Vivian viveva nel bosco con i suoi genitori ormai da molti giorni. Passava le intere giornate con loro. Aveva ristretto il rapporto con suo padre, andavano a caccia insieme e molte volte si allenavano finendo sempre a giocare e rotolarsi come dei cuccioli. Con sua madre passava le serate in cui Voul andava a tenere d'occhio le zone nei pressi della cascata. Aveva sempre paura che qualcuno potesse venire a fare loro del male. In quelle sere Fannie insegnava a sua figlia l'importanza delle erbe e delle pozioni e, per quanto ciò potesse annoiare Vivian, sapeva bene che in futuro le sarebbero potute servire.
Dopo pochi giorni di pioggia, finalmente il sole era tornato a splendere alto nel cielo. Vivian ancora dormiva nella tana quando suo padre fece ritorno e con il pelo bagnato la schizzò tutta.
"Oh andiamo, papà!" Sbottò la lupa ancora assonnata cercando di mettersi in piedi.
"Ma buongiorno dormigliona." Rise Voul aiutandola a mettersi su.
"Siete proprio dei cuccioli." Sorrise Fannie avvicinandosi. "Perché invece di stare qui a perdere tempo non andate a cacciare qualcosa da mangiare?" Disse la lupa nera spingendo il suo compagno con il muso.
"E va bene, va bene. Come vuole lei mia padrona." Rise Voul leccandole il muso.
Vivian li guardava sorridente. Da quando avevano abbandonato il branco, Voul aveva smesso di essere troppo serio e aveva lasciato uscire il suo lato ancora cucciolo e a Fannie questo non dispiaceva.
"Dai papà, andiamo, la mamma è affamata." Ridacchiò Vivian uscendo dalla grotta. Il padre la seguì.
"State attenti." Disse Fannie prima di vederli sparire.
Voul e Vivian si diressero verso il fitto bosco che si trovava dietro la cascata. Camminarono per un pò, non si sentivano rumori, ma non ci fecero molto caso. Probabilmente le prede stavano ancora dormendo. La lupa color crema si fermò quando il suo sguardo venne attirato da un'enorme montagna. Aveva un'aspetto strano, sembrava l'enorme testa di un'aquila.
"Papà, cos'è quella?" Chiese Vivian avvicinandosi.
Voul si fermò e la seguì guardando davanti a sè. "Ah, quello? Quello è il picco dell'Aquila. Si dice che sia caduta qui per proteggere i suoi abitanti dai pericoli circostanti con la sua grande vista."
Vivian si girò verso suo padre ridacchiando. "Te lo sei inventato ora?"
Voul scosse il muso. "No, l'ho sentito dire durante qualche spedizione. Non so quanto possa essere vero, ma ogni tanto è bello pensare che ci sia qualcun'altro disposto a proteggerti e a proteggere chi ami." Il lupo riprese a camminare, Vivian lo seguì.
Quelle parole gli avevano riportato alla mente Dark e a come l'avesse sempre protetta e difesa. Lui era l'unico ricordo bello che aveva in quel branco. Le mancava, ma non poteva fare altro se non vederlo nei suoi ricordi.
Continuarono il cammino fin quando il loro naso non venne attirato dall'odore di un paio di cinghiali. Si avvicinarono ad essi e attesero il momento adatto. Vivian fu la prima a scattare verso uno dei cinghiali, ma quando stava per morderlo venne spinta via da una testata che la fece rotolare fino a un masso. Subito davanti ad essa si mise suo padre. La lupa color crema si rialzò subito cercando di capire cosa fosse successo. Davanti ai suoi occhi, lì a mirarli, c'erano due leoni di montagna.
"Leoni di montagna..." Voul si guardò intorno. "Non scendono mai dal picco dell'Aquila se non spaventati." Vivian affiancò suo padre ma lui la riportò subito dietro di sè senza mai abbassare la guardia. "No Vivian, sono troppo forti per te. Non sei ancora pronta."
La lupa color crema lo guardò. "E cosa pretendi che faccia? Che stia qui a guardarti mentre lotti contro questi due leoni?!"
I cinghiali erano riusciti a fuggire. Non avevano più diversivi, i leoni avrebbero attaccato a breve.
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La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]
Fantasy#8 in LUPI MANNARI 28/11/18 #2 in DARKNESS 03/08/18 #9 in LUCE. 6/07/18 #35 in LUPI MANNARI. 9/05/18 🥇 Storia inserita nella lista di Era per il miglior punteggio ne "Il Tempio delle storie". 🥇 Posto nel servizio di scambi di letture di Sunjeon "T...