Promessa

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Il treno sferza bruscamente e si ferma violentemente, facendomi sbattere barbaramente la fronte contro lo schienale della poltroncina dinanzi a me.

«Ahia!»

Emetto un grugnito roco, maledicendo la vettura ed aprendo lentamente gli occhi. Le palpebre sono ancora intorpidite perciò ci vuole qualche istante per vedere il tutto nitidamente. Massaggio nervosamente il punto dolente, borbottando tra me e me. Infilo bruscamente l'MP3 nella borsa ed invio rapidamente un messaggio Luke e mamma, avvisandoli che sono arrivata. Chiamarli adesso che sono sull'orlo di una crisi isterica non è di certo la scelta migliore da compiere. Sospiro stanca ed afferro malvolentieri la mia inseparabile valigia. Mi affretto di scendere dal mezzo, chiamando poi un taxi. Fortunatamente poco dopo arrivo al palazzo dove risiedo. Mi dirigo senza alcuna esitazione verso le cassette postali di Matt e Lisa, lasciando poi al loro interno i rispettivi regali. In realtà avrei voluto consegnarglieli di persona e vedere le loro facce, ma ora come ora sono stremata dal viaggio interminabile in treno ed alterata a causa della forte botta. Senza perder altro tempo, salgo sull'ascensore e poco dopo mi ritrovo dinanzi al portone del mio adorato appartamento. Appena serro la porta alle mie spalle, tiro un sospiro di sollievo. Nonostante sia estremamente legata alla mia cittadina ed alla mia famiglia, questo appartamento non mi dispiace affatto.

«Finalmente a casa!»

Accendo stancamente la luce per poi voltarmi con tutta calma verso il salone. Appena mi rendo conto di non esser sola, sobbalzo per lo spavento. Per poco non mi viene un colpo al cuore! Scuoto energicamente il capo, metto le mani sui fianchi e sbuffo sonoramente, mostrando il mio volto corrucciato e lievemente alterato.

«Logan...che fai qui?»

Il diretto interessato non s'accinge a degnarmi rapidamente di una risposta, ma con molta lentezza ed eleganza si alza dal sofà e si avvicina a me. Ferma la sua camminata solo quando i nostri nasi si sfiorano. Ed ecco che in pochi istanti mi ritrovo con la schiena premuta contro la porta e lui a pochi centimetri dal mio volto. Istantaneamente le gambe iniziano a tremare senza che io possa in alcun modo bloccarle, i battiti del cuore accelerano, il respiro diventa via via più irregolare e le gote s'imporporano ad una velocità supersonica mentre noto una punta di soddisfazione nei suoi occhi. Odio quando non riesco a controllare il mio corpo. Lo odio! È così frustante!

«Vai immediatamente via da qui!»

Niente. Niente di niente. Nessuna risposta ma solo due pozzi blu infiniti e magnetici che mi scavano dentro, destabilizzando in meno di un secondo. Ho terrore. Ho terrore del potere che hanno quelle due gemme su di me. Non ho alcuna intenzione di fargli intendere nulla riguardo le mie emozioni né tanto meno rivelargli come ho passato i giorni senza di lui.

«Perché sei così tesa?» Sussurra languidamente al mio orecchio, facendomi fremere istantaneamente.

Accidenti!

«Sei andato via...un'altra volta.» Borbotto a bassa voce.

Di tutta risposta Logan china il suo volto verso il mio collo per poi lambirlo di dolci e cocenti baci. Avverto le gambe liquefarsi, il respiro bloccarsi e le budella arrovellarsi. Credo cadrò da un momento all'altro. NO! Non devo esser così vulnerabile al suo tocco. Non voglio, ma, nonostante ciò, credo sia impossibile. Chi voglio prender in giro? Sono sempre stata sensibile. Lo sono sempre stata...almeno solo con lui.

«Sei scomparso.» Continuo a parlare con difficoltà.

«Mmh...»

«E non ti sei fatto vivo nemmeno in stazione.» Sibilo debolmente tutto d'un fiato.

Improvvisamente smette di baciarmi il collo per poi incastrare il suo sguardo nel mio. In quelle gemme brillanti ed infinite noto unicamente frustrazione, desiderio, ira e passione. Improvvisamente mi bacia. Mi bacia. Mi bacia e stringe i miei fianchi tra le sue forti mani, attirandomi di più verso di sé. Non so cosa fare né cosa pensare. Rimango immobile, inerme e vuota. Il mio corpo continua a lanciarmi segnali, ma la mia mente lo asseconda. Logan ringhia rocamente sulle mie labbra, stringendo di più la presa su di me. Aumenta pure la pressione sulle mie labbra che schiudo leggermente, ma non do nulla. Non ci riesco. La sua lingua sguizza nella mia bocca, cercando avida la mia e trovandola poco dopo. Prova a rianimarla, a farla sua, ma non risponde. Stanco di non riuscire ad amarmi, Logan poggia la sua fronte sulla mia, respirando affannosamente sulle mie labbra gonfie e rosse. Chiude gli occhi e serra mascella in una morsa eccessivamente dura. Il silenzio però dura solo un istante in quanto lui stesso lo distrugge.

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