Avverto il mio spirito rianimare nuovamente il mio corpo, l'aria intrisa all'odore di farmaci riversarsi nei polmoni ed il cuore pompare ad un ritmo più accelerato. Percepisco i bulbi oculari muoversi dietro le palpebre ben serrate, le labbra disidratate sfiorarsi tra loro ed i sensi amplificarsi. Odo in lontananza poi in vicinanza delle voci familiari che discutono animatamente mentre un suono elettronico disturba la finta quiete. Percepisco qualcosa di morbido sotto i polpastrelli ed il capo. Lentamente, molto lentamente, dischiudo le palpebre, vedendo istantaneamente tutto ombrato senza margine alcuno. Respiro affannosamente mentre il bip accelera sempre più. Tutto ad un tratto le sagome più scure si voltano nella mia direzione e mi si avvicinano. Impaurita ed incapace di difendermi, lancio un urlo agghiacciante, riuscendo non so come a sedermi. Pacatamente un'ombra mi prende dolcemente per mano, incitandomi con voce melodiosa a stendermi sul lettino bianco.
«Sono io, Elena.» Soffia una voce femminile al mio orecchio. «Ora sei al sicuro. Non preoccuparti.»
Istantaneamente una lacrima traditrice rotola giù, solcando la gote destra e giungendo sino al mento. Elena continua a parlarmi mentre chiudo ed apro le palpebre più velocemente in modo tale da veder meglio ciò e chi mi circonda. Gradualmente riesco a delineare il confine delle ombre, riconoscendo dopo qualche minuto Elena, Cristopher e Matt. Prima che possa dir loro qualcosa con le lacrime agli occhi per la felicità, dei passi alla mia sinistra m'impongono di rivolgere la mia attenzione proprio lì. Ed ecco che la mia attenzione si focalizza su Doc, ora accanto a me, con un taccuino ben saldo tra le mani ed il volto corrucciato.
«Ally, sei stata incauta. La morte ti stava per cogliere ma fortunatamente siamo giunti appena in tempo.» Mi rimprovera severamente il medico con sguardo furioso e preoccupato. «Sei sotto sedativi da più di un mese e solo ora ti sei svegliata.»
«Ci hai fatto preoccupare tantissimo!»
La voce di Elena esce impetuosa e gracchiante dalle sue labbra carnose. Mi volto immediatamente nella sua direzione, ma non ho il tempo materiale d'obiettare in quanto la donna gravida si getta letteralmente tra le mie braccia. Inevitabilmente una miriade di fitte e scosse contrastanti invadono le mie membra, facendomi gemere per il dolore. Elena non perde tempo e si allontana rapidamente da me, chiedendomi scusa per l'azione improvvisa. Dinanzi al rossore delle sue gote e la visibile preoccupazione insita nei suoi gesti, le sorrido debolmente, rassicurandola però con scarsi risultati, difatti la mia sventurata schiena pulsa eccessivamente. Accidenti! Che dolore! Scuoto leggermente il capo, puntando la mia attenzione sul dottore.
«Per quanto tempo ho dormito?»
«DORMITO?!» Sbraita Doc estremamente turbato. «Sei rimasta incosciente per più di un mese!»
«Scusa.» Rispondo con la stessa vivacità. «Certamente non era mia intenzione terminare così la prova in quanto sono innamorata della mia VITA.»
«Sei rimasta incosciente per un mese e cinque giorni.» S'intromette Cristopher, sedando istantaneamente la discussione. «Oggi è sei dicembre.»
«COSA?!»
«Ally.» Mi richiama dolcemente il dottore. «È un miracolo che tu sia ancora viva.»
Immediatamente tento di ricordare il test e quell'orribile notte tanto impensabile quanto indicibile, addolorandomi seduta stante. Improvvisamente un groppo di saliva mi ostruisce la gola ed il cuore decelera la sua corsa scellerata. Tento di non crollare, di non piangere e struggermi dal dolore dinanzi a loro, perciò artiglio furiosamente il lenzuolo candido, digrigno i denti e punto le mie iridi sulla coperta leggera.
«Gli altri?»
La mia voce fuoriesce tremante dalle mie labbra ancora secche, ma la non risposta immediata mi costringe ad alzare il capo. Noto Doc osservare Cristopher in cerca d'aiuto, ma quest'ultimo scuote il capo in diniego. L'angelo non in camice mi si avvicina, afferrando dolcemente la mia mano ed accarezzando il dorso con il suo pollice attraverso disegni circolari. Lo sento sospirare, alzare il capo e puntare le sue gemme chiare nelle mie ora color oro.
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Nephilim
ParanormalATTENZIONE: CONSIGLIO DI NON LEGGERE LA STORIA AI BIGHOTTI DATO CHE TRASFORMERÓ COMPLETAMENTE IL RACCONTO BIBLICO SU LUCIFERO E SUL SUO FANTOMATICO FIGLIO (è inoltre possibile che in futuro venga condotta al rogo dopo la censura da parte della Chies...