Sono trascorsi ben cinque interminabili giorni dal ritorno a Brooklyn ed è dal nostro arrivo in città che non vedo Logan. So che è rinchiuso nella base da mattina a sera, proprio come Cristopher, poiché ultimamente sono stati registrati numerosi attacchi da parte dei demoni. Noi angeli terrestri di conseguenza siamo tenuti a perlustrare continuamente il perimetro ogni sera dopo gli allenamenti, rincasando solo a tarda notte.
«Riposo!» Ordina Cristopher con voce possente. «Questa sera non rimarrete in caserma ma tornerete subito a casa.»
Immediatamente un sospiro colmo di gratitudine e stupore popola l'intero campo. Gli angeli terrestri sorridono stremati e solo adesso noto di non aver incontrato Matt da quando son partita. Improvvisamente lo adocchio. Il moro è seduto a terra con le gambe divaricate, le mani posate sul terreno e lo sguardo stanco rivolto verso il cielo notturno. Senza pensarci due volte, mi avvicino rapidamente.
«Matt!»
Istantaneamente il moro si desta dal suo stato di trance, ruotando il capo e scrutandomi con contentezza. Gli sorrido di rimando e prendo posto accanto a lui.
«Allora sei viva!» Esclama con ironia. «Finalmente ti ho trovata.»
«In realtà sono io ad aver scovato te.»
Matt mi lancia uno sguardo stanco per poi osservare nuovamente il cielo notturno. Sospiro stremata, rendendomi conto soltanto ora del suo strano comportamento. Di solito tra i due è lui quello più solare, ma adesso sembra esser completamente perso e turbato. Chissà cosa lo preoccupa a tal punto da renderlo quasi assente e depresso!
«Alle 20:30 ci sarà una riunione nell'ufficio di Cris.» Annuncia a bassa voce per poi alzarsi e scrutarmi con vacuità. «Adesso sbrigarti a docciarti e presentarti in tempo per l'incontro.»
È inevitabile provare un senso di smarrimento e vuoto dinanzi a questo nuovo Matt. Sospiro delusa per poi accennare un debole sì col capo. Senza produrre alcun suono, mi alzo e mi dirigo speditamente verso le docce. Giunta a destinazione mi lavo rapidamente ed indosso qualcosa di comodo ma soprattutto caldo. Ripongo le mie cose nel borsone per poi incamminarmi lungo i corridoi color nebbia fin quando non arrivo nell'ufficio di Cristopher. Busso cautamente, sentendo successivamente la voce del mio amico che m'invita ad entrare. Non appena varco l'uscio e chiudo la porta dietro le mie spalle, mi volto e noto che son presenti Logan, Caleb, Cristopher, Matt, Elena e Jake. Un attimo...Jake è qui? Per quale assurdo motivo hanno permesso ad un bimbo di presenziale ad un colloquio importantissimo ma soprattutto non adatto ad una piccola peste? Noto con incredulità che il diretto interessato è comodamente seduto sulle gambe del nonno mentre la sua concentrazione è completamente rivolta alla penna con la quale sta giocando.
«Jake.» Lo richiama Elena con gentilezza. «Adesso è ora d'andare.»
«No!» Ribatte il piccolo, alzando rapidamente il capo e notandomi soltanto adesso.
Prima che la madre possa obiettare con autorità, la piccola peste salta giù dalle gambe del nonno e corre nella mia direzione alla velocità della luce. Non appena giunge dinanzi a me, si ferma e tira energicamente il mio maglione. Sorrido addolcita dal suo affetto nei miei confronti per poi chinarmi alla sua altezza. Ed ecco che il piccolo si tuffa letteralmente tra le mie braccia. Inspiro profondamente il suo odore e lo stringo con vigore tra le mie braccia.
«Voglio stare qui con te!» Piagnucola Jake.
Prima che possa rispondergli con gentilezza, la madre prende parola.
«Nonno deve discutere con loro di una questione estremamente importante e noi non possiamo stare qui.»
«No!» Urla il piccolo, ruotando energicamente il capo verso la madre. «Non vedo Allison da tanto tempo e quindi voglio stare con lei!»
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Nephilim
ParanormalATTENZIONE: CONSIGLIO DI NON LEGGERE LA STORIA AI BIGHOTTI DATO CHE TRASFORMERÓ COMPLETAMENTE IL RACCONTO BIBLICO SU LUCIFERO E SUL SUO FANTOMATICO FIGLIO (è inoltre possibile che in futuro venga condotta al rogo dopo la censura da parte della Chies...