Capitolo 74

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Sento un rumore provenire dalla stanza vicina alla mia. Qualcuno sta uscendo in balcone. È Niccolò con in mano un pacchetto di sigarette e un accendino. Io mi sbrigo ad asciugarmi le lacrime ma con scarsi risultati. Niccolò non mi guarda nemmeno ma penso proprio che sappia che sono lì.
-Ti dà fastidio se mi fumo una sigaretta? - chiede.
-No- rispondo io con un filo di voce.
Lui tira fuori una sigaretta dal pacchetto e se la mette tra le labbra. Si siede per terra.Avvicina l'accendino e la accende. Aspira una prima volta e poi butta fuori il fumo.

 Aspira una prima volta e poi butta fuori il fumo

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-Perché piangi? - chiede senza guardarmi.
-Io... Non sto piangendo- dico. Non sono per niente credibile. Lui fa una risata e poi mi guarda. Si alza. Allunga il braccio e mi mette le mani sul viso mentre ha la sigaretta tra le labbra. Mi asciuga due lacrime e mi mostra le sue dita umide.
-Non penso che questo sia sudore-dice accennando un sorriso. Io rimango in silenzio.
-Dai dimmi che cos'è che ti fa stare male. - dice.
-Ho litigato con Adriano - dico.
-Mh- aspira altro fumo dalla sigaretta- E posso sapere il perché? - chiede.
-È che a volte cerca di controllarmi e mi dice quello che devo fare. È una cosa che odio. E lo so che lui non lo fa con cattiveria, ma mi fa arrabbiare lo stesso. - rispondo.
-Capisco. Ma Adriano è così. Lui ha paura di perdere le persone. E per evitarlo cerca di controllarle. - dice.
-Ho capito ma almeno di me si dovrebbe fidare- dico io.
-Vedrai che col tempo lo capirà - dice.
-Lo spero davvero. - dico.
-Hai qualcos'altro che vuoi dirmi? - dice.
-Solo... Grazie- dico. Gli sorrido e, dopo un veloce abbraccio, rientro nella mia stanza.
Mi metto nel letto e mi addormento.

Adriano
Ma che le prende? Perché fa così?
Sono un c*******. Ho cercato di controllarla e adesso lei mi ha mandato a f******. Mi metto nel letto e mi addormento.
La mattina preparo velocemente la valigia e vado in aeroporto. Il mio volo è alle 11.00 ma arrivo lì alle 10.00. Mi prendo un caffè al bar e poi raggiungo l'imbarco. Scrivo a Chiara.
*chat*

Chiara💝
ultimo accesso oggi 2.30

Io
Sono all'imbarco.
Arriverò per le 12.00.

Se non vuoi rispondermi
puoi almeno dirlo agli altri?

*fine chat*
Non mi risponde. Vabbè. Sento chiamare il mio volo e mi metto in fila per salire. Entro nell'aereo e mi metto al mio posto.
Durante il viaggio guardo fuori dal finestrino tutto il tempo. Pensando a quello che succederà ora.
Alle 12.00 atterriamo puntali. Scendiamo e mi trattengo un attimo all'aeroporto per comprare un regalo a Chiara. Le prendo una bella scatola di cioccolatini fondenti di cui lei non può fare a meno.
Prendo un taxi fuori dall'aeroporto e mi faccio portare in hotel. Vado dritto nella mia stanza. Esito un attimo a bussare. Poi mi faccio coraggio e lo faccio. Sento i passi di qualcuno che si avvicina alla porta. La maniglia si abbassa e mi trovo Chiara davanti. Per un attimo stiamo in silenzio. Poi dico:
-Scusami -
Lei fa un passo verso di me. Esita un secondo ma poi mi abbraccia. Sento la mia maglietta bagnarsi all'altezza della spalla per via di qualche lacrima che sta gettando Chiara. Faccio qualche passo in avanti per entrare nella stanza e chiudere la porta alle mie spalle.
-Sono stato un c*******. Non volevo dirti quelle cose, ok? - dico sciogliendo l'abbraccio per metterle le mani sul viso e guardarla dritta negli occhi.
-Neanche io volevo dirti quelle cose- dice singhiozzando.
-Non importa. Hai fatto bene. - dico sorridendo un po'.
-No, io non volevo. È solo che ero arrabbiata. - dice.
-Lo so. Ho sbagliato. Io mi fido di te. - dico.
-Era questo che volevo sentirti dire.- mi dice sorridendo.
Mi chino verso di lei e la bacio. La bacio a lungo.
Poi lei si stacca.
-Dovremmo andare a pranzare- dice.
-Mh... - la prendo per i fianchi e la sollevo- E se andassimo dopo? - le dico.
-Penso che si possa fare- risponde lei.
Inizio a baciarla dappertutto. In ogni parte del suo fragile corpicino che mi è mancato così tanto stringere.
La metto nel letto e mi levo la maglietta.
-Sei sicura di amarmi ancora? - le chiedo in un sussurro facendole venire i brividi. Lei mi prende il viso. E avvicina le labbra al mio orecchio.
-Non ho mai smesso di farlo - dice.
Non esito a baciarla ancora. E mentre ci baciamo la spoglio. Poi mi spoglio anche io. E niente. È stato fantastico...

Chiara
Non ci posso fare niente. Lo amo da morire. È bastato un solo giorno lontani per far succedere tutto questo.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora