Ci rincongiungeremo...nei cieli

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Logan Pov's

Son trascorse ormai ore dall'inizio della Grande Guerra ed è dal primo istante che lotto senza sosta. Sono stremato e perciò devo trovare quanto prima Lucyfer ed ucciderlo con le mie stesse mani. Porrò fine personalmente alla vita di mio padre, poiché deve soffrire quanto me. La mia sventurata madre morì nell'istante in cui venni al mondo. Scelse di sacrificare la sua vita per me mentre mio padre non si fece vedere per anni. Inevitabilmente percepisco l'ira fluire copiosamente nelle mie membra. Ed ecco che i miei occhi mutano colore e le vene s'ingrossano e scuriscono eccessivamente tanto d'esser ben visibili. Corro, uccido qualche demone e finalmente lo individuo nello stesso istante in cui lui pone fine alla vita di uno degli angeli terrestri.

«LUCYFER!»

Il mio urlo lo fa voltare nella mia direzione, ma, prima che possa muoversi, lo raggiungo in un battito d'ali, colpendolo dritto in volto. A causa della forza utilizzata e dall'effetto sorpresa, Lucyfer cade poco più in là, ma rapidamente si rialza, schivando di conseguenza il mio secondo colpo. Ed ecco che combattiamo corpo a corpo, ferendoci superficialmente con le lame a nostra disposizione.

«Figlio fermati!» Tuona col fiato spezzato. «Non insorgere! Torna negli Inferi con me!»

«MAI!»

Mi scaglio contro di lui, fissando intensamente solo il mio nemico. Adesso mi sembra d'esser racchiuso in una dimensione dislocata dal mondo intero dove esistiamo momentaneamente solo noi due. Agisco con rapidità e precisione, muovendomi con destrezza e riuscendo a colpirlo di tanto in tanto sfortunatamente in punti non vitali.

«Logan!»

La voce profonda di Cristopher mi distrae, ma fortunatamente schivo il colpo, voltandomi furente verso mio padre. Rapidamente l'angelo terrestre mi lancia una spada con il manico a foglie d'oro e la lama d'argento puro. Noto che sopra di essa sono incisi dei lemmi in lingua antica per me intraducibili. Senza indugio la impugno al volo e la punto direttamente contro mio padre.

«La lama Benedetta!» Esclama sarcastico. «Guerra sia!»

Celermente Lucyfer estrae dalla sua cintura una spada dal manico rosso incandescente mentre la lama nera presenta delle rune in oro. Entrambi emettiamo un urlo disturbante nello stesso istante per poi lottare e ferirci a vicenda. Il mio colpo affonda nella sua gamba destra mentre il suo trova morbido giaciglio nel mio braccio, facendomi inevitabilmente abbandonare l'arma. Per l'eccessivo dolore crollo in ginocchio ed urlo fuori di me. Percepisco la pelle ed il sangue bruciare come lava incandescente mentre la mia linfa vitale abbandona sempre più rapidamente il mio corpo stremato. Con orrore noto la pelle viva ed il sangue sempre più scuro mentre avverto continue e lancinanti pulsazioni all'arto ferito. Senza perder tempo Lucyfer mi punta l'arma contro, costringendomi ad alzare il mento e fissarlo intensamente negli occhi. Mi scruta prima con collera poi con lieve dolcezza.

«Tu sei la mia rovina.» Sussurra visibilmente confuso. «Lo sei sempre stata.»

Tento di decifrare le sue parole, ma non trovo alcun senso. A chi sta alludendo?

«Hai i suoi occhi.» Ammette con amarezza. «Quelli dell'unica donna che è riuscita a farmi provare...l'Amore.»

L'osservo con vivido interesse ed estrema incredulità. Possibile che un esser abominevole come lui abbia mai amato e che sia stato ricambiato con la stessa intensità? Lucyfer prende un lungo respiro per poi mutare rapidamente il suo sguardo. Ed ecco che i suoi occhi diventano rubini incandescenti mentre l'ira ed il risentimento lo divorano interamente.

«PERIRAI!» Grida in preda alla follia.

Lucyfer lotta con tutto se stesso, poiché non vuol cedere e mostrare la sua umanità. Perché? È convinto che la gloria ed il timore siano le sue uniche ancore di salvezza. Probabilmente sarei come lui se non fosse che son cresciuto sulla Terra e mi sono innamorato perdutamente di Allison. Lei è la mia forza ed il mio dolore. Lei è il mio TUTTO.

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