Sono qui

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Passano i secondi, i minuti sino a perdere totalmente la cognizione del tempo. Avverto una leggera e gelida brezza solleticarmi il volto ed arruffarmi i capelli sciolti. Percepisco il mio corpo in collisione con una fonte di calore ed un profumo familiare invadere le mie narici. Lentamente e stancamente dischiudo le palpebre, scontrandomi ed annegando immediatamente nell'oceano blu infinito. Logan mi analizza con estrema serietà per poi rivolgere la sua attenzione in punto dinanzi a sé. Mi stringo di più contro il suo petto, sospirando appena e poggiando una mano sul suo busto. Fluttuiamo nel firmamento nero puntellato di brillanti ancora per qualche minuto per poi entrare nel mio appartamento, utilizzando come porta d'ingresso la finestra del salone. Non appena Logan atterra, ritrae istantaneamente le sue ali color carbone, gemendo appena. Subito dopo il mio salvatore mi aiuta a poggiare i piedi a terra, ma quasi immediatamente perdo l'equilibrio, cadendo rovinosamente a terra. Fortuna vuole che Logan intercetti il tutto prima che accada, afferrandomi giusto in tempo e facendo aderire perfettamente la mia schiena al suo petto. Ancora sotto shock, fisso il mio sguardo in un punto indefinito della parete dinanzi a me, rivivendo tutto ciò che è accaduto sino a pochi istanti fa. Inevitabilmente lacrime dolorose rotolano giù dai miei occhi, segnando le gote arrossate e bagnando le mie labbra tremanti, dalle quali fuoriescono singhiozzi strozzati. Avverto il cuore battere furiosamente in petto, il respiro mozzarsi e le membra fremere vistosamente. Logan mi analizza con sofferenza, aiutandomi successivamente a prender posto su una delle innumerevoli sedie della cucina. Subito dopo sospira, osservandomi per l'ennesima volta da capo a piedi e chinarsi leggermente per essere alla mia stessa altezza.

«Dobbiamo lavare via tutto questo sangue.»

La sua voce roca e preoccupata arriva ovattata alle mie orecchie in quanto mentalmente e spiritualmente non sono qui, almeno non in questo momento. Sono troppo sconvolta, terrorizzata e scioccata. Troppo. Troppo di tutto. Ricordo ancora vividamente le urla, il sangue ed il dolore. Rivedo quella donna in procinto di salvare il figlio con il non-morto che le azzanna la spalla, l'angelo terrestre morto per proteggere Elena e la mia amica in pieno travaglio lottare contro quei mostri.

«Allison!» Tuona Logan, scuotendomi energicamente per le spalle. «Allison rispondimi!»

Sobbalzo, rinsavendo all'instante e puntando inevitabilmente i miei occhi smarriti e dolenti nei suoi sicuri e profondi. Improvvisamente scoppio in un pianto liberatorio, stringendolo tra le mie braccia e nascondendo il mio volto nel suo petto tonico e caldo.

«Andiamo Al.» Sussurra dolcemente, sollevandomi a mo' di sposa ed accompagnandomi gentilmente in bagno. «Vedrai che andrà tutto bene.»

Subito dopo Logan mi poggia delicatamente sul lavandino, aprendo il getto d'acqua calda in modo tale da riempire la vasca color neve. All'istante il corvino si volta nella mia direzione, inginocchiandosi dinanzi a me e sfilandomi gentilmente la maglia sporca di sangue puro e maledetto. Subito dopo Logan compie lo stesso gesto, liberandomi delle scarpe e dei pantaloni. Avverto la testa pulsare dolorosamente ed avverto fitte intensissime in tutte le parti del corpo, non riuscendo a trovarne la fonte. Chiudo gli occhi, tentando irrimediabilmente di decelerare il battito cardiaco e regolarizzare la respirazione. Inspiro ed espiro lentamente, beandomi dell'odore inconfondibile del corvino. All'istante dischiudo le palpebre, osservando Logan avvicinarsi con titubanza per poi sfilarmi timidamente il reggiseno. Se fossi stata realmente in me, mi sarei immediatamente coperta, anzi non sarei arrivata di certo a questo punto, ma ora come ora sono un corpo vuoto, un sarcofago senz'anima. Logan si sofferma qualche secondo ad osservarmi con adorazione per poi liberarmi con più decisione dagli slip. Immediatamente i suoi occhi cercano i miei per una possibile reazione, ma non rispondo. Non ho nemmeno la forza di dischiudere le labbra in quanto scoppierei nuovamente in un pianto isterico. Lo sento sospirare per poi allungare il braccio verso di me ed infilare il bracciale con le perle "magiche" intorno al mio polso, facendo sparire istantaneamente le mie ali. Senza perder altro tempo, Logan mi sorregge da sotto le braccia e mi permette d'entrare in vasca con attenzione. Subito dopo aver presto posto, fisso il mio sguardo in un punto indefinito dinanzi a me. Solo ora mi rendo conto di non esser riuscita a proteggere Elena con le mie sole forze. Se Logan e gli angeli terrestri non fossero arrivati in tempo, sicuramente lei e la piccola non sarebbero sane e salve. Certamente sarei morta ed avrei assistito alle torture inflitte alla amica ed alla nuova e pura creatura. Gradualmente Logan s'inginocchia vicino alla vasca, bagna la spugna con acqua e sapone per poi lavarmi con gentilezza ed apprensione. Quando tampona le mie ferite, utilizza il dolce tocco ristoratore della sua mano. Lentamente osservo l'acqua tingersi di rosso, facendomi rabbrividire e disgustare seduta stante.

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