Nephilim

Demone?!

Arretro di qualche passo per poi fermarmi ed ingoiare il groppo che mi si è creato in gola. Tento d'assumere in breve tempo una posizione alquanto autoritaria, tossendo leggermente.

«Non credo sia necessario sigillare l'entrata.» Esordisco fintamente sicura di me. «Non ci vorrà molto. Devo solamente ritirare le mie cose.»

All'udire la mia voce il ragazzo in smoking si volta con un sorriso sadico stampato in volto. Lentamente s'avvicina mentre comprendo bene che la situazione degenererà in pochi attimi. Prima che possa rendermene conto, indietreggio di poco.

«Cosa vuole esattamente da me?» Domando a voce alta.

«Non l'hai ancora capito? Che stupida umana!» Esclama beffardo.

Umana?! Cosa?! Il tipo accelera la sua andatura precedentemente lenta così da superare le sue grinfie e ritrovarmi in poco tempo dinanzi alla porta ancora sigillata. Spingo con estrema forza il mio pollice sull'aggeggio meccanico mentre il cuore pompa nel mio petto ad una velocità inaudita e le gambe tremano per la paura. Spingo, spingo ancora ma nulla. Nulla! Il piccolo schermo non riconosce la mia impronta. No! Lascio perdere per poi voltarmi nuovamente di scatto verso il ragazzo che nel frattempo si è fermato al centro della stanza.

«Se mi lasci andare in questo preciso istante, giuro che non ne farò parola con nessuno. Te lo giuro!» Esclamo quasi strillando.

Purtroppo però la voce mi s'incrina alla fine così da mostrare realmente la mia paura. Improvvisamente con una velocità sovraumana mi raggiunge in un solo istante, afferrandomi saldamente per il collo e sbattendomi con estrema irruenza contro la parete laterale. Nonostante voglia non incoraggiarlo con i miei gemiti di dolore, non riesco proprio a trattenere un piccolo lamento. Subito i suoi occhi diventano neri come la notte più buia mentre due corna scure gli escono rapidamente dal cranio e del sangue scuro e denso cola parzialmente sul suo volto. Persino il suo viso cambia colore dal rosa tenue al marrone bosco. Lo scruto a dir poco scioccata e terrorizzata, non riuscendo ad articolare mezza parola. Avverto il cuore battere furiosamente contro il petto per l'agitazione e le membra formicare per il terrore. Non so esattamente da dove sono riuscita a trovare la forza per riuscire a tirargli un potente pugno nello stomaco, ma sfortunatamente la creatura non si muove neanche di un millimetro, stringendo anzi ancora di più la presa sul mio collo. Sento i miei polmoni doloranti e la gola bruciare.

«Lasciami...ti...ti prego.» Sussurro con le lacrime agli occhi.

Di tutta risposta mi sorride diabolicamente per poi gettarmi bruscamente a terra con un solo movimento del braccio. Il mio corpo viene ora invaso dal dolore, ma finalmente i miei polmoni possono inebriarsi d'ossigeno. Inspiro ed espiro mentre ringhi soffocati fuoriescono debolmente dalle labbra tramanti. Porto istintivamente la mano sul collo, strizzando poi gli occhi per il dolore. In breve tempo l'essere soprannaturale si abbassa alla mia altezza, avvicinando poi il suo orrendo volto al mio. Indietreggio di poco, strisciando il mio sedere sul lurido pavimento, mentre i miei occhi puntano l'essere immondo. Lui non dovrebbe esistere! Anzi quella COSA non dovrebbe esistere! Quando ormai è ad un soffio da me, mi faccio coraggio e gli tiro un forte calcio in piena faccia, riuscendo a destabilizzarlo seppur per un brevissimo istante. Senza perdere tempo mi alzo da terra per poi fuggire, ma dopo poco me lo ritrovo nuovamente ad un palmo da me. Dannazione!

«Adesso mi hai fatto incazzare!» Sputa acido, avvicinandosi velocemente ed asciugando frettolosamente il sangue che sgorga dalla piccola ferita al labbro inferiore. «Adesso la tua morte sarà più lenta del previsto, lurida umana.»

Mi afferra per i fianchi come fossi fatta di piume, sbattendomi con irruenza contro il muro e placcandomi in seguito con il suo corpo massiccio.

«AIUTO! AIUTO! AIUTO!» Urlo in preda al panico.