Via!

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Dopo non so quanto tempo, tento d'aprire lentamente gli occhi anche se le palpebre continuano ad esser pesanti. In un primo momento noto non distintamente gli oggetti nella stanza, ma poco dopo la vista si fa ben nitida. Scioccata, consto di trovarmi in una stanza, o per meglio dire una camera da letto, non mia. Mi guardo intorno incuriosita, comprendendo bene che la stanza è molto spaziosa ed elegante. All'interno di essa ci sono una tv al plasma grande all'incirca cinquanta pollici, un mobile in legno chiaro, una cabina armadio bianca, uno specchio grande, due comodini ed un tappeto persiano color miele. Il letto su cui sono distesa è a baldacchino con tue veli pendenti color nocciola. Quando i miei occhi si poggiano sulla mia figura, o per meglio dire sul mio vestiario, sobbalzo sul materasso terrorizzata. Mi alzo rapidamente ed inevitabilmente mi ritrovo a studiare la mia figura riflessa allo specchio di fronte al letto. Mi rendo conto d'indossare unicamente una maglia maschile in quanto le mie gambe sono nude. Completamente nude. Inevitabilmente afferro la mia testa tra le mani, aggrovigliando i capelli in una matassa informe, mentre una miriadi di possibili scenari si fanno spazio nella mia mente malata.

«Cos'ho combinato la notte scorsa?» Sussurro incredula tra me e me.

Inaspettatamente però qualcuno apre velocemente la porta: Logan. Improvvisamente tutto ciò che è successo la sera prima riaffiora prepotentemente nella mia mente a mo' di puzzle: i corridoi bui della F&J, le urla, i vampiri e Logan. Logan! I miei occhi saettano sulla sua figura e lui di tutta risposta incrocia le braccia al petto, appoggiando in seguito la schiena allo stipite della porta.

«TU...TU...» Mi avvicino velocemente a lui, puntandogli il dito contro i suoi pettorali scolpiti.

«Io? Io?» Domanda divertito, inarcando un sopracciglio.

«Cosa diavolo hai fatto mentre dormivo?!» Strillo istericamente. «Di chi è questa maglia? Dove mi trovo?»

«Hai mai pensato di prenderti una pausa?»

Cosa?! Che diavolo sta blaterando? Stranita, lo guardo confusa.

«Fai troppe domande.» Sbuffa stancamente per poi andare via.

NO! Adesso mi deve delle risposte. Deve! Esco dalla camera da letto come una furia, inseguendolo ed afferrandogli saldamente l'avambraccio. Logan si volta di scatto nella mia direzione, sciogliendo immediatamente la presa. Assurdo! La sua pelle è così calda!

«Rispondimi.» Lo guardo con serietà.

«Voi donne siete sempre così fastidiose?!»

«Non ho voglia né tanto meno la forza di litigare con te, quindi ridammi le mie robe così posso tornare nel mio appartamento.»

Indispettita, porgo la mia mano verso di lui, ma Logan non fa nulla se non continuare a camminare disinvolto per poi arrivare in cucina e spremere delle arance come se nulla fosse. Se il suo intento è quello di farmi rimanere qui per non so quale arcano motivo, allora si sbaglia di grosso. Tornerò nel mio appartamento e mi allontanerò da lui seduta stante. Questo è poco ma sicuro.

«Logan!» Lo richiamo furiosa. «Se non mi ridai immediatamente le mie robe, giuro che esco così.»

«Fa' pure.»

Scrolla le spalle, continuando a spremere quelle maledette arance. Vuoi la guerra? E guerra sia! Giro sui tacchi, uscendo rapidamente dalla sua cucina e dirigendomi velocemente in salone. Apro la porta con un solo gesto e finalmente esco da casa sua. Mentre cammino lungo il breve tratto che mi separa dall'ascensore, improvvisamente mi sento afferrare saldamente per la vita per poi esser trascinata indietro. In pochi secondi mi ritrovo nell'appartamento di Logan con i suoi occhi celesti puntati nei miei. È troppo vicino. Troppo. Mi divincolo per poi ritrovarmi a pochi centimetri dal suo volto.

NephilimDove le storie prendono vita. Scoprilo ora