Unione benedetta da Dio

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Dopo un anno

Non ho chiuso occhio per l'intera notte a causa dell'emozione tanto da sospirare continuamente e sognare ad occhi aperti. Inutile sottolineare il mio assopimento mattutino dovuto alla mancanza di riposo, ma come se ciò non bastasse, Elena piomba in camera mia più grintosa che mai. Mi afferra saldamente per un braccio e mi trascina con sé in bagno per poi chiudere la porta alle sue spalle ed avvertirmi che avrei avuto a disposizione soltanto dieci minuti per docciarmi. Istantaneamente mi spoglio ed eseguo l'ordine perché conosco Elena e so che sarebbe capace mi prelevarmi nuda dal box doccia. Fortunatamente riesco a lavarmi in tempo, ma, prima che possa sospirare lietamente, la mia amica mi trascina in salotto dove è già pronta ad attendermi la parrucchiera. Rapidamente mi fa sedere ed immediatamente mi acconcia i capelli e mi trucca con colori naturali. Subito dopo salgo al piano superiore con Elena che mi aiuta ad indossare l'agognatissimo abito bianco in pizzo. Il vestito a stile impero è molto fine e ricade morbido sul mio corpo sino a toccare il pavimento. Senza perder tempo mi sistema il velo. Mi volto e ci guardiamo negli occhi emozionate quando tutto ad un tratto qualcuno suona il campanello. Pochi istanti dopo mi ritrovo dinanzi John e Sofy...i miei genitori. Il fotografo ci raggiunge, ma, prima che possa cominciare a scattare foto, stringo a me le persone più care. Inutile sottolineare che sia la parrucchiera che Elena mi rimproverano, poiché potrei distruggere il loro capolavoro. Fortunatamente dopo il reportage fotografico, tutti si dileguano ad eccezione di John.

«Andiamo?»

La sua voce roca e lievemente incrinata mi fa sussultare di gioia ed accennare un sicuro sì col capo.

«Grazie per esserci.» Ammetto con imbarazzo. «Per me significa molto.»

John mi sorride rassicurante e risponde con dolcezza: «Sono convinto che ovunque sia tuo padre, adesso sia l'uomo più felice del mondo.»

L'osservo con occhi velati di lacrime, poiché vorrei realmente stringerlo a me e rivelargli la realtà, ma non posso. Vorrei dirgli che mio padre è qui, accanto a me. Subito dopo usciamo di casa ed entriamo in una lussuosissima macchina nera. Non appena giungiamo dinanzi alla chiesa, un lungo brivido corre lungo la mia spina dorsale, facendomi fremere. Percepisco la gola in fiamme, il cuore palpitare con eccessivo fermento e le gambe tremare. Non mi rendo conto di star realmente vacillando sin quando John non mi tranquillizza con la sua stretta paterna. Oh papà! Se solo tu sapessi la verità! Adesso sapresti che stai portando tua figlia all'altare, proprio come dovrebbe essere. Senza perder altro tempo scendiamo dalla vettura e con delicatezza John mi fa poggiare la mano sul suo avanbraccio. Alzo il capo ed incontro i suoi occhi luminosi per l'emozione. Avverto il cuore premere irruentemente contro la gabbia toracica e lo stomaco serrarsi. Credo che sverrò da un momento all'altro.

«Pronta?»

Gli sorrido realmente emozionata, stringendo con più intensità il suo avanbraccio.

«Il mio sogno si sta avverando.» Rivela con voce tremante. «So che non sei mia figlia, ma, nonostante ciò, sono onorato di condurti all'altare.»

Oh papa!

«Mi sembra di conoscerti da sempre perciò...è come se...se...se stessi portando all'altare mia...mia...»

Stringo leggermente la presa sul suo avanbraccio e gli sorrido di vero cuore. Non posso che esser felice, sentendo queste sue vere parole. Oh papà! La melodia della marcia nuziale ci fa drizzare ed avvicinare ancor più.

«Insieme.» Sussurro a John.

«Insieme.»

Finalmente entriamo in chiesa nello stesso istante in cui tutti si alzano in piedi e ci fissano con gioia. L'altare è illuminato dalla luce del giorno che entra dal rosone centrale, ma rapidamente la mia attenzione viene attirata da Logan, l'uomo che è entrato nella mia vita sin da quando ero piccola e me l'ha scombussolata senza preavviso e senza un perché. I suoi occhi mi analizzano incantati, di conseguenza prendo sicurezza e cammino con più decisione a fianco di mio padre. Non appena giungo dinanzi a lui, con delicatezza Logan mi toglie il velo sul volto e deposita un casto bacio sulla mia fronte. Sorrido innocentemente, guardandolo con profondo amore. Lui mi sorride col cuore e celermente il parroco dà avvio alla cerimonia religiosa. Ed ecco che dopo un'oretta arriviamo al punto più importante della celebrazione.

«Allison Morris vuoi prendere il qui presente Logan Lucyfer Freeman come tuo legittimo sposo?»

Inevitabilmente rivolgo uno sguardo amorevole al mio uomo per poi pronunciare con voce emozionata: «Sì.»

Il prete mi sorride con dolcezza per poi rivolgersi al mio uomo: «Tu, Logan Lucifer Freeman, vuoi prendere la qui presente Allison Morris come tua legittima sposa?»

«Sì.»

La sua voce è roca ed il suo tono deciso. Il mio cuore scalpita in petto nell'attesa della fatidica frase.

«Con il potere conferitomi...vi dichiaro marito e moglie!»

La voce del prete echeggia in tutta la chiesa, ma le urla, i pianti ed il clamore dei presenti lo sovrasta. Subito dopo si avvicina maggiormente e asserisce a Logan: «Può baciare la sposa.»

Mio marito si volta rapidamente verso di me, mi stringe dolcemente a sé e poggia con passione le sue labbra sulle mie. Inevitabilmente la gioia popola la chiesa mentre noto sia i miei genitori che Elena piangere per l'emozione. Il cuore mi scalpita in petto per aver coronato non solo il sogno di mio padre, ma anche il mio. Sono indescrivibili l'emozioni che sto provando in questo instante e certamente le custodirò segretamente nel mio spirito. Ed ecco che la celebrazione religiosa giunge al termine perciò, dopo aver posato per qualche foto ricordo, ci dirigiamo tutti insieme in sala per festeggiare la nostra unione benedetta da Dio. Danziamo, ridiamo e gioiamo insieme, godendoci a pieno quest'indimenticabile giornata. Sfortunatamente sopraggiunge il taglio della torta, momento terminante della festa. Elena e Caleb, i nostri testimoni, si avvicinano e brindano con noi, augurandoci una vita felice e spensierata sotto l'acclamazione di tutti i presenti. I festeggiamenti proseguono fino alle 23:30 quando ormai tutti sono andati via. Sospiro realmente stremata ma lieta per l'indimenticabile giornata. Prima che possa parlare, Logan mi porta in braccio a mo' di sposa sin dentro la nostra stanza d'hotel. Non appena chiude la porta alle sue spalle, percepisco l'ansia sopraffarmi: le gambe mi tremano e le mani sudano freddo mentre il cuore sembra ruggirmi in petto. Rapidamente due possenti braccia mi circondano la vita da dietro nello stesso istante in cui un respiro caldo mi solletica il viso. Felice ed innamorata mi volto verso il mio uomo, incontrando inevitabilmente i suoi occhi cobalto, adesso più scuri che mai. Dischiudo le labbra per poter professargli il mio amore, ma, prima che possa farlo, Logan mi zittisce con un bacio passionale. Mi lascio cullare dal suo profumo, dalla morbidezza delle sue labbra e dalla freschezza del suo spirito quando tutto ad un tratto ricordo il motivo dell'ansia iniziale. Con molta difficoltà mi allontano da lui per poi chiedergli con gentilezza di aiutarmi a togliermi il vestito. Logan rimane interdetto, ma rapidamente il suo sguardo s'illumina di lussuria, ed infatti pochi istanti dopo rimango in intimo dinanzi a lui. Mio marito mi si avvicina maggiormente, ma prontamente gli afferro la mano e la posiziono dolcemente sul mio grembo quasi piatto. Rapidamente i suoi occhi cercano i miei mentre noto le sue pupille dilatarsi sempre più ed il petto abbassarsi ed alzarsi con maggiore velocità.

«Al?»

Noto confusione ed eccitazione, perciò mi faccio forza ed esclamo con emozione: «Logan...sono incinta!»

Noto incredulità e smarrimento nei suoi occhi...forse non credeva fosse possibile? Se è per questo neanche io. Credevo fermamente che gli angeli terrestri non potessero proliferare, ma a quanto pare ero in errore. Dischiudo nuovamente le labbra per parlargli, ma lui mi precede, facendo qualcosa d'inaspettato: si china ed abbraccia dolcemente il mio grembo con le sue grandi mani. Avvicina le sue labbra al mio ventre e lo bacia con venerazione. Istintivamente porto le mani alla bocca, tentando di reprimere un singhiozzo di felicità, mentre una lacrima di gioia mi solca la gote rossastra. Subito dopo mi chino, lo guardo intensamente negli occhi lucidi e faccio incontrare le nostre labbra in un bacio dolce.

«Questo è il giorno più bello della mia vita...»

Logan lo sussurra quasi con timore, perché tale gioia non l'ha mai provata in tutta la sua esistenza, ma è tutto vero. Tutto vero! Mi getto tra le sue braccia e singhiozzo per l'eccessiva contentezza. Logan mi stringe a sé, accarezzandomi gentilmente il capo.

«Ti Amo...Logan.»

Mio marito mi costringe ad alzare dolcemente il capo ed incontrare i suoi meravigliosi occhi color cobalto. Si china sul mio viso e sussurra a fior di labbra prima di baciarmi: «Ti Amo...Allison.»

NephilimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora