Allison Pov's
Osservo ipnotizzata ma con i pensieri lontani la mia amata tazza di caffè da più di cinque minuti. Irrimediabilmente ripenso alla scorsa notte ed immediatamente un senso di curiosità misto a timore si fa spazio in me. Sin da piccola ho creduto in Dio e nella Chiesa, ma mai e poi mai avrei creduto ai demoni. Mi spiego meglio...gli spiriti, gli esseri superiori a noi buoni o malvagi che siano non possono di certo camminare sulla Terra. Non li è permesso intromettersi nelle questioni terrene. Non lo è! Poi improvvisamente ieri notte mi sono imbattuta in un demone folle, pazzo sino al midollo, e Logan...LOGAN! Cos'è Logan? Posso dire di aver vissuto con lui buona parte della mia vita, ma non avrei mai pensato che non fosse "umano". Improvvisamente la mia curiosità mi spinge ad alzarmi di scatto dalla sedia ed a camminare spedita verso l'ingresso del mio appartamento. Devo parlare con Logan che lui lo voglia o no. Accelero la mia andatura lungo il corridoio illuminato, prendendo poi l'ascensore e salendo sino al trentesimo piano. Un suono metallico e fastidioso m'avvisa di esser giunta a destinazione. Busso ripetutamente alla porta a sinistra del corridoio e dopo qualche minuto mi viene ad aprire Logan con la faccia ancora impastata dal sonno, la camicia sbottonata e con indosso solo dei boxer bianchi. Immediatamente punto i miei occhi nei suoi, affrettandomi a dire con voce sicura: «Dobbiamo parlare.»
Logan di tutta risposta alza svogliatamente un sopracciglio, poggiando successivamente l'ampia schiena allo stipite della porta ed incrociando le braccia al petto. I suoi pozzi profondi e luminosi mi scrutano divertiti da sotto a sopra, facendomi un'attenta radiografia ed urtandomi oltremodo. Ingoio il groppo che mi si è creato in gola, ma prima che possa solamente aprire bocca, una ragazza alta e prosperosa con indosso solo l'intimo si avvicina ancheggiante a noi. Riconosco subito Mazikeen che di tutta risposta mi guarda con occhi di puro fuoco. Inutile dire che contraccambio con la stessa intensità.
«Vestiti velocemente ed esci.» Esordisce autoritariamente Logan.
Mazikeen indugia ancora qualche istante per poi accennare un sicuro sì col capo e sparire all'interno dell'appartamento come una perfetta cagna addestrata.
«Dovrai pagarle anche gli straordinari se continuerai a chiamarla pure di notte.» Sibilo indignata.
Logan mi scruta seccato ed inacidito, lanciandomi uno sguardo omicida.
«Perché sei qui?» Sbuffa infastidito.
Prima che possa rispondergli, Logan mi fa cenno con la mano d'entrare nel suo appartamento, ma personalmente preferisco rimanere qui dove sono. Difatti non mi muovo di un millimetro, scrutandolo con cipiglio.
«Sono venuta qui solo per dirti di persona che sei un mostro e non solo allegoricamente parlando, ma nel vero senso della parola. Sei sempre stato un mostro abnorme e ripugnante!» Gli urlo in faccia incollerita. «E pensare che sono stata male per le parole velenose che mi sputasti contro l'ultima volta!»
Gli lancio un'ultima occhiata colma di risentimento ed ira per poi girare i tacchi ed andare via. Purtroppo però Logan m'afferra prontamente per il polso ed immediatamente quel lembo di pelle va in fiamme mentre una potente scarica elettrica attraversa il mio corpo.
«NON TI PERMETTERE MAI PIÙ DI PARLARMI IN QUESTO MODO!» Sbraita fuori di sé. «SONO IL TUO CAPO!»
Dinanzi al suo viso contratto e lievemente arrossato per l'ira scoppio in una risata priva d'ilarità.
«Non sei degno della carica che rivesti nella compagnia.» Sibilo velenosamente. «E ricordati che sarai sempre un mostro e non parlo esclusivamente del tuo essere ma soprattutto del tuo comportamento. Mi fai schifo Logan!»
Appena l'ultima parola fuoriesce dalle mie labbra, Logan m'afferra rudemente e mi spinge violentemente contro il muro, facendomi gemere leggermente per il dolore.
«Cosa non ti è chiaro? Devi portarmi rispetto!»
Logan mi guarda con occhi saettanti, ma non mi faccio di certo intimorire da lui, l'uomo, o meglio l'essere, che mi ha rapito il cuore e poi distrutto in mille pezzi. Sicuramente sarebbe stato difficile accettare la sua parte non umana, ma l'avrei fatto quasi immediatamente perché...No! Con gesto preciso e veloce mi libero della sua presa, avviandomi velocemente verso l'ascensore. Prima però che le porte si chiudano, gli do il colpo di grazia.
«Se vuole, signor Freeman, può anche licenziarmi, in quanto le devo dire un'ultima cosa...se il suo problema è quello di farmi sapere chi è in realtà, beh allora si sbaglia di grosso.» Annuncio ad alta voce. «Nonostante ciò, rimarrà per sempre un mostro.»
Immediatamente gli occhi di Logan mutano colore e con una velocità sovraumana si avvicina in brevissimi istanti all'ascensore, ma fortunatamente le porte si chiudono in tempo. Tiro un sospiro di sollievo, appoggiando stancamente la schiena contro il muro in vetro. In pochi minuti finalmente giungo al piano terra. Esco velocemente dall'ascensore e mi dirigo direttamente al parco. Non so bene il motivo, ma stranamente mi sento più leggera. Compro un gelato e mi siedo comodamente sotto una grande palma, inalando l'aria fresca e genuina. Mentre gusto il dolce freddo, rifletto sulla discussione avuta poco fa con Logan, o per meglio dire con il Signor Freeman. Devo ammettere che è sempre stato diverso dagli altri ragazzi in quanto di giorno usciva raramente ed inoltre odiava i contatti troppo ravvicinati con tutti tranne che con me. Logan è cambiato parecchio nel corso degli anni ed oltretutto devo confessare che vedere la "segretaria" quasi nuda sulla soglia del suo appartamento, mi ha fatto venire letteralmente il voltastomaco. Smetto di pensare a ciò, finendo di gustare il gelato. Verso le 16:30 torno nel palazzo dove abito, bussando poi alla porta dell'appartamento di Lisa. Fortunatamente la mia amica apre quasi subito, rimanendo poi per qualche breve istante impietrita, facendomi successivamente cenno di entrare. In religioso silenzio prepara il caffè, porgendomelo poi gentilmente.
«Come stai?»
Per poco con sputo la bevanda che sto gustando in quanto la sua domanda mi colpisce oltremodo. Come fa a saperlo?! Strabuzzo gli occhi per la sorpresa, tossendo leggermente.
«Lo sanno tutti.» Risponde velocemente. «Gli invitati si sono spaventati parecchio a parte un gruppo di uomini che invece è rimasto impassibile.»
La scruto incredula, posando cautamente la tazzina col caffè sul tavolo.
«Come hai fatto a fuggire? Quando sono arrivata la porta era completamente distrutta!»
«Non lo so.» Sospiro ancora sotto shock. «Mi ricordo solo che ero terrorizzata e desideravo con tutta me stessa che l'aggressore svanisse nel nulla.»
«Ci credo! Però quella porta si poteva aprire solo dall'esterno...»
«Ricordo non bene che all'improvviso ha fatto irruzione un ragazzo mascherato ed ha abbattuto la porta.» Spiego sbrigativamente. «Sono crollata prima che il tutto terminasse a causa dello shock.»
Immediatamente vedo Lisa rilassarsi contro lo schienale della sedia per poi rispondermi: «Per fortuna esistono ancora i ragazzi di una volta!»
Mi sorride felice per poi alzarsi ed abbracciarmi affettuosamente da dietro.
«Sei stata fortunata.» Sussurra appena. «Sono così sollevata ora che ti vedo tutta intera!»
Inconsapevolmente mi ritrovo a sorriderle. Volto leggermente il capo e schiocco un bacio rumoroso sulla guancia della mia amica, ringraziando Dio per avermi aiutata.
«Chi era il giovane?» Domanda improvvisamente Lisa.
«A dire il vero non lo so.» Articolo velocemente. «Sono crollata poco dopo la sua entrata in scena.»
«Peccato!» Esclama delusa. «Allora indagheremo! Può anche essere che si tratti di un miliardario straricco e strafigo...»
In realtà le sue supposizioni poco incidono in quanto l'importante è che al momento Lisa abbia creduto fermamente alla mia parola. Non voglio mentirle, ma al momento non ho intenzione di dirle tutta la verità. Se sapesse che il ragazzo misterioso in realtà è Logan Freeman, nonché nostro capo, sicuramente darebbe di matto. Inutile dire che passo l'intero pomeriggio in sua compagnia e solo alle 18:00 ci raggiunge anche Matt che mi ha fatto l'interrogatorio di quarto grado proprio come Lisa. Finalmente verso le 22:00 torno a casa. Mi getto a peso morto sul morbido letto e mi addormento poco dopo, raggiungendo in breve tempo il regno di Morfeo.
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Nephilim
ParanormalATTENZIONE: CONSIGLIO DI NON LEGGERE LA STORIA AI BIGHOTTI DATO CHE TRASFORMERÓ COMPLETAMENTE IL RACCONTO BIBLICO SU LUCIFERO E SUL SUO FANTOMATICO FIGLIO (è inoltre possibile che in futuro venga condotta al rogo dopo la censura da parte della Chies...