53 Reid

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“Fai bene ad accompagnarle a casa” Andy si avvicina a me accendendo una sigaretta. Siamo all’esterno di casa Brennan, stiamo per andare tutti a casa e io sto aspettando che Sloan e Sam escano per poterle scortare con il mio pick up. “Che vuoi dire?” Andy mi guarda. “Lo sai cosa voglio dire.” “Eccoci” Sloan arriva seguita da Sam. “Non è necessario, davvero” mi dice sottovoce. “Ho bevuto solo un bicchiere, sono lucidissima.” “Non lo faccio per quello.” Mi guarda senza capire mentre sento Andy allontanarsi in silenzio. “Se restassi da voi” dico, mentre vedo Sam in attesa accanto alla portiera del passeggero. “Sarebbe fuori luogo” mi risponde subito. “E difficile da spiegare.” Annuisco riflettendo. “E se dormissi sul divano?” “Reid…” “Voglio solo assicurarmi che…” Guardo di nuovo Sam che mi fissa preoccupata. “Hai ragione” cambio registro. “Scusami, ti seguo con il pick up.” “Okay” dice dubbiosa prima di entrare nella vettura. La vedo fare retromarcia e immettersi sul viale principale mentre io apro lo sportello. “Devi dirglielo” la voce di Andy nel buio. “O non crederà mai più in te.” Parcheggio dietro la sua auto mentre Sam corre subito da me. “Vuoi entrare per una cioccolata?” Chiede prima che sua madre possa dire nulla. “Solo se per te va bene” dico rivolto a Sloan, non voglio imporre la mia presenza. Sloan guarda l’ora. “In fondo è sabato, possiamo stare alzate ancora un po’.” “Grande!” Sam corre verso la porta. “Comincio a prendere le tazze.” “Scusa per prima” le dico subito. “Non fa niente.” “E ti giuro che non c’entro con questo.” “A lei piace averti qui. Lei ci spera.” “E non dovrebbe?” “Ci speriamo entrambe, Reid.” “Vuol dire che sbagliate entrambe?” “Dimmelo tu se sbagliamo.” “Sai cosa provo.” “E tu sai cosa ho passato.” La prendo per la vita e l’avvicino a me. “Sono qui per rimediare a tutto.” “Non è compito tuo rimediare.” “E qual è? Dimmi qual è il mio compito.” “Tutto bene lì fuori?” Sam ci chiede dalla porta e Sloan si stacca subito da me. “Stiamo arrivando, tesoro.” “Okay” dice poco convinta mentre torna dentro. “Andiamo in casa” Sloan dice stringendosi nel cappotto. “Si gela qui fuori.” Segue sua figlia mentre io do un’occhiata intorno veloce, poi mi decido a raggiungerle. Quando arrivo in cucina trovo Sam intenta a tirare fuori biscotti e marshmallow. “Questi sono i miei preferiti” dice, mettendomi davanti al naso dei biscotti al burro. “Si sciolgono nella cioccolata e diventa tutto ancora più…” “Da fegato in decomposizione?” La prendo in giro. “Coraggio, devi provare.” Mi sfilo la giacca e mi siedo a tavola, mentre Sloan accende il camino in salotto. “Qui staremo meglio e al caldo” dice chiamandoci. “Vai, ci penso io alle tazze.” “Sicura?” “La cioccolata è la mia specialità.” Raggiungo sua madre che si è sfilata le scarpe e che si è seduta sul divano davanti al camino. “Ti dispiace che sia qui.” “No, Reid, affatto, è quello in problema.” “Che vuoi dire?” “Io vorrei che restassi, capisci? Che tu stessi qui con noi, che…” “Mi serve solo una tua parola, Sloan, e io ti giuro che non vi lascerò più.” “Non posso.” “Cosa non puoi fare?” Sam posa il vassoio con le tazze sul tavolino e poi si siede a terra sul tappeto. “Possiamo parlarle insieme?” Chiedo a Sloan. “Reid…” “Per favore.” “Cosa mi dovete dire?” Sam chiede preoccupata. “Tu lo sai che la mamma mi piace” le dico di getto. Sam sorride. “Ti hanno sentito tutti stasera.” “Bene, allora passiamo direttamente alla fase successiva. Lo sai che sono innamorato di tua madre?” “Reid!” Sloan si ribella. “Che? Mi hanno sentito tutti, ormai sono sputtanato. Sai cosa succederà lunedì in azienda? Non farmici pensare.” “Coach, non ti distrarre.” “Okay” torno con l’attenzione su Sam. “Lo sai che tua madre è innamorata di me?” “Questa poi” Sloan dice alle mie spalle. “Tranquilla, mamma, hanno sentito anche te.” “Allora di che diavolo stiamo parlando?” “Non lo so, coach, dimmelo tu.” “Mettiamola sotto un altro aspetto.” “Spara.” “Sarebbe un problema per te se io… Che so, dormissi qui da voi?” “Ma tipo una volta ogni tanto o tipo per sempre?” “Sam…” Sloan tenta di fermarla, ma io e questa ragazzina ci capiamo al volo. “Per sempre.” “Mmm… Tipo che ti devo per caso chiamare papà?” “Tipo che mi puoi chiamare come vuoi.” “Tu che dici, mamma?” Sam si rivolge a Sloan. “Ce lo teniamo?” Sloan scoppia a ridere, ma sul suo viso le lacrime sono già comparse. “Direi che è un sì” Sam dice, rilassandosi sul pavimento e prendendo la tazza tra le mani. “Che dici, Sloan. Mi volete qui con voi?” Scuote la testa mentre mi siedo accanto a lei sul divano, le prendo il viso tra le mani e asciugo le lacrime coi i pollici. Poi glielo chiedo di nuovo. “Mi prendete con voi?” “Sì, Reid, ti prendiamo eccome.” Mi avvicino al suo viso e premo le labbra contro le sue. “Solo… Resta, okay?” Chiede ancora spaventata. Non ha capito ancora che da qui non si muove nessuno. Io sono l’uomo che la ama. Io sono l’uomo che continuerà a farlo. “Su questo puoi stare sicura, sai che non mi piacciono i cambiamenti.” “Ma questo è già cambiamento ed è enorme.” “Ed è l’unico che non vedo l’ora di fare.”

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