Nephilim

La serata del mio compleanno

Dopo una ventina di minuti arriviamo finalmente a destinazione. Matt parcheggia con maestria, facendo sfoggio delle sue "abilità" di guidatore. Scendiamo dall'auto ridendo dell'ego smisurato del nostro amico e collega, entrando successivamente nel Pub. Immediatamente la puzza nauseabonda di sudore e alcool arriva distintamente alle mie narici, facendomi storcere il naso indispettita e vagare lo sguardo nella grande sala. Il pavimento lilla e grigio s'incrocia perfettamente con il nero delle pareti. Luci soffuse e multicolori illuminano minimamente la grande stanza mentre uno strano fumo bianco viene sparato sulla folla vicino alla consolle. Il dj si muove a ritmo di musica sul suo piccolo palchetto, circondato da oggetti elettronici di prima qualità, mentre una folla di donne e uomini eccitati danzano in pista. Ritorno alla realtà soltanto quando Lisa mi trascina per un braccio sino ad un tavolo con tre posti. Matt sta già dialogando a gran voce con il cameriere ed in poco tempo mangiamo la gustosa e succulente cena. Durante il pasto tentiamo di chiacchierare, ma l'impresa risulta estremamente ardua in quanto il volume della musica è eccessivamente alto. Alla fine però Lisa riesce a raccontare della sua ultima giornata lavorativa mentre Matt ci descrive minuziosamente, forse anche troppo, la sua recente scappatella con la rossa che lavora al piano di sotto al nostro.

«Però non risparmi proprio nessuna!» Esclamo visibilmente schifata.

«Tu e Lisa non siete state toccate.»

«Ci mancherebbe altro!» Rispondo tagliente.

«Ti castro se solo ti avvicini ad una di noi due in quel modo.» Lo minaccia Lisa con il coltello stretto nella mano destra.

«Va bene, va bene.» Sorride divertito per poi mutare il suo sguardo in malizioso. «Scusate ma ho adocchiato una bella bruna in pista quindi con permesso...»

Matt si alza velocemente dalla sedia, inchinandosi leggermente in maniera teatrale e correndo letteralmente in pista. Lisa di tutta risposta si alza di scatto e comincia ad urlargli contro: «È il compleanno di Ally! Matt torna qui!»

Lui come risposta si volta e le strizza l'occhio per poi sparire tra la folla in brevissimi istanti.

«Dammi un attimo e giuro su Dio che lo prendo e lo riporto qui con la forza.»

«Non è necessario.»

Non riesco a dire nient'altro in quanto Lisa si è già smaterializzata e diventata un tutt'uno con la folla brulicante di danzatori brilli. Poggio stancamente il gomito sul tavolo, sorreggendo poi il mio mento sulla mano destra e guardando verso la calca di gente. Sbuffo sonoramente infastidita, studiando i movimenti primitivi ed animaleschi dei giovani che popolano la pista. Disgustoso, veramente disgustoso. Improvvisamente però qualcuno mi sfiora il braccio, facendomi sobbalzare sulla sedia e costringendomi a voltarmi di scatto. Fortuna vuole che, prima che possa colpire lo sconosciuto con il mio potente gancio destro, riconosca immediatamente il visto divertito di Cristopher.

«Che ci fai qui?» Domando sbigottita.

«Ci vengo spesso quando non ho nulla da fare. Tu invece?» Chiede incuriosito. «Non sembri molto gradire questa atmosfera.»

Subito dopo m'indica con l'indice la sala ballo dinanzi a noi. Di tutta risposta sorrido infastidita, storcendo nuovamente il naso. In realtà non amo molto i luoghi affollati, ma soprattutto non sopporto il frastuono ed i pub. Come mai mi sono fatta trascinare qui questa sera? È il mio compleanno e per non risultare più vecchia di quanto non sono, ho preferito divertirmi un po' e fare qualcosa fuori dal mio ordinario. O almeno c'ho provato. Risultato? Odio i pub e la gente che si struscia e beve sino a dimenticare il proprio nome. Non lo sopporto proprio! Ritorno sul pianeta terra, accorgendomi solo ora che il mio capo è ancora in piedi dinanzi a me che mi scruta incuriosito. Gli mostro uno dei miei più ingenui sorrisi, invitandolo a sedersi al tavolo con la sottoscritta. Il finto silenzio in realtà viene subito interrotto dalla domanda di Cristopher.