Marito? Moglie? Figlio?

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Il mattino seguente mi sveglio a causa dei raggi solari che perforano parzialmente la lunga tenda color panna. Inspiro a pieni polmoni, rigirandomi su un fianco ed alzando di poco il capo. Immediatamente la mia attenzione viene catturata dal viso angelico di Logan che dorme tranquillamente accanto a me. Sospiro innamorata, osservandolo meglio. Vi sono alcune ciocche color pece poggiate delicatamente sulla fronte, le ciglia scure e folte contornano il suo taglio degli occhi leggermente a mandorla mentre le sue labbra appena dischiuse lasciano uscire la sua anima. Prima che metabolizzi ciò che sto per fare, muovo cautamente il braccio e con l'indice sfioro e premo delicatamente il suo labbro inferiore. Istantaneamente Logan apre un occhio, scrutandomi alquanto divertito. Istintivamente ritraggo la mano, chinando la testa estremamente imbarazzata. Quasi immediatamente odo la sua risata cristallina, ma non demordo. Mi libero rapidamente dalla sua presa e mi alzo celermente dal letto, dandogli volutamente la schiena.

«Ti sei offesa?» Domanda ghignando.

«Certo che no!»

Roteo gli occhi al cielo, incrocio le braccia al petto, sbuffo leggermente ed infine mi volto verso il letto, ritrovando il suo volto a pochi centimetri dal mio. Avverto il suo respiro caldo solleticarmi la pelle tanto da farmi rabbrividire seduta stante. Indietreggio traballante per poi correre rapidamente fuori dalla camera da letto. Senza perder tempo Logan m'insegue e, non appena metto piede in salone, lui mi afferra prontamente per i fianchi e mi carica sulle spalle come fossi un leggerissimo sacco di patate. Inevitabilmente picchio i pugni sulla sua schiena, richiamandolo con voce di bambina. Con un gesto brusco e rapido mi scaraventa sul divano, ponendosi poi sopra di me e facendo leva sui gomiti in modo tale da non schiacciarmi con il suo possente corpo. Le sue iridi chiare e ipnotiche mi scrutano profondamente, con ilarità.

«Perché ridi inebetito?»

«Sempre dolce, eh?»

Logan distende meglio il suo sorriso genuino, invogliandomi a tirargli un calcio potente nelle sue parti basse, ma sfortunatamente intercetta subito il mio movimento, bloccandomi con una mano.

«Pensavo fossi più astuta.» Sussurra leggermente sul mio volto. «Forse stare con me...»

Logan non riesce a terminare di esplicare la sua frase in quanto lo colpisco in pieno addome con l'altro ginocchio. Lo spingo fortemente lontano da me e di conseguenza il corvino rotola a terra. A causa della sua reazione esagerata scoppio in una fragorosa risata, ottenendo da parte sua uno sguardo glaciale. Non passano molti secondi che ci ritroviamo a correre per casa quando improvvisamente sento suonare il campanello. Mi precipito all'ingresso ed apro senza vedere chi sia l'ospite. Immediatamente la mia attenzione viene catturata da una donna alta, magra e con le curve al punto giusto. I suoi capelli lunghi e neri gl'incorniciano il volto perfetto mentre il suo portamento fiero la fa apparire insolente. La donna incrocia le braccia al petto visibilmente infastidita, ma, non appena nota Logan dietro di me, mi spinge letteralmente al lato e si getta al collo del mio uomo.

Il tuo uomo?

Sì, il mio uomo.

Gelosa?

Certamente! Non è usuale che una bellissima donna si presenti a casa nostra e getti le braccia al collo del mio uomo, spalmandosi contro il suo corpo come fosse una sanguisuga. Mentre compio un'attenta radiografia della sconosciuta, improvvisamente impallidisco. Il fisico magro e slanciato fa risaltare ancor più il ventre tondo e prominente, sintomo di un'evidente gravidanza avanzata. Avverto il sangue ribollire nelle vene e l'ira bruciare ogni misero centimetro della mia pelle mentre una nebbia malvagia oscura il mio buon senso. Tossisco fintamente ed esageratamente, facendo rinsavire Logan dal suo stato di shock. Rapidamente il corvino allontana la donna da sé, ma, nonostante ciò, non articola alcuna frase di senso compiuto. Irritata e rabbiosa, rompo il finto silenzio, ma soprattutto i continui scambi di sguardi tra i due.

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