Una spazzola?

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Allison Pov's

«Riposo!» Tuona Cristopher a gran voce. «Basta così per oggi!»

Subito dopo smettiamo di correre o lottare tra noi, rivolgendo la nostra completa attenzione al nostro istruttore. Inspiro ed espiro molto lentamente in modo tale da regolarizzare nuovamente la mia respirazione. Porto il busto leggermente in avanti, inalando più aria possibile ed accorgendomi solo ora che la maglietta funge da seconda pelle in quanto è a dir poco bagnata. Respiro a pieni polmoni, drizzandomi sulla schiena e togliendo alcune goccioline di sudore dalla mia fronte grazie ad un movimento deciso dell'avambraccio destro. Mentre riprendo le energie perse, Matt mi si avvicina con un ghigno divertito stampato in volto.

«Mi spieghi dove trovi tutta la forza necessaria per ridere dopo un allenamento intensivo?»

La mia domanda fuoriesce come un debole sussurro frammentato a causa dei lunghi respiri per riprendere aria.

«Mai farti vedere debole dai tuoi avversari.»

Matt mi strizza l'occhio, indicando con il capo gli altri angeli Terrestri presenti in campo. Scuoto energeticamente il capo, sorridendo appena, per poi rubargli rapidamente la bottiglietta dalle mani e bere un lungo sorso d'acqua fredda, nonostante la detesti oltremodo. Come si dice? A mali estremi, estremi rimedi.

«Prego! Fai pure!» Scherza Matt fintamente irritato.

Di tutta risposta continuo a sorseggiare l'acqua fredda dalla sua borraccia, linciandolo successivamente con un solo sguardo e mettendogli tra le mani la bottiglietta solo in un secondo momento. Le sue iridi vagano febbrili dalla sottoscritta alla borraccia per poi arricciare il naso con finta irritazione.

«Puoi tenerla.»

«Non dirmi che sei schizzinoso!»

Scherzo volutamente.

«Per chi mi hai preso?» Chiede fintamente dispiaciuto.

Con un gesto rapido e deciso agguanto nuovamente la sua borraccia e gliela metto letteralmente sotto il naso.

«Bevi!»

Ghigno malvagiamente e lui invece mi scruta con spiccata incredulità, scuotendo poi la testa e sorridendo leggermente.

«Non ho sete.»

La sua voce fuoriesce roca mentre le sue braccia s'incrociando saldamente all'altezza del petto ed i suoi occhi mi scrutano fiammeggianti. E la guerra che vuole? Guerra sia! Inutile dire che dopo nemmeno due secondi cominciamo a discutere come fossimo bambini d'asilo. Gli punto la borraccia contro il petto, bagnandolo volutamente, mentre lui di tutta risposta spalanca le braccia ed inizia ad urlare. Mi grida di avergli rovinato la maglietta quando in realtà il sudore è la vera causa dei suoi "problemi". Continuiamo a ribattere con spirito ad ogni ultima affermazione dell'altro quando finalmente arriva Cristopher che visibilmente alterato ci afferra rudemente per la maglietta.

«Avete terminato di discutere...BAMBINI?»

Fortunatamente la voce divertita di Cristopher ci fa sospirare lieti in quanto ora come ora non ho alcuna intenzione d'esser rimproverata. Ci mancherebbe solo quello!

«Non vuole bere dopo che l'ho fatto io dalla stessa bottiglia.»

La mia voce fuoriesce come un miagolio, indicando con il capo Matt.

«Non ho sete.» Ribatte il diretto interessato.

«Come no!»

Scruto accigliata l'angelo Terrestre dai capelli color quercia quando mi rendo conto che in campo non è rimasto nessuno se non noi tre. Avverto una fiammella attizzarsi nel mio petto ed un fulmine colpire il lume della mia ragione. Immediatamente colgo l'occasione per parlargli del dubbio che mi è sorto questa mattina. Istantaneamente il mio sguardo si fredda ed il mio viso s'incupisce.

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