Logan Pov's
«Logan! Logan!»
Sbuffo infastidito, voltandomi poi verso la fonte della voce e trovandomi dinanzi un Caleb eccitato come in poche occasioni. Chissà cosa sarà successo!
«Ehi, Cal.»
Accenna un sicuro sì col capo per poi riprendere fiato. Sembra abbia corso per infiniti chilometri.
«Ti ricordi vero che questa mattina sono arrivate le nuovi dipendenti?» Mi domanda con fare ammiccante.
«Quante ragazze?»
«Tre.» Annuncia, sorridendo languidamente.
«Allora meglio darsi subito da fare. Sono tutte umane?» Chiedo curioso.
«Solo una. Le altre due sono vampire di classe B.»
Ci scambiamo uno guardo di sfida per poi svanire nel buio nell'arco di pochi istanti. So già dove alloggeranno le tre nuove dipendenti perciò è inutile perdere tempo. È il momento di far loro una bella visitina. Prima stanza: 108. M'affretto ad entrare subito nell'appartamento designato attraverso la finestra della camera da letto, costatando istantaneamente che è già in subbuglio.
«Tipico di una ragazza umana!»
Roteo gli occhi al cielo alquanto divertito, scuotendo energicamente il capo da destra a sinistra. Successivamente m'avvio quatto quatto fuori dalla camera, cercando di non far alcun rumore udibile da orecchio umano. Immediatamente consto che tutte luci sono spente, tutte tranne quella del bagno. Non so, ma qualcosa mi dice che la nuova padrona di casa è lì dento soprattutto perché riesco a sentire lo scrosciare incessante dell'acqua. Mi avvicino ora più lentamente e nel frattempo quel tintinnio rilassante svanisce. Spio dalla piccola fenditura della porta colei che è dentro il bagno, ma la prima cosa che vedo è solo un corpo semicoperto dall'asciugamano non troppo corto e le spalle quasi bianche ben in vista. La pelle della donna sembra fatta di nuvola e panna montata mentre un aroma fruttato giunge distintamente alle mie narici. I capelli scuri e leggermente bagnati le ricadono ora dietro la schiena, oscurando parte delle spalle e dell'asciugamano. Lentamente la donna si volta ed è in questo preciso istante che le mie pupille si dilatano ed il sangue mi gela letteralmente nelle vene. Riconosco quel volto angelicato, quel corpo ormai cresciuto e quegli occhi tanto agognati. Lei è qui, a pochi passi da me. Solo la porta c'impedisce di guardarci direttamente in volto. Inspiro avidamente il suo inconfondibile profumo, drogandomi di colei che ho cercato inutilmente di dimenticare per anni.
«Non è possibile.» Sussurro inquieto tra me e me.
Subito però i suoi occhi luminosi saettano febbrili, facendomi ben intendere che ha sentito qualcosa. Il suo sguardo indaga la stanza dove si trova, ora con più attenzione ed apprensione. Senza perder tempo corro, corro via, lontano da lei. Furente come in poche occasioni, mi dirigo immediatamente nella camera del mio migliore amico.
«CHI DIAVOLO HA SCELTO LEI?!» Urlo in preda alla collera.
Caleb fa un passo indietro visibilmente confuso e stordito, osservandomi con cipiglio.
«La nuova dipendente umana è QUELL'UMANA!» Sbotto frustato, facendogli ben intendere di chi si tratti.
Appena Caleb recepisce l'informazione, sgrana gli occhi sorpreso come il sottoscritto. Il suo sguardo mi fa ben intendere che veramente lui non ne sapeva nulla a riguardo. Il mio amico s'avvicina lentamente a me, facendomi calmare e spiegandomi lentamente che l'umana l'ha scelta il superiore di Cristopher, il metà angelo. Tutto ciò è avvenuto perché noi Nephelim, ovvero mezzi demoni, siamo costretti a trattare pace con gli angeli per poter vivere pacificamente in superficie. Cristopher è uno di loro ed il suo superiore deve scegliere una dipendente nuova ogni anno in modo da portare avanti quest'insulso patto millenario se non più.
«Doveva scegliere proprio lei?!» Ringhio frustato, grattandomi nervosamente la testa.
«Questa volta non ha scelto a caso come è successo negli anni precedenti.» Esordisce debolmente il mio amico.
«Che significa?»
«Lo sai bene.» Sentenzia, lanciandomi uno dei suoi peggiori sguardi. «Tuo padre vuole che prendi moglie e l'unico tuo ostacolo rimasto da superare è proprio lei. Lui sa che hai un debole per quell'umana e credo vivamente che sia giunto il momento di mostrare a tutti chi sei veramente, figlio di Lucyfer.»
Lo scruto con attenzione, accennando poi un deciso sì col capo, per poi guardare con fermezza il buio dinanzi a me. È arrivata l'ora di dimenticarmi di lei. È arrivata!
Allison Pov's
Esco dalla doccia, avvolgendo immediatamente il mio esile corpo in un asciugamano non molto corto e riuscendo di conseguenza a coprirne buona parte. Sciolgo i capelli che precedentemente erano avvolti in una crocchia disordinata quando sobbalzo in quanto qualcosa nel mentre ha attirato la mia attenzione. All'istante noto due biglie azzurre fluttuare vicino la porta, immobilizzandomi di colpo ed irrigidendomi come fossi fatta di marmo. Avverto il cuore scalpitarmi in petto così per paura mi volto nuovamente. Inspiro ed espiro, tentando di regolarizzare il battito cardiaco, mentre le mie gambe sembrano esser fatte di gelatina. Sicuramente in momenti come questi la paura di esser sola non è assolutamente d'aiuto. Scuoto energicamente il capo, facendomi forza e voltandomi nuovamente verso la porta del bagno. Sollevata, consto che non c'è nulla. Niente di niente.
«Allison! Perché ti spaventi per ogni minima cosa? Sei sola in questo dannatissimo appartamento. S.O.L.A.»
Punto il dito contro lo specchio, osservando irrimediabilmente il mio viso sconvolto e stanco. Devo dormire. Devo o continuerò ad avere le allucinazioni. Dopo aver indossato l'intimo, mi blocco qualche istante ad osservare la mia figura riflessa nitidamente nello specchio leggermente appannato all'estremità a causa dell'eccessivo vapore presente in stanza, constatando successivamente che sono una ragazza nella media. Ho gli occhi color nocciola con qualche tratto orientale, capelli lunghi e marroni, labbra piccole e carnose, le gote lievemente paffute e gli zigomi leggermente evidenti. Sono alta 1,66 metri e peso circa 60 kg, perciò non sono né troppo magra né troppo grossa. Sorrido debolmente al mio riflesso, indossando velocemente il pigiama, per poi infilarmi nel mio nuovo e comodo letto. Ah, sì! Finalmente relax! Mi giro su d'un financo, impostando sbrigativamente la sveglia. Fortunatamente poco dopo Morfeo mi viene a far visita proprio come ogni notte. Alla fine l'interminabile giornata è giunta al termine. E che giornata!
Ecco a voi Logan...Bono eh?
Hey guyz, si può dire concluso l'introduzione di questo libro.
Dal prossimo capitolo si entrerà nel vivo della storia.
Pronti a impazzire, ridere e piangere?
Un kiss.
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Nephilim
ParanormalATTENZIONE: CONSIGLIO DI NON LEGGERE LA STORIA AI BIGHOTTI DATO CHE TRASFORMERÓ COMPLETAMENTE IL RACCONTO BIBLICO SU LUCIFERO E SUL SUO FANTOMATICO FIGLIO (è inoltre possibile che in futuro venga condotta al rogo dopo la censura da parte della Chies...