Nephilim

Mazikeen ed il sottoufficiale

Improvvisamente avverto il morbido materasso sotto di me ed un silenzio pressante incombere nella stanza dove dimoro. Apro di scatto le palpebre, balzando seduta sul letto e guardando disperatamente ciò che mi circonda. Ho la fronte imperlata di sudore ed alcune ciocche di capelli sono incollate al viso. Chino leggermente il capo e consto il tremore delle mie mani ormai fredde. Possibile che abbia immaginato tutto? Scuoto bruscamente il capo, ridendo amaramente tra me e me. Sono persino arrivata al punto di sognare cose non vere. Assurdo! Infilo nervosamente le pantofole quando un lungo brivido corre lungo la mia spina dorsale. Mi volto di scatto verso sinistra, constatando che la finestra sia aperta. Osservo con circospezione il movimento sinuoso delle tende, alzando un sopracciglio visibilmente confusa. Non lascio mai le ante aperte durante la notte proprio perché si gela. Mi avvicino alla finestra mentre la luce del sole mattutino mi bacia la pelle quasi lattea. Serro con discrezione le ante, dirigendomi poi speditamente verso il comodino e notando sorpresa il coltello poggiato vicino al lume. Sono ancora più scioccata e confusa dal fatto che al di sotto della lama vi sia un bigliettino ripiegato. Con titubanza lo afferro, leggendone il contenuto.

Buongiorno piccola Al.

Al tuo risveglio non ci sarò e mancherò per un'intera settimana.

Ti verrò a cercare personalmente al mio rientro.

Logan

Cosa?! Allora non ho immaginato nulla! Abbiamo discusso e poi sono svenuta per il dolore. Lui mi ha iniettato la medicina e mi ha...baciata. Mi ha baciata! Oh mio Dio! Oh mio Dio! Avverto le pulsazioni del cuore accelerare ed il respiro mozzarsi. Calma Allison. Non è il momento di perdere lucidità e poi...quali problemi affliggono il corvino? Perché dovrei attenderlo e sapere che è partito? Non gli ho chiesto nulla del genere. Di questo sono più che sicura. Comunque...lo ringrazierò appena lo rivedrò per l'aiuto prestatomi per ben due volte. Con lo stomaco in subbuglio ed il cuore palpitante m'incammino traballante verso la cucina, facendo il punto della situazione riguardo gli ultimi avvenimenti. Ammettere che ora come ora sono confusa è pura blasfemia. Adesso...come dovrei comportarmi con Logan? Prima è scontroso, poi mi urla contro di stargli lontano, presentandosi successivamente a casa mia e baciandomi.

«AAAAH! Sto diventando matta!» Esclamo frustata, scompigliandomi i capelli. «Basta! Necessito di una boccata d'aria.»

Solo ora ti sei accorta che non hai le rotelle al posto giusto?

Se non la smetti d'importunarmi e stuzzicarmi giuro che un giorno di questi ti staccherò la testa a morsi!

UUUUH! Che paura!

Spedisco volutamente la mia vocina interiore in un punto imprecisato della mia testa, cucinando salsicce e bacon per colazione. Spremo qualche arancia, chiacchierando con Matt al cellulare e guardando un punto indefinito fuori dalla finestra.

Logan Pov's

«Signore! Signore!» Urla una guardia. «Finalmente è tornato!»

Non presto attenzione al demone e non gli do nemmeno una risposta esauriente, entrando rapidamente nel castello con accanto Caleb.

«Ci vediamo dopo nella sala del trono.»

Accenno un sicuro sì col capo, proseguendo il cammino verso la mia stanza. Velocizzo il passo, inchiodandomi poi dinanzi alla porta della mia camera da letto. Non c'è bisogno d'accostare l'orecchio all'asse in legno per sentire le urla di piacere e gli ansimi di Mazikeen. Ghigno maleficamente, aprendo la porta con un calcio ed irrompendo in camera. Ed ecco che i miei occhi fissano Mazikeen intenta ad urlare sotto il corpo massiccio di un suo amante che si muove come un dannato dentro e fuori di lei con stoccate decise. Bleah! Rivoltante. Tossisco leggermente, avvertendo subito gli occhi dell'angelo caduto su di me. Istantaneamente l'amante della serata china il capo, raccoglie frettolosamente le sue cose ed indossa un paio di boxer gettati sul pavimento.