Capitolo 28

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-Buongiorno- dico quando mi sveglio e vedo che anche Chiara è sveglia.
-Buongiorno- dice lei sorridendomi. Io le dò un bacio. Ci alziamo e andiamo in cucina a fare colazione.
-Mi puoi riaccompagnare a casa? Devo prendere delle cose e poi devo andare in conservatorio. -
-Ah è vero, sì dai preparati che ti accompagno. - Chiara va in bagno e torna dopo cinque minuti.
-Sono pronta- dice.
-Andiamo! - dico io mentre mi alzo, recupero le chiavi della macchina e usciamo.
Quando arriviamo sotto casa sua lei mi saluta.
-Quando posso chiamarti? - chiedo.
-Ho lezioni tutto il giorno, ti chiamo io appena esco-
-Ok- le dò un bacio e torno a casa mia.

Chiara
Entro in casa, mi cambio ed esco per andare a prendere la metro.
Dopo una mezz'oretta arrivo in conservatorio. Mi pesa un po' andarci perché è organizzato davvero male. Ma io vado lì solo perché mi serve quel pezzo di carta chiamato diploma.
Entro e vado alla prima lezione: armonia.

Niccolò
Mi sveglio e chiamo Adriano.
*chiamata*
N: Adria' che stai a fa'?
A:Niente, ho riaccompagnato Chiara a casa.
N: Vieni da me a giocare a fifa?
A: Subito.
N: Daje! Ti aspetto.
A:Arrivo.
*fine chiamata*

Faccio colazione e dopo dieci minuti arriva Adriano.
-La Roma me la piglio io- dice ancora prima di salutarmi.
-Te lo scordi frate'- dico io.
-Allora non gioco-
-Dai vabbè mi piglio il napoli- dico.
-OK, tanto perdi. -
Una partita tira l'altra e arriviamo a sessanta partite in un giorno. Non abbiamo manco pranzato allora alla fine dico:
-Fra' io c'ho 'na fame... -
-Pure io-
Vado in cucina e metto delle fragole in una ciotola e poi porto la panna. Poggio tutto sul tavolino del salotto. Adriano mi guarda.
-Non dirmi che mi fai mangiare le fragole. - dice.
-C' ho solo queste - dico io.
Adriano prende una fragola e poi ci mette sopra la panna.
-Ma si, obesiamo! - dice dopo averla mangiata.
-Ma sì! - dico io.
Mangiamo tutta la ciotola di fragole e poi ad Adriano arriva una chiamata.

Adriano
È Chiara. Ma che ore sono? Le 21 cavolo.
*chiamata*
C: Adriano
A: Chiara, vengo subito a prenderti. Scusa.
C: No tranquillo, sto già a casa.
A: Allora vengo da te.
C: OK. Preparo la carbonara.
A: Brava.
*fine chiamata*

Saluto Niccolò ed esco da casa sua. Entro in macchina e dopo venti minuti arrivo a casa di Chiara.
Busso e lei mi apre.
-Ciao Chia'- la bacio.
-Dai vieni, la carbonara ti aspetta-
-Allora non facciamola aspettare- dico io mentre andiamo in cucina e ci sediamo a tavola.
-Buon appetito- dice lei fiera del suo lavoro.
Mangiamo con gusto e poi io dico:
-Buonissima-
-Ti ringrazio- dice lei contenta.
Ci mettiamo sul divano e parliamo.
-Ti sei divertita oggi? - chiedo.
-Insomma... Sono un po' stanca- poggia la testa sulla mia spalla. Io la accarezzo.
-Tu che hai fatto oggi? - chiede poi.
-Sessanta partite a fifa con Niccolò- dico.
-Divertente? - chiede lei.
-Sì dai-
-Immagino- dice sarcastica.
-Non sottovalutare i videogiochi. Hanno un loro perché. -
-Sisi-
-Mi stai prendendo in giro? - chiedo scherzando.
-Non li trovo divertenti i giochi virtuali. Sono... Finti. -
-Vabbè però a volte ci sta che ci giochiamo. Non siamo patiti di questi giochi, cioè non è che stiamo tutti i giorni a giocare dalla mattina alla sera. Oggi sì, oggi abbiamo giocato tutto il giorno, però perché non avevamo niente da fare. -
-Va bene. Allora un giorno mi insegni a giocare-
-Mh... Non penso che voi ragazze siate molto portate per queste cose.- non l'avessi mai detto.
-Come scusa? Ripeti se hai il coraggio.- mi fulmina con gli occhi.
-No no niente. - cerco di uscire da questa situazione.
Lei si gira e mi viene addosso.
-Vogliamo scommettere che se mi insegni a giocare ti batto?- mi dice guardandomi negli occhi mentre è sopra di me. Io non resisto e la bacio. Lei si stacca e mi guarda attendendo una mia risposta.
-Va bene, scommettiamo-
-Se vinco io... Ti porti il pigiama quando vieni a dormire da me.-dice lei.
-Se vinco io? - dico.
-Mh... - ci pensa un po'- ci facciamo un week end fuori.-
-Ma che ci vinco se devo pagare? -
-Ma no. Nella mia casa delle vacanze.-
-Ah... Ci sto- dico io. Ci stringiamo la mano sorridendo e poi la bacio. Stavolta non si stacca.
-Adri, sono stanca. Andiamo a dormire? - mi dice.
-Va bene piccola- le dico dolcemente. Ci alziamo e andiamo in camera. Chiara si va a mettere il pigiama e poi ci mettiamo nel letto a dormire.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora