Il castello dei segreti

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Entrai nel castello, ero finalmente giunta in un luogo che poteva darmi qualche risposta. Mi guardai intorno, era immenso ed era tutto completamente fatto di ghiaccio. Giravo il capo a destra e a sinistra meravigliata mentre osservavo tutto ciò che mi circondava. Iniziai a camminare in avanti: il lungo corridoio era circondato da entrambi i lati da lunghe e doppie colonne con disegni a spirale. Sopra di me erano presenti degli enormi cristalli da cui sotto calavano dei lunghi fili di ghiaccio decorati con piccole gocce congelate, il pavimento era completamente liscio. Chi aveva fatto tutto ciò doveva avere davvero un gran potere dalla sua parte. Andando avanti, giunsi a un bivio, il corridoio si divideva in tre parti: potevo continuare ad andare dritta e giungere fino a quello che mi sembrava un enorme portone, oppure prendere uno dei due corridoi che portavano rispettivamente a destra e a sinistra. Decisi di continuare ad andare avanti, camminai nascondendomi dietro alle colonne e raggiunsi in quel modo l'enorme portone. Uscii di poco la testa da dietro alla colonna e guardai davanti a me: il portone era completamente fatto di ferro come quello che si trovava all'esterno, le venutre di ghiaccio erano intrise in esso come nella maniglia e nella serratura. Feci un passo avanti, volevo aprire quel portone ed avere finalmente davanti colui che aveva fatto tutto ciò. I miei movimenti vennero fermati da un suono di passi, tornai nascosta dietro la colonna e guardai davanti a me. Vidi una manticore camminare tranquilla vicino a quella porta e sedersi lì. Bene, non potevo più andare avanti. Indietreggiai lentamente cercando di non fare alcun rumore, tornai al bivio che avevo lasciato poco prima senza farmi notare. Non mi restava che scegliere... destra o sinistra? Guardai più volte entrambi i lati, non sapevo cosa avrei incontrato, se le manticore giravano per questi corridoi senza problemi, poteva esserci di tutto. Sospirai e mi girai verso destra, iniziai a camminare in quella direzione. Quel corridoio era molto più lungo del primo e, più andavo avanti, più diventava tetro. Sulle mura, ai miei lati, iniziarono a vedersi segni di artigli, andando dritto diventarono sempre più profondi. Mi lasciai attirare da uno in particolare, mi ci avvicinai e lo guardai, non era un semplice graffio, era come un disegno: sembrava un cerchio, con al centro una... aspetta... quel disegno io lo avevo già visto. Mi avvicinai di più a quel muro, non potevo credere ai miei occhi. Un fruscio alle mie spalle interruppe i miei pensieri, mi girai lentamente ritrovandomi un lich poco distante da me. Non avevo modo di nascondermi da nessuna parte, non riuscii ad evitare che mi vedesse.

"Sono ovunque!"

Ringhiai leggermente e iniziai a correre, dovevo seminarlo. Dovevo capire cosa questo luogo nascondesse e non potevo farlo con quel lich alle mie spalle. Corsi così tanto da arrivare ad una scala molto lunga che sembrava portare al secondo piano: tutti gli scalini erano completamente ghiacciati, entrambi i lati erano costituiti da due piccole colonne con sopra una rosa di ghiaccio. Le salii di corsa e mi ritrovai in un'altro corridoio, questo conduceva a una porta. Guardai il lich alle mie spalle, era quasi arrivato a questo piano, dovevo nascondermi. Entrai nella stanza che mi si parò davanti e chiusi  la porta. Mi girai e guardai l'interno della stanza sperando di non incontrare altri problemi. Feci un paio di passi avanti: la stanza era completamente vuota, c'era solo una piccola statua di ghiaccio che rappresentava esattamente ciò che avevo visto sulle mura al piano inferiore.

"La mia collana..."

Sussurrai avvicinanadomi a quella statua toccandola leggermente. Mi guardai intorno rendendomi conto che l'intera stanza era piena di quello stesso simbolo scavato ovunque in quelle mura. Mi avvicinai ad esse guardando tutti i simboli, tutti uguali.

"Mamma, perché la collana della nostra famiglia è ovunque in questo posto?"

Sussurrai poggiando la zampa sul muro, al contatto con quella parete sentii altro sotto la mia zampa, come se fosse stata ricoperta da un altro strato di ghiaccio, come se prima ci fosse stato altro lì sotto. Grattai un pò cercando di far cadere il ghiaccio di troppo. Con mia sorpresa, cadde facilmente, sotto quello strato c'erano altri disegni oltre a quel simbolo che era sempre presente: c'erano disegnati tre lupi, uno era il più grande di tutti e aveva una postura dritta e composta anche se il capo era rivolto in basso a sinistra dove si trovava il secondo lupo che si stava arrampicando sulla sua zampa aggrappandosi, l'ultimo, invece, sedeva al fianco dei due con lo sguardo rivolto dal lato opposto. Mi soffermai su quell'immagine sembrava così felice ma allo stesso tempo... triste. Sospirai leggermente, il mio sospiro fece cadere via alcuni pezzetti di ghiaccio che erano rimasti attaccati senza che me ne accorgessi. Si rivelò una cosa fondamentale, al collo del primo lupo era presente una collona... la mia collana Yin Yang. D'istinto portai la zampa al mio collo, ricordandomi solo dopo di averla lasciata ad Amy. Indietreggiai leggermente da quella parete e scossi il muso. La situazione stava diventando sempre più strana, mi avvicinai alla porta che avevo chiuso poco prima e la aprii leggermente. Mi guardai intorno, non c'era più traccia di quel lich. Uscii dalla stanza e iniziai a scendere lentamente le scale assicurandomi che non ci fosse qualcuno in agguato.

"Perché?..." Sussurrai. "Perché questi simboli?!"

Sospirai infastidita, non ci stavo capendo nulla. Era diventato tutto troppo complicato. Uomini non morti che si cibano di energia vitale, lupi con la coda da scorpione, un enorme castello di ghiaccio che nasconde al suo interno qualcuno collegato con la collana della mia famiglia. Eppure da quel disegno non sembrava essere un lupo cattivo, allora perché lo aveva ricoperto con un'altro strato di ghiaccio? Cosa voleva dimenticare? Scossi il muso e scesi l'ultimo scalino, ripercorsi al contrario quel corridoio e ritornai al bivio. Lasciai perdere l'enorme portone, volevo scoprire di più e, se per farlo dovevo visitare tutto il castello, lo avrei fatto. Camminai dritta iniziando a percorrere il corridoio di sinistra, non c'era la presenza di nessuno. Era completamente vuoto e senza graffi. Continuai in silenzio, l'aria era gelida, raggiunsi la fine del corridoio, anche qui era presente una porta. La spinsi ma, a differenza dell'altra, non si aprì. Spinsi ancora, ma niente.

"Okay, un'ultima spinta!"

Presi una piccola rincorsa e spinsi con tutte le forze, la porta cedette e si aprì con un piccolo rumore, ci entrai: al suo interno la stanza presentava una statua che raffigurava il disegno dei tre lupi che avevo visto al piano superiore, tutto il resto era completamente pieno di erbe, fiori, piante ed ossa macinate. Tutto quello che poteva servire in campo medico. Mi avvicinai a una delle piante con l'intenzione di toccarla e capire di cosa si trattava ma, improvvisamente, si alzò un forte vento che iniziò a spingermi via. Cercai di tenermi con gli artigli al suolo ma fu tutto inutile, il vento era forte e riuscì a buttarmi fuori dalla stanza, la porta si richiuse con un grande tonfo ricongelandosi all'istante. Ringhiai e mi rimisi in piedi, mi avvicinai alla porta con l'intento di rientrarci ma venni fermata alle spalle da un verso familiare. Mi girai.

"Tu prima non eri qui..."

Dissi guardando la manticore, questa ondeggiava la coda mentre mi fissava negli occhi. Mi balzò addosso con l'intento di atterrarmi subito ma riuscii a schivare e a superarla, non avevo tempo per lottare con quella bestia e, se non potevo entrare in quella stanza, dovevo assolutamente raggiungere quel portone. Iniziai a correre velocemente mentre la manticore ringhiò forte inseguendomi. Riuscii a fare tutto il corridoio in poco tempo, poi svoltai riprendendo la strada che avevo percorso all'inizio. Il portone era semichiuso, ne approfittai e aumentai il passo, mi diedi uno slancio con le zampe anteriori e entrai in quella stanza atterrando con tutte e quattro le zampe. La manticore si fermò proprio fuori la porta, non osava entrare. Mi voltai subito ritrovandomi davanti a me degli enormi scalini pieni di neve, ai loro lati erano presenti dei lunghi pilastri di ghiaccio con la punta rivolta verso l'interno, questi portavano a un trono grande e doppio. Il portone si richiuse con un sonoro tonfo senza che la manticore potesse entrare. Sussultai appena alzando lo sguardo su chi sedeva sul trono.

"Finalmente sei arrivata."

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora