Illuminare un cuore nero

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Da quello strano giorno ne seguirono altri. Azazel non usciva più dai suoi territori, Deus aspettava solo il grande momento in cui Kamas avesse scoperto cosa era accaduto nelle sue terre. Tutto, improvvisamente, sembrava andare a rotoli. Lasciai Vox dormiente alla tana la sua ferita, grazie alle mie cure, stava lentamente guarendo. Andai alla ricerca del lupo nero, cercai di ricordarmi il suo odore e seguii le sue tracce. Lo vidi uscire da una grotta e stendere le zampe.

"Che posto orrendo."

Mi avvicinai. "Non è così male, basta abituarcisi."

"Io non mi abituerò mai perché non resterò qui. Un paio di giorni e andrò via." Iniziò a camminare senza neanche guardarmi. "Magari allora avrò portato a termine il mio compito."

Piegai la testa e inizia a camminare per restargli dietro. "Non ho ben capito quale sia il tuo compito qui. In pochi giorni hai creato più casino tu che un gruppo di cinghiali inferociti."

"Grazie del complimento. Se sei venuta qui per dirmi questo, allora hai portato a termine il tuo di compito. Ora puoi anche andare via." Continuò a camminare.

Mossi le orecchie e sbuffai. "No, non ero qui per dirti questo. Voglio sapere che intenzioni hai, cosa vuoi fare ad Azazel?"

"Hai sentito ciò che ho detto un paio di giorni fa, hai anche sentito con che rabbia l'ho detto." Girò di poco la testa per guardarmi con la coda dell'occhio. "Se sei furba lo capisci da sola." Riportò lo sguardo avanti.

"Avrei preferito che fosse solo la rabbia a parlare e non che avessi davvero quelle intenzioni." Guardai altrove. "Non puoi uccidere Azazel. È vero, è uno stupido chiacchierone infantile, ma è gentile e un ottimo amico. Non credo che volesse farti del male intenzionalmente." Sospirai. "Ucciderlo non ti ridarà indietro ciò che hai perso o che non hai avuto."

"Ti dispiace? Stai invadendo il mio spazio personale, stai anche mettendo il naso in affari che non ti riguardano. Perché non raggiungi la tua amica, Vox, e non pensi ad altro? Azazel sa cavarsela anche da solo, sa assumersi le sue responsabilità." Si fermò di colpo e mi guardò. "E poi non puoi mettere parola in faccende che non conosci nemmeno."

Ricambiai il suo sguardo. "Vox sta bene, quello ad essere in pericolo è Azazel. Non metto in dubbio che sappia cavarsela da solo, so cosa ha affrontato e con quale facilità lo ha fatto, ma ho anche visto come non ha reagito ieri e che sguardo avesse quando gli ho raccontato che eri qui. Hai ragione, non sono affari miei ciò che vi riguarda e perché porti rancore nei suoi confronti, ma voglio bene ad Azazel e non voglio vederlo morto a causa tua!"

"Vorrà dire che quando accadrà tu ti tapperai gli occhi e le orecchie, così non avrai alcun senso di colpa. Dammi retta, lascia perdere." Riprese a camminare. "Sono questioni che riguardano la mia famiglia."

Abbassai lo sguardo sulle mie zampe lasciandolo andare. "In una famiglia non ci si ammazza a vicenda." Gli diedi le spalle e iniziai a tornare indietro.

"Ed é per questo che lui non ne fa più parte. Rassegnati e torna alla tua tana"

Mi fermai di colpo. "Sappi che se tu dovessi fargli del male io... lo difenderò!" Non so da dove mi uscì quel coraggio. Sapevo di non poter competere con il nipote di Holfast, ma non avrei lasciato che un mio amico morisse.

"Tremo." Disse con sarcasmo e se ne andò.

Tornai indietro verso i territori del Branco del Sole, dovevo controllare che Vox stesse bene. Nella mia testa, però, continuavano a girare le parole del lupo nero dette qualche giorno prima. Scossi il muso quando notai Kamas avvicinarsi a Vox ancora dolorante.

"Vox, che ti é successo?"

La lupa guardò l'Alpha e rispose "Oh, um... ero... ero a caccia. Stavo prendendo di mira un alce e... mi ha ferita."

La Scintilla #Wattys2018 [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora