Bestione

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Passarono altri giorni da quel bacio e Deus non tornò più nelle terre dell'Est decise di restare lì in quelle terre al mio fianco, e non ci fu cosa che mi rese più felice. Io e lui iniziammo a conoscerci meglio. Facevamo lunghe passeggiate per il Territorio Comune, parlavamo di qualsiasi cosa ma non del nostro passato. Avevamo detto abbastanza. Notavo come man mano iniziasse ad aprirsi sempre di più con me ma, notavo anche, come si chiudesse nella sua sadica personalità appena qualcuno osava avvicinarsi troppo. Eravamo due caratteri completamente diversi: io socievole e sempre aperta e disposta ad aiutare tutti, lui scontroso e ironico che non avrebbe pensato a nessun'altro se non a sè stesso o a chi davvero teneva. Eravamo così diversi eppure iniseme stavamo bene o, almeno, io mi sentivo bene a stare al suo fianco.

Mi svegliai trovandolo ancora addormentato nella tana. Decisi di lasciarlo dormire e fare una ricognizione per il branco per sapere se Kamas avesse qualche cosa da farmi fare per quel pomeriggio, Deus mi aveva detto di tenermi libera per la sera e io non volevo disdire il suo appuntamento. Lungo il tragitto incontrai Vox.

"Ma guarda un pò chi si rivede, in questi giorni sei del tutto svanita." Mi disse affiancandomi.

"Ho avuto un pò da fare." Dissi senza perdere il mio sorriso.

"Un pò da fare?... non mi pare che Kamas ti abbia dato tanti compiti in questi giorni."

Ridacchiai. "Non con Kamas, sciocca!"

"E con chi?" Piegò la testa confusa.

"Con Deus." Sentii i suoi passi fermarsi e mi girai verso di lei. "Che ti prende?" Il suo sguardo era sorpreso e spaesato.

"Tu e quel grosso lupo scontroso avete passato del tempo insieme? Ma se a ogni parola sputa acido!" Escalmò confusa.

"Fidati, non è come sembra. Lui è... qualcosa di davvero miserioso e affascinante." Vox non disse nulla mi guardò attentamente mettendomi in imbarazzo. "Dai, non guardarmi così!"

Lei rise. "O Dea Luna, sei cotta a puntino." Si avvicinò a me e si abbassò lentamente. "Vi siete baciati?" Mi sussurrò.

"Si." Ammisi e la spinsi. "Ma adesso basta con le domande! Io non vengo a chiederti cose tue e di Beo."

"Oh, anche se fosse non c'è nulla da raccontare." Disse alzando il capo in modo altezzoso.

"Certo... ma a chi vuoi darla a bere?" Ridacchiai scuotendo il muso divertita.

Passai la giornata con Vox a ridere e scherzare, di Kamas non ci fu traccia. Appena vidi il sole tramontare, salutai la mia amica e andai a darmi una rinfrescata prima di dirigermi al luogo detto dal lupo nero. Deus Voleva rendere felice la prima lupa che aveva fatto illuminare il suo cuore nero, la prima lupa così pazza da amarlo. Iniziò invitandomi nel bosco: aveva cacciato un cervo per una cena romantica, il bosco era illuminato dalle stelle e il cervo a terra morto era molto invitante. Così ci sedemmo e iniziammo a mangiare, ma il lupo nero si fermò dopo poco.

"Che c'è bestione? Non hai fame?" Ridacchiai chiamandolo con il nomignolo che gli avevo affibbiato.

"Cerco solo di fare il galante." Rispose lui ridacchiando.

"Mi dispiace, ma non ti riesce bene." Ridacchiai ancora dando un altro morso al cervo.

Passarono i giorni e Deus non aveva per niente voglia di smetterla con le sorprese, venne da me e mi sorrise. "Voglio portarti a vedere una cosa." Disse lui.

"Dove?" Sorrisi curiosa piegando la testa.

"In un posto stupendo, avanti seguimi." Rispose. Annuii e lo affiancai, lo seguii fino al confine del Branco della Luna.

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora