Angelo terrestre

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LEGGETE FINO ALLA FINE DEL CAPITOLO!

Cristopher Pov's

Allison discese con me all'Inferno due settimane fa. Quattordici dannatissimi giorni addietro una freccia imbevuta di cicuta l'ha trafitta, distruggendo il suo futuro e la sua vita, ma non l'amore disperato ed infinito nei confronti di Logan. Allison notò in tempo l'arciere già elettrizzato in procinto di scagliare la freccia verso il suo bersaglio, così lei, senza indugio, abbandonò istantaneamente il contatto con la mia mano e corse rapidamente in direzione del suo amato. Lo chiamò per avvertirlo, ma la freccia iniettata di veleno la colpì senza pietà. Allison cadde al suolo, soffrì come una vera eroina e morì come tutti gli essermi umani. I suoi occhi puntavano quelli dell'amato, le sue labbra tremanti lo chiamavano ed il suo cuore continuava a battere soltanto per lui. Fu proprio in quel momento che qualcosa cambiò in me. Allison provava un profondo affetto nei confronti di quel Nephilim tanto da sacrificarsi e morire al suo posto. Come si può amare uno come lui? Come?! È pur vero che Logan si è mostrato molto più umano rispetto a quelli della sua specie, però rimane e rimarrà per sempre un Nephilim. Per sempre.

Flashback

Lo afferro brutalmente per la camicia in modo da far ritrovare i nostri nasi a pochi centimetri di distanza. Lo scruto furioso come non mai mentre tento in tutti i modi di non pestarlo a sangue in questo preciso istante.

«Perché lo hai fatto?» Domando furibondo a Matt.

Lui di tutta risposta si divincola infastidito dalla mia presa per poi ricomporsi quasi subito.

«Il Padre aveva altri progetti.» Risponde con non curanza. «Lei doveva morire ed inoltre serviva al Signore nel suo Regno.»

«Come osi parlare così di LUI?» Grido furioso.

«Il Padre mi ha incaricato personalmente di portare a termine questo lavoro.» Continua mellifluamente. «Si compirà il suo volere e tutti gioverete, o meglio quasi tutti. Comunque non dannarti l'anima. Nulla è perduto.»

«Tu!» Urlo fuori di me, avvicinandomi a lui con minacciosità. «Furfante maledetto di un semplice Hunter!»

Prima che possa strangolarlo con le mie stesse mani, lui mi scaraventa brutalmente contro il muro attraverso una forte onda d'urto luminosa. Digrigno i denti per non far trapelare il gemito di dolore dovuto alla collisione improvvisa e per non sputargli contro parole indicibili. Lo scruto con il fuoco negli occhi e l'ira trapelare placidamente sulla mia pelle.

«Da oggi in poi sarò a capo della fazione degli Hunters ma nessuno dovrà saperlo tranne me e te.» Dice con autorità. «Nostro Padre mi ha incaricato personalmente d'agire in incognito per la riuscita del suo piano.»

«Da quando nostro Signore è così spietato?»

«Tsk! Lo capirai a tempo debito.» Risponde con riluttanza. «Ha agito in fin di bene.»

«Dividendo Logan ed Allison per l'eternità?!»

«Non ha capito nulla!» Sbraita, liberandomi dalle sue grinfie ed indietreggiando appena. «Lui ha concesso loro un'occasione.»

Lui di tutta risposta si gira rapidamente sui tacchi e senza voltarsi dice: «Un'ultima cosa: non ti è permesso più incontrare quell'umana né interagire con i vivi entro i prossimi vent'anni.»

Esordito ciò, Matt svanisce in un pulviscolo di luce chiaro, facendomi rimanere solo all'interno della stanza. Rimango per qualche secondo ad osservare la porta come ipnotizzato, non capacitandomi ancora della conversazione appena intrattenuta. Perché Dio ha voluto così? Perché non potrò più vedere Lisa? Perché?! Che significa tutto ciò?

Fine Flashback

Improvvisamente un angelo terrestre entra rapidamente nella mia stanza, facendo sbattere rumorosamente la porta contro il muro e di conseguenza facendomi saltare per lo spavento. Istintivamente gli rivolgo uno sguardo colmo d'irritazione.

«Ti sembra il modo d'entrare?»

Il giovane riprende fiato, respirando a pieni polmoni e portando una mano sul cuore, per poi guardarmi in volto con estrema serietà.

«È giunta l'ora.»

Undici lettere. Tre parole. Mille significati. Non è possibile! Non riesco a credere che finalmente il momento è giusto. A dir la verità avevo perso completamente tutte le speranze. Lo guardo incredulo per una buona manciata di secondi per poi tirarmi un pizzicotto e scuotere energicamente il capo. No, non sto sognando. Senza perder altro tempo, mi alzo rapidamente dalla mia poltrona girevole e mi dirigo speditamente verso di lui. Seguo il mio collega sin al piano inferiore, entrando successivamente in un lungo corridoio monotono poco illuminato. Lentamente l'angelo al mio fianco si blocca ed abbassa la maniglia di una stanza. Entriamo silenziosamente all'interno anche se l'impresa sembra piuttosto ardua in quanto le mie gambe sono molli come gelatina ed il mio cuore scalpita in petto come impazzito. La stanza è grigia ed ha una sola grande finestra, contornata da tendine azzurre, dalla quale perviene una debole luce. La mia attenzione però viene ben presto catturata dagli angeli che si muovono inquieti vicino all'unico letto della piccola camera. L'elettrocardiogramma è stato spento, le flebo sono state tutte scollegate ed i vari computer sono stati disattivati. Non appena i presenti si rendono conto di me, si calmano istantaneamente e si ricompongono.

«Signore...è pronta.»

«Andate via.» Sentenzio con autorevolezza. «Tutti.»

Immediatamente i presenti si guardano in volto per poi accennare all'unisono un sicuro sì col capo ed infatti pochi istanti dopo mi ritrovo solo in stanza. Cautamente e lentamente mi avvicino al letto con le sbarre in metallo. Sopra il materasso scomodo e quasi piatto giace una meravigliosa ragazza dai capelli castani e la pelle quasi olivastra. Il suo respiro è regolare ed infatti la gabbia toracica si alza ed abbassa ritmicamente, sintomo che la fanciulla sta dormendo beatamente. Improvvisamente noto un irrigidimento negli arti superiori ed inferiori mentre le labbra ora rosee si schiudono leggermente per inspirare più aria possibile. Osservo una lacrima fugace intrufolarsi tra le sue folte ciglia scure e rotolare giù sulla sua guancia lievemente colorata. Alcune ciocche di capelli si schiariscono al passare degli istanti, giungendo quasi ad una colorazione dorata verso le punte. Il suo seno si alza e si accresce leggermente a vista d'occhio mentre il giro vita diminuisce lievemente. All'improvviso il suo colorito si fa più latteo e le sue labbra più rosse. Il respiro si regolarizza ed i muscoli si rilassano istantaneamente. Osservo stupito ed ammaliato la sua trasformazione, incapace di muovermi o parlare.

«Allison.»

La mia voce fuoriesce flebile, quasi impercettibile. La ragazza sembra tornare alla realtà ed infatti di colpo apre le palpebre come fosse stata chiamata in causa. Le sue iridi profonde, prima color nocciola, adesso sono color oro incandescente. Il suo incarnato è quasi candido ed il suo corpo perfetto in ogni punto. È rinata! Allison è rinata! È rinata come angelo terrestre! Adesso però deve esser forte per sé e per gli altri in quanto la vita che l'attende è colma di complicazioni e pericoli: la vita eterna!

Luke Pov's

Hey guyz, siamo arrivati alla fine del primo libro!

Cosa ne pensate?

Vi avevo fatto prendere un infarto, vero?

Lo so, lo so. Sono crudele...

Capirete in seguito il motivo di tutto ciò...

Un'ultima cosa...non sono atea né seguo altri credi religiosi.

Dio non è un tiranno e anche se la sua scelta può sembra no sense o crudele, non è così. Lo capirete se continuerete a leggere la duologia.
SE SIETE INTERESSATI ALLA CONTINUAZIONE DELLA STORIA ALLORA NON TOGLIETE QUESTO LIBRO DALLA BIBLIOTECA POICHÉ AGGIORNERÓ QUI LA SECONDA PARTE CON CAPITOLI NUOVI, NON SCRIVERÒ IL SEQUEL DA UN'ALTRA PARTE
Un kiss.

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