva cresciuta da sola con le proprie forze e di come mi aveva protetta da tutto e da qualsiasi cosa. Raccontare il tutto mi fece commuovere, i miei occhi diventarono lucidi e subito Amy si avvicinò a me abbracciandomi. Sorrisi e ricambiai il suo abbraccio stringendola forte a me. Avrei tentato in tutti i modi di non abbandonarla mai. Mi ricomposi e mi staccai dall'abbraccio.

"E questa è tutta la storia." Sorrisi.

"È davvero strano." Commentò lei.

"Cosa?"

"Il destino." Sorrise. "Nonno Dark e nonna Vivian erano destinati a stare insieme, per quanto loro siano stati separati, in un modo o nell'altro, si sono incontrati di nuovo e, insieme, hanno vissuto la loro vita."

Annuii. "Già..." La guardai. "Forse alcune cose non accadono per caso, semplicemente devono accadere e, in un modo o nell'altro, accadono. Che ci mettano un pò di più o un pò di meno, succedono a prescindere di quanti ostacoli ci possano essere."

"Come te e papà." Sorrise.

"Si, come me e tuo padre." Mi rimisi in piedi e ripresi il mio cammino.

Il resto della camminata fu silenzioso. Camminammo fino a raggiungere la grande montagna dove io e Horo trovammo la gemma.

"Mamma quello è..."

Annuii. "Si, quello è il Picco dell'Aquila. Dove io e tua zia Horo abbiamo trovato una delle gemme di Kronos."

Lei si avvicinò e alzò il muso per guardare attentamente tutta la montagna in tutta la sua grandezza. Si soffermò a guardare sopratutto la sua strana forma. "È davvero enorme."

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora