Che Dio m'aiuti!

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Mi volto di scatto verso il portone ed irrimediabilmente m'imbatto in mia madre che guarda entrambi con gli occhi fuori dalle orbite per poi far vagare il suo sguardo da me a Logan e viceversa. Dal suo viso posso dire con assoluta convinzione che è letteralmente sotto shock. Fortunatamente o sfortunatamente compare improvvisamente un Luke addormentato alle spalle di nostra madre. Anche lui in un primo istante rimane visibilmente turbato, ma per buona sorte pochi istanti dopo si riprende del tutto infatti scuote energeticamente mamma da una spalla in quanto è ancora sotto shock. Mentalmente mi schiaffeggio un centinaio di volte mentre inveisco mutamente verso l'origine dei miei ultimi problemi: Logan. Mi divincolo dalla sua presa, saltando letteralmente tra le braccia della mia amata famiglia. Li stringo forte a me, affondando il mio viso tra i loro corpi caldi. Inspiro il loro odore, imprimendolo irrimediabilmente nella mia mente, e mi beo dell'affetto familiare. Poco dopo però sciogliamo l'intreccio di braccia in quanto solo in un secondo momento ci ricordiamo dell'intruso dietro le mie spalle.

«Chi è lui?» Domanda giustamente mamma, assottigliando le palpebre in due fessure.

«Lui?» Chiedo retoricamente, indicandolo alle mie spalle. «Lui è il mio cap...»

«Ragazzo.» S'intromette Logan, interrompendomi prontamente.

COSA?! Mi volto di scatto verso di lui alquanto scandalizzata da tanta sfacciataggine e menzogna. Lo scruto incredula ed inquietata al contempo, notando solo dopo che mamma è letteralmente a bocca aperta per l'incredulità. No! No! No! Adesso comincerà il terzo grado oppure inizierà a fantasticare sul mio improbabile ed impossibile matrimonio con Logan. NO! Rivolgo la mia attenzione su mio fratello Luke estremamente scosso tanto da dissociarsi dalla realtà e guardare vacuamente un punto indefinito dinanzi a lui. Improvvisamente però un urlo stridulo e femminile mi fa sobbalzare.

«Oh mio Dio! Oh mio Dio!» Squittisce mamma, scuotendo energicamente la sua mano destra vicino al suo volto in modo d'avere più aria a disposizione.

«Mamma, ti giuro che non come semb...»

Tento di spiegarle la situazione, ma nuovamente vengo interrotta bruscamente.

«Allora Dio ha ascoltato le mie preghiere! Dio! Dio!» Esclama mia madre con le mani sul cuore. «Finalmente ti sei innamorata! E guarda pure che bel ragazzo hai scelto!»

Subito dopo comincia a saltellare contenta da un piede all'altro mentre il suo viso si distende completamente, mostrando un sorriso a trentadue denti. Le poche rughe sul volto le spariscono di colpo, facendola sembrare molto più giovane. No! No! No! Che disastro! Che disastro!

«Lei è troppo gentile.» La lusinga Logan, sorridendole lievemente imbarazzato.

«Che galantuomo! Che galantuomo!» Esclama mamma ad un passo dal toccare il Paradiso. «Allison perché non mi hai mai detto nulla riguardo il tuo favoloso ragazzo?»

Subito dopo i suoi occhi mi scrutano più severi, intimandomi a darle una valida risposta. Ingoio a vuoto, tentando nel mentre di formulare una frase di senso compiuto.

«Mamma...veramente io...»

Mi blocco in quanto non so cosa dirle. Sono una pessima bugiarda. La peggiore sulla faccia della Terra. Proprio per questo motivo non riesco ad inventarle una scusa valida su due piedi. Accidenti! Chino il capo, volgendo la mia attenzione al pavimento.

«Mio caro ragazzo.» Sentenzia mia madre per poi avvicinarsi all'orecchio di Logan. «Devi sapere che fino a poco tempo fa pensavo che mia figlia appartenesse...come si dice? Ah, sì! Credevo fosse attratta dalle donne in quanto non ha mai mostrato interesse per alcun tipo di ragazzo.»

«Mamma!»

«Che c'è, Allison?»

Immediatamente le mie gote si tingono di rosso per l'imbarazzo ed il mio cuore comincia a battere più rapidamente per lo sconforto. Di tutta risposta mia madre scoppia in una fragorosa risata, guardandomi con finta innocenza mentre Luke continua fortunatamente a non aprire bocca. Ad esser sinceri, sembra che in questo momento sia in un universo parallelo, ovvero il luogo dove vorrei esser io adesso. A dir il vero, preferirei esser in compagnia di quell'imbecille e sgualdrina della segretaria pur di non assistere a ciò.

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