Rimango a chiacchierare e a passeggiare con Elena fino alle 19:00. Ci salutiamo con un caloroso bacio sulla guancia ed un sorriso genuino per poi congedarci e dirigerci verso le rispettive abitazioni. Sospiro stanca e solleva di quest'interminabile giornata, soffermandomi ad osservare meglio i passanti ed alzare il capo verso le luci artificiali della città. A quest'ora le strade di Brooklyn sono letteralmente gremite di gente tanto d'apparire un enorme formicaio. Noto uomini esausti e nervosi con le cravatte allentate, la fronte imperlata di sudore ed il busto leggermente inclinato in avanti a causa della fatica. Nonostante sia ottobre, qui, a Brooklyn, fa caldo. Entro nell'edificio con i vetri perfettamente curati e lavati, prendendo l'ascensore e dirigendomi spedita verso la porta del mio appartamento. Senza perder tempo, infilo la chiave nella serratura e dopo aver fatto due giri completi, la porta si apre, permettendomi d'entrare. Serro bene l'entrata e sospiro stremata. Non ho il tempo di bearmi del calore del mio nido quando improvvisamente qualcuno mi tocca la spalla, facendomi trasalire vistosamente. Mi giro di scatto, pronta per colpire il malcapitato di turno. Prima che possa assalire ferocemente l'intruso, incontro gli occhi ridenti e puerili di Matt. Abbandono istantaneamente le braccia lungo il busto, sospirando sollevata.
«Sei solo tu!»
«Solo io?!» Domanda fintamente offeso. «Sono così poco importante?»
Roteo gli occhi al cielo, sbuffando alquanto divertita. Invito Matt ad accomodarsi in salone mentre mi dirigo spedita in cucina, versando successivamente dell'acqua in un bicchiere di vetro. Bevo avidamente, sospirando appagata. Torno celermente in salone e noto istantaneamente il moro spaparanzato sul mio divano mentre guarda interessato una delle molteplici partite mandate in onda in tv. Senza far rumore, mi siedo accanto a lui.
«Prego!» Interrompo il finto silenzio, ottenendo istantaneamente la sua completa attenzione. «Fai come fossi a casa tua.»
«Grazie, ma voglio essere educato.»
Matt arriccia sia il naso che la bocca, mostrando un volto buffo e grottesco. Scoppio in una risata fragorosa sotto gli occhi divertiti del moro. Subito dopo rivolgiamo la nostra completa attenzione alla partita che dura poco più di un'ora. Lo so, lo so. Può sembrarti strano, ma adoro vedere le partite di qualsiasi genere di sport. La competizione, l'adrenalina e la costante paura sono pane quotidiano per me. Alla fine del match Matt spegne la tv e si volta verso di me, sedendosi a gambe incrociate e scrutandomi con serietà.
«Ehi! Così rovinerai il sofà!» Esclamo, fintamente inquietata.
Matt sbuffa stancamente, togliendosi le scarpe e lanciandole di conseguenza vicino alla tv.
«Problema risolto.»
Le sue labbra si arcuano all'insù, mostrando un sorriso genuino e vero.
«Dopo sarò costretta a disinfettare casa.»
Amplifico volutamente la situazione.
«Ch'esagerazione, Ally!»
Matt alza gli occhi al cielo, sorridendo appena. Subito dopo in salone cala un silenzio asfissiante in quanto nessuno dei due fiata. I nostri occhi si fissano a vicenda e le labbra rimangono serrate. Fortunatamente il moro prende quasi istantaneamente parola, rompendo il silenzio insostenibile.
«Ormai è un mese ormai che vivi in questo appartamento e...»
«E?»
«Non sei più tornata alla base.»
Sospiro leggermente, mettendomi comoda sul divano e sorridendogli appena.
«Cris mi aveva detto di prendermi una pausa.»
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Nephilim
ParanormalATTENZIONE: CONSIGLIO DI NON LEGGERE LA STORIA AI BIGHOTTI DATO CHE TRASFORMERÓ COMPLETAMENTE IL RACCONTO BIBLICO SU LUCIFERO E SUL SUO FANTOMATICO FIGLIO (è inoltre possibile che in futuro venga condotta al rogo dopo la censura da parte della Chies...