Dormi con me questa notte

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Un lamento roco mi fa voltare di scatto nella direzione della fonte dell'onda sonora. Immediatamente i miei occhi febbrili perlustrano la stanza, scontrandosi irrimediabilmente con il corpo martoriato di Logan. Mando giù un conato di vomito dovuto alla visione del liquido rosso e dello stato deplorevole in cui verte l'uomo dinanzi a me, cercando quasi istantaneamente di rendermi utile. Rapidamente mi giro sui tacchi, entrando successivamente in cucina ed afferrando tempestivamente una ciotola di plastica scura. Rapidamente la riempio d'acqua tiepida per poi aggiungere il disinfettante. Quando ritorno in salone, Logan è ancora semi-trasformato ed inzuppato del suo stesso sangue. Il mio cuore si stringe e la vista mi si appanna. Scuoto energicamente il capo in diniego, facendo volatilizzare di conseguenza le poche lacrime pronte a rotolare giù. Senza perder altro tempo m'avvicino a lui. Mi accuccio ai piedi del sofà, bagno la pezza con acqua e disinfettante e tampono con estrema cura le sue ferite. Non appena il disinfettante viene a contatto con la prima lesione, Logan lancia un urlo inumano, scaraventandomi poi a terra con una sola mano. Inevitabilmente collido quasi completamente con il pavimento e di conseguenza un gemito di dolore fuoriesce dalle mie labbra.

«AAAAH! BRUCIA!»

Improvvisamente apre gli occhi e cerca febbrilmente la fonte del suo dolore all'interno della stanza, trovandomi di conseguenza distesa a terra. Rapidamente tento di rialzarmi mentre il suo sguardo mi brucia la pelle. Nonostante ora non lo stia scrutando, sono convinta al cento per certo che sia completamente stupito della mia presenza. Con il capo chino mi ricompongo rapidamente, avvicinandomi nuovamente a lui.

«Per piacere non complicare ancor più la situazione già ingestibile di suo e cerca di collaborare.»

Senza dargli modo di replicare, incenerendolo di conseguenza con un solo sguardo, mi concentro istantaneamente sulla ferita profonda posta sul petto ampio e muscoloso. Immediatamente avverto il suo sguardo bruciarmi la pelle come fosse lava pura, ma nonostante ciò continuo con estrema attenzione la mia opera. Durante la pulizia delle ferite e le fasciature successive Logan emette qualche singulto di puro dolore, cercando visibilmente di non esalare alcun suono e non riuscendo di conseguenza nella sua ardua impresa. Dopo non so quanto tempo gli bendo accuratamente il braccio, cercando di non stringere troppo la garza, per poi focalizzare la mia completa attenzione sul suo petto. Improvvisamente mi blocco, rimanendo immobile dinanzi alla visione di un tatuaggio nero sul suo pettorale sinistro. A questo punto mi starai prendendo per pazza, ma no. Non lo sono. Sono letteralmente immobile perché la runa color petrolio si sta lentamente illuminando.

«Continua a fasciare.»

Il suono roco e duro della sua voce fa scattare irrimediabilmente i miei occhi verso i suoi, incontrandoli di conseguenza dopo qualche breve istante. Nonostante ciò, sbuffo divertita. Anche quando sta male continua ad impartire ordini? Assurdo! Un ragazzo così non l'ho mai incontrato in tutta la mia breve vita. È così dannatamente cocciuto e prepotente! Un giorno di questi mi farà impazzire!

«Ho finito.» Annuncio poco dopo.

Mi scosto di poco, sorridendo lievemente soddisfatta del mio lavoro. Logan china il capo per poi alzarlo ed accennare un debole sì, osservando vacuamente qualcosa nel vuoto. Scuoto stancamente il capo per poi dirigermi spedita in cucina e svuotare rapidamente il contenuto della ciotola in lavandino. Lavo rapidamente gli oggetti che ho utilizzato per saturare al meglio le sue ferite, inserendo poi la ciotola nella lavastoviglie. Mi rizzo sulla schiena quando improvvisamente sento dei passi non molto lontani dalla mia schiena. I suoi passi. Lentamente mi volto, incrociando quasi istantaneamente il suo volto.

«Perché sei ancora qui?»

Subito dopo aver parlato, incrocia le braccia al petto per poi emettere un gridolino strozzato dovuto probabilmente ad un ennesima fitta. Roteo gli occhi al cielo, sbuffando sonoramente.

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