“Perché siamo da te?” “Perché vorrei assicurarmi che nessuno faccia altre cazzate per stanotte.” “Io devo andare da Shane, prima che…” La porta di casa di Ellie si spalanca e il primo a venire fuori è proprio Shane. Andy salta giù dall’auto e corre da lui. Shane è incazzato, lo spinge via, Andy cerca di afferrarlo per la maglietta per farsi ascoltare. Shane scuote la testa, Andy gli prende il viso tra le mani. Shane lo guarda, gli dice ancora qualcosa, sono sicuro che sia come cazzo farei senza di te. Non sentiamo bene dall’auto, ma tutti restiamo in silenzio a guardare la scena come ipnotizzati, fino a quando Andy non lo attira a lui e lo bacia. “Sei un idiota, Reid” mia sorella rimarca, prima di scendere a fatica dall’auto. “Anche tu sei incazzato con me?” Chiedo a Brian. “Io ho solo voi, Reid” dice serio. “Non combinare altri casini, perché non posso perdere nessuno nella mia vita o non saprei cosa fare.” Apre lo sportello e lo sbatte forte dietro di lui. Raggiunge i miei fratelli e Shane gli dà subito uno schiaffo dietro la testa. Poi però lo afferra per le spalle e lo abbraccia. Io guardo anche questa scena, perché lo merito, il dolore che sento, il senso di colpa, merito tutto. Anche le conseguenze di questo gesto.
Quando tutti entrano in casa Alex chiude la porta e mi costringe ad affrontarlo da solo all’esterno. “Io non lo so cos’hai in quella cazzo di testa” dice arrabbiato. “Hai messo nei casini tutta la famiglia.” “Alex…” “E hai chiamato tua sorella incinta di sei mesi per farti tirare fuori di prigione.” “Io non…” “Non ti azzardare mai più, siamo intesi? Quella è mia moglie ed è la madre di mio figlio e tu” si avvicina minaccioso, un dito puntato verso di me. “Non la metterai mai più in pericolo così.” “Mi dispiace, io non ragionavo…” “Oh ma dai!” Urla. “Ha guidato fino a Clifden di notte da sola per venirvi a tirare fuori. Mi sono svegliato e non l’ho trovata a letto, Reid. Ho avuto paura. E se fosse successo qualcosa?” Chiede, la voce graffiata e negli occhi le lacrime. “Sono stato un fottuto idiota” ammetto. Quella è la stessa strada in cui lei e mia madre hanno avuto l’incidente in cui mia madre ha perso la vita. Ed Ellie era sicuramente agitata ed è incinta e io… “Non ne faccio una giusta.” “Ringrazia che ti voglio il bene che ti voglio, altrimenti saresti già fuori da casa mia.” “Ti giuro che non succederà mai più una cosa del genere.” La porta alle nostre spalle si apre ed Ellie fa capolino. “Tutto bene qui fuori?” “Scusa, Ellie” le dico di getto, poi corro ad abbracciarla. “Mi dispiace, sono stato un idiota, non avrei mai dovuto chiamarti, mettere in pericolo te e il bambino… Dio, cos’ho nella testa!” “È tutto okay” dice dolce, mentre mi accarezza i capelli. “E tu che vorresti me come padrino… Non c’è persona peggiore per questo ruolo, credimi.” Ellie si stacca da me e mi guarda, le sue mani sul mio viso. “Tesoro, sei sconvolto e sei provato.” “Ho fatto una cazzata enorme.” “E insieme troveremo il modo di sistemare tutto.” “Insieme.” Alex si avvicina a noi e posa una mano sulla mia spalla. “Vediamo come mettere ordine in questo casino, prima che le cose peggiorino.” “A tal proposito…” Mi faccio coraggio, ormai non ho altro da perdere. “C’è qualcosa che devo dirvi.”
“Tu lo sapevi!” Shane accusa subito Andy che già non si trovava in una posizione di vantaggio. “Che c’entro io!” “È venuto a cercarti l’altra mattina.” “E con questo?” Andy cerca di difendersi in modo pessimo. “Lui lo sapeva e io no?” Alex s’incazza. E ti pareva. “Non volevo mettere nessuno nei guai.” “Non potevi pensarci prima di stasera?” Shane dice. “Ragazzi, non aiutate nessuno così” mia sorella cerca di farci calmare. “E poi, il punto non è chi lo sapeva o meno ma come diavolo hai fatto a tenerti tutto per te per questi anni?” Scrollo le spalle. “Lo sapete che sono una persona riservata.” “E dimmi” Brian prende la parola, è stato in silenzio fino a ora. “Quando siamo andati in spedizione punitiva stasera, non hai pensato che pestarlo a sangue lo avrebbe portato a correre da lei per raccontarle tutto?” Il silenzio cade nel salotto di mia sorella. “Io non ho riflettuto su questo particolare.” “Tu non hai riflettuto su un cazzo, amico. Per quanto ne sappiamo a quest’ora potrebbe già essere da lei.” Guardo d’istinto l’orologio. “No, non pensarci neanche” Ellie dice subito. “Non andrai da lei in queste condizioni.” “Devo dirglielo prima che lo faccia qualcun altro.” Mi alzo dal divano. “No, Reid.” Anche Ellie si alza. “Devo farlo prima che io diventi indifendibile, capisci?” “Lo sei già, Reid” Shane dice, il volto scuro. “Ai suoi occhi lo sei già.” “Devo tentare” mi muovo veloce nel salotto in cerca della mia giacca, la infilo e poi mi ricordo che non ho ancora recuperato il mio pick up. “Cazzo! Sono a piedi.” “Ti ci porto io” Shane si alza. “Shane!” Ellie lo riprende. “Tanto ci andrebbe comunque, anche a piedi.” “Su questo puoi giurarci.” Shane si avvicina a nostra sorella e le dà un bacio sulla guancia. “Vado con lui per assicurarmi che non faccia altri danni.” “Me lo prometti?” Shane le sorride. “Farò del mio meglio.”
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the good man
RandomC'era una volta un uomo burbero e solitario che trascorreva le sue giornate a osservare il mondo circostante senza attirare mai gli sguardi su di sé. C'era una volta un uomo che se ne stava in disparte a immaginare di vivere la vita di qualcun altro...