66 Reid

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“Siete venuti per la musica? Perché se siete qui per il cibo…” “Sempre idiota” Darcy mi abbraccia. “Cosa vuoi fare, sono un tipo abitudinario, i cambiamenti non fanno per me.” “Non tutti a quanto pare” Silas commenta. “C’è un tavolo nella sala accanto, se volete unirvi a noi.” “Non c’è anche quel lombrico che sta facendo finta di non vedermi, vero?” Rido scuotendo la testa. “No, il lombrico è di bancone stasera.” “In questo caso” Darcy e Silas prendono i loro bicchieri e ci seguono, mentre noi recuperiamo boccali e piatti e torniamo al tavolo dai Brennan. “Darcy!” Ellie salta in piedi per abbracciarla. “Non sapevo fossi tornata!” “Sono appena arrivata ma oh mio dio!” Urla quando vede Ellie per intero. “Cosa diavolo sta succedendo in questa città?” Ellie ride e poi indica il suo dito dove c’è la fede. “Non mi dire che hai sposato quello sfigato di Brennan!” “Sempre un piacere vederti, Darcy.” “Vorrei dire lo stesso, ma mi trattengo. Buonasera a tutti!” Saluta poi con la mano il resto della compagnia. “Scusate l’intrusione.” “Sedetevi pure” Alex si alza, “tanto noi dobbiamo tornare a suonare.” “In questo caso, approfittiamo” Silas si siede subito al posto di Alex e Darcy si accomoda accanto a lui. “Ce la facciamo a portare a termine questa serata?” Shane ci raggiunge insieme al suo concubino. “Darcy Kylemore, che onore averla qui con noi questa sera.” “Oh per favore, non farla tanto lunga. Piuttosto, ho saputo le ultime novità.” “Ellie fa ancora notizia?” “Bel tentativo, Johnston” Darcy commenta. “In ogni caso, ti trovo bene, per non parlare di te, Veldons.” “Sarà l’aria della città” Andy commenta. “Non posso dire la stessa cosa di tuo fratello.” “Per lui non c’è speranza.” “E dimmi, si deciderà a farsi vedere o continuerà a fingere che io non esisto?” “Difficile a dirsi.” Darcy scuote la testa contrariata. Ho idea che la cosa la disturbi più di quanto voglia far credere. “Coraggio” Alex ci richiama. “Andiamo a fare un altro paio di canzoni, la notte è ancora giovane, noi un po’ meno.” “Ehi, parla per te” Shane si lamenta. “Ci vediamo dopo” le dico sottovoce. Magari più tardi potresti anche concedermi un ballo.” “Non credevo che tu ballassi.” “E hai ragione. Infatti non parlavo di un ballo qui, davanti a tutti.” “Ora inizio a capire.” “Vorrei venire a casa con voi, stasera.” Lei sorride. “Per un ballo da soli?” Mi avvicino al suo orecchio. “Qualsiasi cosa tu abbia in mente ora, io lo moltiplicherò per tre.” Abbiamo suonato per un altro po’ e quando si è fatta ora di tornare a casa per i minori, Clodagh si è offerta di portare con loro anche Sam, per dare la possibilità a noi adulti di bere qualcosa insieme. È una cosa strana, essere seduti tutti allo stesso tavolo. Ellie e Alex e il loro bambino non ancora identificato in arrivo. Andy e Shane che adesso sono una coppia, Sloan e io che ci teniamo la mano sotto al tavolo come due ragazzini. Brian che continua a nascondersi, ma in fondo, Clodagh ha detto adulti e lui non rientra nella cerchia. Non so neanche se sia fuggito dalla porta sul retro. Darcy è delusa, nonostante cerchi di tenere testa a tutti lo vedo che dentro è ferita e se me ne accorgo io, che di queste cose proprio non me ne intendo, figuriamoci il resto della compagnia. “Sul serio non conosci il sesso di tuo figlio?” Silas chiede incredulo ad Alex. “Perché?” “Perché è un idiota” Shane risponde. “E voi qui lo sapete tutti?” “Non è giusto, voglio saperlo anche io” Darcy annuncia. “Se vuoi te lo dico” Ellie le risponde. “Ehi!” Alex si lamenta. “Scusa, tesoro” si affretta a dargli un bacio. “Glielo dico dopo quando non ci vedi.” “Grazie, lo apprezzerei molto.” Sloan scoppia a ridere poi si volta verso di me. “E tu sul serio non lo sai ancora?” “Una promessa è una promessa.” “L’unico che è dalla mia parte. Persino mia madre mi ha tradito. Per fortuna posso contare sul mio migliore amico.” “Ehi, piano con le parole. Il massimo che posso fare è essere tuo cognato.” “Noi veramente pensavamo a qualcosa di più” Ellie dice titubante, mentre vedo la mano di Alex posarsi sulla sua sul tavolo. “Ci farebbe piacere se fossi tu il padrino del bambino.” “C-cosa?” “Per noi non c’è persona più adatta.” “Sul serio? Capisco che non ci sono molti candidati, ma andiamo, io? Che mi dici di Shane, non è il tuo fratello preferito?” “Perché deve tirare fuori sempre questa storia?” Shane si lamenta. “Io voglio che sia tu” Ellie dice dolce. “Io non sono adatto.” “Sei la persona più adatta per questo ruolo.” “Perché?” “Perché so che se ci dovesse succedere qualcosa” Ellie diventa emotiva, cosa che mi provoca uno scombussolamento emozionale che non voglio avere adesso, qui, davanti a tutti. Io non ce la faccio con Ellie emotiva, lei è quella forte, se crolla lei, Shane e io siamo fottuti. “Lui o lei sarebbero nelle mani migliori che ci sono.” Scuoto la testa disorientato, poi la mano di Sloan stringe forte la mia e io mi fermo con gli occhi sulle sue dita piccole e morbide. “Sei stato così buono con noi due” dice guardando Shane che le sorride. “Senza di te non ce l’avremmo mai fatta.” “Smettila.” “E sei la persona più buona che conosco.” “Questa è una stronzata.” “Questo è ciò che sei. Sei il fratello di cui tutti avrebbero bisogno, e sei l’amico su cui tutti dovrebbero contare, e sei il figlio che tutti i genitori sognerebbero di avere.” Scuoto ancora la testa, se piango sono fottuto per l’eternità. “Sei stato la nostra forza, il nostro appoggio, il nostro collante. Ci hai fatto da padre, da madre e da fratello maggiore.” “Cosa dovevo fare” tento di sdrammatizzare o stavolta mollo sul serio. “Lasciarvi a voi stessi?” Ellie ride, la prima lacrima viene giù. “So che su di te si può sempre contare. E so che in quel cuore che fingi di non avere, c’è posto per tutti, anche per quelli che non sanno di volerlo.” “La gravidanza ti sta facendo male, per favore, Brennan, basta figli.” Ellie allunga una mano sul tavolo a prendere la mia libera. “‘Fanculo” dico tra i denti. “Prega che sia almeno bravo o brava a giocare, o saranno cazzi suoi.”

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