scena extra

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“Ne versi uno anche a me?” “Allora ogni tanto ti fai vedere.” “Solo quando richiesto.” Porgo a Seamus un bicchiere e lui si accomoda accanto. “Davvero una bella festa” commenta bevendo un sorso. “Anche la tua non è stata male.” “Oh be’, sai, qualcuno ha pensato bene di movimentarla.” Sorrido e bevo anche io. “Come tu hai movimentato questa.” “Non volevo che la gente si annoiasse.” “Con questi ragazzi non ci si annoia mai.” Guardo mio figlio tornare nel salone grande tenendo per mano Sloan, i miei occhi cadono su qualcosa che brilla al suo dito. Seamus allunga il bicchiere verso di me e io lo faccio tintinnare contro il mio. “Non siamo tanto male.” “Non esagerare, ci abbiamo impiegato anni.” “Questo perché tuo figlio non collaborava.” “Poteva andare peggio.” Una voce si inserisce tra di noi. “Io ci ho messo tutta la sua vita e ce l’ho ancora tra i piedi.” Rido mentre Colin si siede con noi. “Come andiamo?” Gli verso un bicchiere che lui accetta, facendolo tintinnare poi contro i nostri. “Direi che non ci possiamo lamentare” sorride guardando suo nipote agitarsi tra mio figlio Shane e Andy. Ellie gli tiene la mano e lo guarda con gli occhi ricolmi d’amore. “Non male per tre vecchi tromboni.” “Vecchia scuola” Colin aggiunge. “Non ci batteranno mai, nonostante tutta quella merda tecnologica.” Rido mentre osservo Shane sistemare la cravatta di Andy. “Quindi ora abbiamo finito?” Brennan chiede. “Parla per te, ho altri tre figli” Seamus dice con una punta di terrore. “Oh bene, almeno non ci annoieremo” Colin risponde. “Ne avremo fino alla tomba e probabilmente anche oltre.” Guardo in sala scrutando tra gli invitati mentre i miei due amici stanno già immaginando chi sarà il prossimo della lista, quando il mio sguardo cade su quella dannata testa vuota. “Scommetto una cassa del mio migliore whiskey invecchiato vent’anni che il prossimo ci farà dannare come nessuno prima.” I miei amici si interrompono e guardano in sala. “Ci tocca per forza?” Colin chiede. “Vuoi lasciarlo solo a se stesso?” Sbuffa. “E va bene, ci sto.” “E tu?” Chiedo a Seamus, che intanto ha lo sguardo da un’altra parte. “La vedo male per me questa cosa.” Sorrido. “Anche io.” Mi porge il bicchiere. “Versa ancora, ne avrò bisogno.” Lo accontento, poi riempio anche i nostri di nuovo. “Che dici,” Seamus parla dopo aver svuotato il suo bicchiere. “La possiamo fare finita con la stronzata della cassa?” Scoppio a ridere e Brennan con me. “Non so più dove diavolo metterle tutte quelle bottiglie che tuo figlio consegna.” “Passerà il solito trasportatore fra un paio di giorni a ritirare quelle di questa settimana.” “Quanti anni sono che fate a ping pong con le casse di whiskey per fare in modo che tuo figlio e tua figlia si vedano tutti i giorni?” “Sette anni, mese più mese meno.” “Ahh” Colin vuota il suo bicchiere. “Non c’è niente come la vecchia scuola.” “Puoi dirlo forte.” Una voce si unisce al coro. “Ehi, Sullivan” Colin lo guarda. “Siediti con noi.” “Mi state invitando al tavolo degli anziani?” “Vorremmo il tuo parere su una questione.” “In questo caso…” Sullivan si siede. “Secondo te, chi è il prossimo a essere fottuto prima ancora di credere di esserlo?” Sullivan ride, poi scruta la sala con attenzione e quando il suo sguardo si posa sul mio candidato, sento Seamus sbuffare pesantemente. “Allora?” Colin incalza. “Hai individuato la prossima vittima?” Sullivan annuisce lentamente, poi si rivolge a me. “Quando cominciamo?”

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 21, 2019 ⏰

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