“Tua madre e lo zio Reid sono fidanzati?” Sputo il vino in faccia ad Alex che mi è di fronte. “Che schifo” commenta asciugandosi il viso con il braccio. “Justin” Clodagh posa una mano sulla sua spalla. “Ho detto qualcosa che non dovevo dire?” “È tuo figlio” dico a Brennan. “Dice sempre qualcosa che non deve dire.” “Non ancora, ma siamo sulla buona strada” Sam gli risponde. Forse dovrei dire qualcosa, le ho promesso che non ci sarebbero stati fraintendimenti sulla natura del nostro rapporto, ma posso distruggere così i sogni di una ragazzina? E poi se iniziassi a ribattere peggiorerei le cose, meglio fare l’indifferente, anche perché Sloan per fortuna non è al momento presente, Ellie l’ha portata a vedere il suo regno, ovvero, gli uffici della sua attività. Però, riflettendo un attimo sulle parole di Justin, c’è qualcosa che stona. “Ehi, chi ti ha detto che sono tuo zio?” “Ora se n’è accorto” Colin Brennan, nonno di Alex, commenta. “Non ti appropriare di legami di parentela che non ti appartengono.” “In pratica lo è.” “A noi la pratica non interessa, a noi piace la teoria.” “E dimmi” Shane si inserisce nella conversazione. “A pratica come siamo messi?” “Ci vuoi arrivare a vedere il tuo concubino, stasera?” Shane se la ride e il Brennan di mezzo lo segue. “Direi che siamo abbastanza avanti, non ti pare, Shane? Fa già parte della famiglia.” “Tua moglie le ha teso un’imboscata.” “Veramente sono stata io” Sam dice dal salotto. Ma che orecchie hanno questi ragazzini? “Non speravo in tanto, ma Ellie è una forte.” “Dici bene, ragazzina” Alex commenta. “Il concubino di cui parlavi” Il Brennan più adulto s’intromette nella discussione. “Sta parcheggiando ora.” Shane molla l’osso e si dirige verso la porta. “Mmm” nonno Brennan commenta. “Abbiamo anche la testa vuota.” “Non sei felice, nonno?” Alex gli chiede. “Tutti a casa tua.” “Non vedi come salto dalla gioia?” Rido e finisco il mio bicchiere, mentre Andy e Brian ci raggiungono, accompagnati da Shane. Salutano Colin e Clodagh e poi si avvicinano a noi. “Anche voi non dite mai di no a un pasto caldo?” “Guarda che ci lavoriamo in mezzo al cibo” Brian mi dice, mentre Alex gli passa una birra. “Anche in mezzo all’alcol, eppure stai bevendo.” “Non beviamo sul lavoro” Andy ci tiene a precisare. “Certo, perché c’è bisogno di tutta la vostra attenzione e della vostra lucidità per dare da bere agli assetati.” “Cita pure la Bibbia, ora?” Shane mi chiede. “Perché tu sai com’è fatta una Bibbia?” Gli rispondo. “Perché siamo venuti?” Brian chiede a suo fratello. “Se preferisci andare a lavorare…” Gli indico la porta. “E tu? Perché ieri ci hai dato buca?” Mi chiede a bruciapelo. “Avevo da fare.” “Da fare… Da quanto suoniamo insieme?” Chiede a Andy. “Quindici anni?” “Ha mai saltato un venerdì?” “Non mi pare.” Bastardo. “Quindi te lo richiedo, come mia hai saltato la nostra serata?” In quel momento Sam e Justin entrano nella cucina dei Brennan. “Uhh” Brian dice. Ci manca l’ultima vocale, ma non credo che Andy sia tipo da i. “Hai capito” dà una gomitata a suo fratello che non si scompone. “Ti piacciono giovani, non lo avrei detto, sai? Ti facevo più un tipo da donna matura e vissuta…” “Lo fai tacere?” Chiedo a Andy. “Perché non ci pensi da solo?” “Non sei tu l’addetto alle costole?” “Questa storia è vecchia quasi quanto te.” “A chi piacciono giovani?” Justin si intromette nella conversazione. “A Reid” Brian dice senza alcun freno e stavolta per fortuna Andy reagisce dandogli uno schiaffo dietro la testa. “Da che parte stai, tu?” “Non da quella degli imbecilli.” Brian gli rivolge il dito medio mentre Justin ci tiene a scusarsi con Sam. “Devi capirli, non fanno molta vita sociale.” Alex scoppia a ridere, per non parlare di Colin che gonfia il petto di orgoglio a vedere come sta venendo su suo nipote. Non vorrei battere sempre sullo stesso tasto, ma a costo di sembrare noioso devo ammettere che mia sorella sta facendo un grande lavoro con il più piccolo di casa Brennan. “Ti ricordo che gestiamo un locale.” “Gestiamo?” Andy gli fa il verso. Justin li lascia perdere già stufo di questa conversazione e come dargli torto? Io mi ero già stufato quando i fratelli Veldons hanno messo piede in casa. “Comunque il punto non è questo” Brian torna sulla strada principale. “Il punto è che mi tocca ritirare fuori la storia del portafogli.” “Che portafogli?” Colin sembra essere ora interessato. “Quello che è stato ritrovato tra i cuscini di un divano.” “Il mio” Sam dice mentre sgranocchia delle patatine. “Interessante…” Colin commenta. “Per niente” dico io sbuffando. “Come vedete, tutti gli indizi portano allo stesso punto.” “Cioè che sua madre” Justin dice indicando Sam. “È la fidanzata dello zio Reid.” “Ti ho già detto di non usare quella parola quando parli di me.” “Però non hai negato sul termine fidanzata” Brian rimarca. Ho fatto una promessa a Sloan e voglio mantenerla. “Non sono cazzi che vi riguardano.” Chiaro, no? “Non stai negando” Alex precisa. No, non lo sto facendo, e sapete perché? Perché io voglio esserlo, il suo fidanzato, il suo uomo, il suo compagno. Qualsiasi termine mi va bene, purché includa un me insieme a lei, ma non potrei mai dire tutto questo ad alta voce, o dovrò cambiare cittadina e non sono bravo a inserirmi in nuovi contesti. “Se mai il mio stato sociale dovesse cambiare” dico, riesumando il buon vecchio Reid che loro conoscono bene. “Sareste le ultime persone sulla faccia della terra a saperlo.”
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the good man
عشوائيC'era una volta un uomo burbero e solitario che trascorreva le sue giornate a osservare il mondo circostante senza attirare mai gli sguardi su di sé. C'era una volta un uomo che se ne stava in disparte a immaginare di vivere la vita di qualcun altro...