Da quella sera sono trascorsi esattamente due giorni. Come ho fatto a sopravvivere per tutto questo tempo? Non lo so nemmeno io in quanto Logan mi rende la vita più complicata di quella che già è. Basta dire che la scorsa mattina mi sono svegliata nel mio letto con lui accanto. Inutile specificare che mi sono spaventata come non mai ed "involontariamente" gli ho assestato un potente calcio nell'addome, facendolo cadere rovinosamente dal materasso. Superfluo sottolineare le numerose imprecazioni e la conseguente discussione. Basti riflettere sul fatto che i vicini di casa pensassero ci fosse un ladro in casa mia. Non commento!
Sbuffo stanca e spazientita, scendendo dal taxi ed avvicinandomi all'entrata del supermercato. Inevitabilmente penso all'ultima discussione intrattenuta con Logan la scorsa sera...Comunque è palese che ormai conviviamo sotto lo stesso tetto, ma sfortunatamente per lui vi sono delle serissime regole da rispettare.
Flashback
«Uno: dormirai sul divano.» Esordisco ad alta voce. «Due: non farai caos la mattina se la sottoscritta starà ancora dormendo.»
«Cosa?!» Ribatte incredulo. «Non dormirò mai sul divano!»
«L'appartamento è mio e l'altra camera non l'ho ancora ammobiliata quindi devi accontentarti.»
«Davvero?» Ghigna malignamente, inarcando un sopracciglio. «Allora perché non dormiamo nello stesso letto?»
Strabuzzo gli occhi e dischiudo le labbra per l'incredulità. L'ha detto realmente?!
«Non c'è nulla per cui scandalizzarsi.» Dice allusivamente. «In passato abbiamo già dormito nello stesso letto.»
Istantaneamente avvampo, voltando il capo dall'altra parte e linciandolo con lo sguardo.
«Possiamo fare i turni per dormire sul letto, ma non dormiremo insieme.»
«E va bene!» Esclama fintamente spazientito. «Fa' come meglio credi...tanto poi cambierai idea.»
«Sii convinto della tua malsana idea.»
Di tutta risposta Logan sogghigna malignamente, facendomi avvertire brividi in tutto il corpo. Tutto ciò non porterà a nulla di buono. Me lo sento.
Fine Flashback
La chioma bionda della mia amica mi fa tornare bruscamente alla realtà. Istintivamente le sorrido per poi alzare un braccio e muoverlo freneticamente in modo tale da farle capire dove sono. Fortunatamente quasi subito mi localizza, avvicinandosi a me con molta lentezza e toccandosi amorevolmente il ventre estremamente pronunciato.
«Scusami per il ritardo.»
Scuoto leggermente il capo in diniego e le sorrido rassicurante.
«Andiamo?»
Elena mi guarda con riconoscenza, accennando un sicuro sì col capo. Subito dopo c'incamminiamo all'interno del grande centro commerciale, acquistando qualcosina e fermandoci a pranzare in un ristorante messicano. Non appena mettiamo piede nel locale, una gentile cameriera poco più giovane di Elena ci accompagna ad un tavolo, facendoci accomodare. Pochi istanti dopo le riferiamo le nostre ordinazioni e la ringraziamo cordialmente.
«Voglio il Taco!» Sbuffa indispettita la mia amica, incrociando le braccia al petto ed imbronciandosi come una bimba di pochi anni.
«Il cibo piccante non fa bene alla piccola.»
«Ma non ha senso mangiare al messicano e non ordinare piccante!»
Inevitabilmente sorrido a causa della sua faccia buffa. Pochi istanti dopo c'interrompe la stessa cameriera, porgendoci le rispettive ordinazioni. La ringraziamo e pranziamo insieme. Inutile sottolineare che trascorriamo pure l'intero pomeriggio tra i vari negozi. Improvvisamente Elena mi tira prontamente per un braccio, spingendomi con energia in un atelier adatto ai neonati e mostrandomi subito dopo una tutina.
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Nephilim
ParanormalATTENZIONE: CONSIGLIO DI NON LEGGERE LA STORIA AI BIGHOTTI DATO CHE TRASFORMERÓ COMPLETAMENTE IL RACCONTO BIBLICO SU LUCIFERO E SUL SUO FANTOMATICO FIGLIO (è inoltre possibile che in futuro venga condotta al rogo dopo la censura da parte della Chies...