Capitolo 27

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Niccolò
Vado a cambiarmi e inizio a preparare la carbonara.
Bussano al campanello, devono essere loro. Vado ad aprire. Sì, sono loro. Sorrido, do' il cinque ad Adriano e un bacio sulla guancia a Chiara.
Andiamo in cucina e faccio i piatti. Mangiamo chiacchierando. Fra due settimane esce Colpa delle favole e io c'ho l'ansia.
Adriano mi tranquillizza dicendo che andrà benissimo. Alla fine del pranzo Adriano va verso il frigo.
-C'hai un po' di frutta, Nic? - chiede.
-Ehm... No- dico io.
-Non ci credo- insiste lui. Apre il frigo. Io urlo:
-Noooooo!!! - Adriano scoppia a ridere. Nel frigo non c'è niente oltre a otto casse di fragole.
-E queste che sono? - dice Adriano prendendo in mano una cassa di fragole. Che belle che sono le fragole.
-Tu le mie fragole non le tocchi, hai capito? - dico io mezzo arrabbiato.
Lui prende in mano una fragola, se la mette in bocca e poi... Toglie la mano da davanti e vedo che in mano ha solo la fogliolina.
-Nooooooooooo- urlo disperato.
-Nic, è una fragola. Te le ricompro. - dice Adriano.
-Giura-
-Tu hai un problema- dice Adriano.
-Lo so, però... Sono troppo buone. -
-Sono pure acerbe. Fanno schifo. -
-Tu fai schifo. Nun me tocca' le fragole che te dò 'na cinquina. -
-Okok, non si scherza sulle fragole. Ho capito. Però nel tuo frigo c' hai solo fragole. Che te magni a cena? - chiede.
-Ordino su JustEat.
Con JustEat, ordini dai ristoranti, basta un clic, paghi anche in contanti. - canticchio il jingle della pubblicità.
Adriano scoppia e ridere e Chiara, che ha assistito divertita alla scena, ride pure lei. Mi metto a ridere pure io.
-Dai, andiamo in studio! - dice Adriano.
-Ok- dice Chiara.
Si avviano verso la porta e io li seguo. Chiara va in macchina con Adriano e io vado con la mia. Arriviamo agli studi dopo un quarto d'ora e iniziamo subito le prove. Va tutto bene. Poi alla fine della prova, Chiara dice:
-Io domani e dopodomani ho un po' di problemi, non penso che riuscirò a venire per le prove. Devo andare in conservatorio perché non ci vado da due settimane e a Giugno sono piena di esami. -
-Ok tranquilla-le dico io - vorrà dire che recupereremo le prove di domani e dopodomani facendo delle prove di sei ore. -
-Ok- dice lei.
-Stavo scherzando -
-In realtà non c'era nulla di strano. Al conservatorio, i giorni prima dei concerti, possiamo anche fare 9 ore senza interruzioni. -
-Cavolo. No, non ti chiedo tanto. Poi non c'è problema davvero, andiamo benissimo, sono pure noiose le prove così. - dico.
-Io mi diverto. È bello che ci sia già l' insieme. Non è facile trovarsi subito. - dice lei.
-Perché tu sei bravissima. -
-Ti ringrazio-

Adriano
Usciamo dagli studi e porto Chiara a casa da me.
Ordiniamo le pizze che arrivano dopo dieci minuti. Le mangiamo e intanto beviamo due birre.
-Filmetto? - chiede Chiara.
-Sci sta- rispondo io scherzando.
-Voto: diesci👌- dice lei divertita.
-Sapevo che avresti capito- continuiamo a ridere e poi ci mettiamo sul divano. Chiara va un attimo in bagno e io rimango a scegliere il film. Non mi so decidere e allora aspetto che esca dal bagno. Non ci ha messo neanche due minuti e si è già seduta vicino a me.
-Pensavo ci metteste di più voi ragazze al bagno. -
-Odiosi prototipi- dice lei.
-Che film vuoi vedere? -
-Boh. Ah aspetta... Hanno appena caricato il film de La bella e la bestia su Netflix, lo vediamo? -
-Va bene piccolina mia- le rispondo.
-Grazieeeeeee- mi dice sorridendo.
Ci sdraiamo sul divano. Chiara ha la testa poggiata sulla mia spalla e io le tengo la mano.
-Mi piace 'sto film, è gagliardo- dico a metà del film. Chiara ride, ma poi si interrompe:
-Shhh, è la parte più bella- dice lei. Che bella, è proprio una bambina. La mia bambina. Lei continua a guardare il film ma io guardo lei.
Il film finisce e Chiara si tira su e sbadiglia. Io rido. Poi la bacio, la prendo in braccio e la porto in camera. La poggio a terra e lei mi porge una mano:
-Maglietta - dice.
-E se non ti volessi dare una mia maglietta?- dico io sfidandola.
-Dormi sul divano - dice lei sicura di sé.
-Abbella guarda che questa è casa mia-
-Allora me ne vado- continua lei. Esce dalla stanza e va verso la porta ma io corro, la raggiungo e la prendo per i fianchi. La prendo in braccio e la porto di peso in camera.
-Mettimi giù - dice lei colpendomi sulla schiena.
-Tu non vai da nessuna parte- dico io.
-Tu non mi dici cosa devo fare- dice lei. Non so se sia realmente arrabbiata o se stia facendo finta e si stia divertendo. La metto sul letto e lei fa il broncio.
-Hai vinto- dico. Prendo una maglietta dal cassetto e gliela dò. Lei mi bacia e va in bagno soddisfatta.
Io mi metto il pigiama.
Chiara esce dal bagno e si mette nel letto, sotto alle coperte. Io mi sdraio vicino a lei, la bacio e dico:
-Buonanotte-
-Buonanotte- spengo la luce e stringo Chiara a me. Ci addormentiamo.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora