Quando parcheggio davanti casa dei Brennan e vedo il suo pick up capisco che la telefonata di mia figlia non è un caso. Avrei dovuto insospettirmi subito, dalla fretta con cui mi chiedeva di tornare a casa, ma ho pensato che avesse litigato con Justin e che non volesse dirmelo al telefono. Scendo dall’auto e mi avvicino alla porta, sistemando il cappotto e facendo un paio di respiri profondi. Sono stata all’hotel tutto il giorno e dopo esserci salutati questa mattina dopo la notte incredibile trascorsa insieme, ci siamo sentiti solo nel pomeriggio, prima che lui andasse al campo per l’allenamento. È stata una conversazione veloce, all’hotel era appena arrivato un gruppo di turisti e lui aveva l’allenamento, ci siamo detti che ci saremmo sentiti ancora in serata, quando io fossi stata libera, ma non pensavo di dover affrontare invece un faccia a faccia così, senza preavviso, e con famiglia al seguito. La porta si apre prima che io possa bussare rivelandomi subito la figura di mia figlia che probabilmente mi stava attendendo con ansia. “Ciao, mamma” il suo sorriso smagliante conferma subito la mia ipotesi. “Cosa stai facendo, tesoro?” Le chiedo subito. “Ti sto aprendo la porta.” “Sam…” “Che ho fatto?” “Sloan!” Ellie compare alle spalle di mia figlia. “Non ti aspettavamo.” Guardo Sam di traverso. “Pensavo che Alex dovesse riaccompagnare Sam. È successo per caso qualcosa?” “Io veramente…” “La mamma è passata per fare un saluto” mia figlia mi prende per mano e mi tira all’interno. “Hai fatto benissimo.” Sam chiude la porta alle nostre spalle mentre io resto impalata sulla soglia. Do una rapida occhiata in giro ma non vedo altre persone in casa, a parte Ellie, mia figlia e Justin, che è seduto a terra con davanti un gioco che mi sembra battaglia navale. Mi fa un cenno di saluto con la mano e poi richiama mia figlia al loro gioco. “Andiamo, Sam, tocca a te!” “Vado a finire di stracciarlo” dice convinta prima di lasciarmi sola con Ellie. “Sono sicura che lo farà” Ellie mi dice all’orecchio. “I Brennan non sono bravi con i giochi da tavolo.” Sorrido a Ellie. “Posso offrirti qualcosa da bere?” “No, ti ringrazio, sono passata solo per portare Sam a casa.” Mi guarda confusa. “Mi ha chiamata” le confesso. “Davvero?” Scrollo le spalle. “Io pensavo…” “Eccoci” una voce dalla porta sul retro ci fa voltare entrambe. “Tutto sistemato” Alex dice entrando e strofinando le mani, piazzandosi poi davanti al camino. “Da me, ovviamente.” La sua voce mi fa avvampare immediatamente. “Quante storie” anche Shane entra in casa e chiude la porta dietro di lui. C’è tutta la famiglia e io credo di aver scritto sulla fronte che la notte scorsa sono stata a letto con lui. Quando Reid si accorge di me il suo sorriso si apre così tanto che non riesco a frenare anche il mio. “Ahh” Ellie dice, facendo andare le mie guance a fuoco. Shane si ferma sulla soglia. “Ohh” dice facendomi sprofondare nell’imbarazzo. “Che sono tutte queste esclamazioni.” Alex si decide a guardare verso di noi. “Ehh.” “Sloan è passata a prendere Sam” Ellie dice subito. “Ma non dovevo portarla…” Alex prova a dire la sua, ma si guadagna una gomitata da Shane nelle costole. “E io le stavo appunto dicendo che possono restare con noi.” “C-cosa?” Chiedo. È vero che sono un po’ stordita dalla situazione, ma non mi sembra di averla sentita dire una cosa del genere. “Sì!” Justin dice subito, alzando il pugno in aria. “Io non…” “E che problema c’è” Alex dà un bacio complice a Ellie. “Do una voce alla mamma, le dico che ci sono due persone in più.” “Ehm… Fai quattro” Shane dice, con cellulare alla mano. “Andy è riuscito a chiamare qualcun altro, lui e Brian ci saranno.” “Oh perfetto” Ellie sorride felice. “Nonno Brennan ne sarà felice.” “Come no” Alex tossisce, prima di sparire di nuovo all’esterno, probabilmente per andare ad avvisare sua madre nella casa accanto. “Reid, prendi tu il cappotto di Sloan?” Ellie chiede. “Io devo andare.” “Dove?” Chiede lui di rimando. “A prendere delle sedie dall’altra stanza” si muove veloce e afferra il braccio di Shane. “Con lui.” Reid posa le mani sui fianchi e la guarda di traverso. “Andiamo, ragazzi” si rivolge a Justin e Sam. “Ho bisogno anche di voi.” Mia figlia, la traditrice, si alza immediatamente e fa segno a Justin che non ha capito nulla, di seguirla. Tutti e quattro spariscono così velocemente dalla stanza che non mi rendo conto di nulla, fino a quando non sento le mani di Reid sulle mie spalle, intente a sfilarmi il cappotto. “Cosa stai facendo?” “Hai sentito mia sorella, no?” Mi volto verso di lui. “È solo una cena.” “Possibile che non ti renda conto di cosa sta facendo tua sorella?” “Io lo so benissimo cosa sta facendo, come so che niente e nessuno potrà fermarla.” “Non ho ancora parlato con Sam e ora questa cena, con quasi tutta la tua famiglia e con i tuoi amici.” “Tutta.” “Mmm?” “Tutta la mia famiglia.” “Che vuoi dire?” “Ci sarà anche mio padre.” “Cosa?” Chiedo agitata. “Di cosa ti preoccupi? Lo conosci da anni.” “E non sembrerà strano a nessuno che io sia qui, con la tua famiglia, quando non c’entro niente con tutto questo?” Allargo le braccia. “Chi vuoi che ci faccia caso.” “Reid!” Infila le mani tra i miei capelli e si china sulla mia bocca. “Sono felice che tu sia qui.” Non posso fare a meno di sorridergli. “Volevo tanto vederti” sospira, prima di premere le sue labbra sulle mie. Mi stacco immediatamente. “Qualcuno potrebbe vederci.” “Qualcuno ci sta già guardando, ne sono sicuro.” “Reid!” “Cosa, Sloan?” “Non possiamo così, è troppo veloce.” “Io non sono bravo a rallentare.” “Mi stai mettendo in una posizione difficile.” “Vorrei, credimi, ne ho giusto un paio in mente che…” “Puoi essere serio? Per favore!” “E lo sono, sono serissimo.” “Non so se è…” “Cosa? Giusto?” “Ho una ragazzina di dieci anni e…” “Cosa?” “Un matrimonio disastroso alle spalle.” Lo vedo deglutire nervoso. “Devo stare attenta a ciò che faccio.” “E a quello che desideri, ci pensi?” “Lo sai cosa desidero, ma non è così semplice avere ciò che vuoi.” “Facciamo una cosa, allora. Voi restate, okay? E io prometto che farò del mio meglio per non toccarti.” Sorrido d’istinto. “E ti prometto che nessuno dei presenti ti metterà in imbarazzo o farà strane allusioni su di noi.” “Ne sei sicuro?” Si tocca il petto. “Croce sul cuore.”
STAI LEGGENDO
the good man
RandomC'era una volta un uomo burbero e solitario che trascorreva le sue giornate a osservare il mondo circostante senza attirare mai gli sguardi su di sé. C'era una volta un uomo che se ne stava in disparte a immaginare di vivere la vita di qualcun altro...