Capitolo 66

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Andiamo a casa sua e ceniamo. Oggi per pranzo ho mangiato mezzo panino. Adriano prepara la carbonara e la mangio di gusto.
-Grazie - dico dopo aver finito di mangiare.
-E di che? - dice lui.
-Di esserci sempre. Di aspettarmi sempre, di desiderarmi sempre, di non esserti stancato di me. -
-Come potrei stancarmi di te? Sei fantastica. Non ti lascerei per nessuna ragione al mondo, sei perfetta. Non posso fare altro che amarti. -
Gli sorrido. Mi fa stare bene. Mi alzo e vado a baciarlo. Mi metto in braccio a lui che sta seduto.
Dopo cena guardiamo un film e poi andiamo a dormire. Domani ho il concerto. Poi mercoledì mattina partiamo per Vigevano. Spero di non arrivare troppo stanca.

La mattina mi sveglio con comodo e rimango nel letto visto che non ho prove. Dovrò stare al conservatorio per le 17.00 perché facciamo una piccola prova prima del concerto che inizierà alle 21.00.
Adriano si sveglia e mi sorride. Lo bacio e poi ci alziamo per fare colazione.
-A che ora è il concerto? - chiede Adriano.
-Alle 21.00 ma se vuoi mi faccio dare un passaggio da qualcuno, non serve che vieni. - dico.
-Scherzi? Non me lo perderei neanche per sogno. Ho invitato anche i miei amici e i miei genitori. - dice.
-Stai scherzando? -
-No-
-Daiii ma perché? -
-Perché sono orgoglioso di te. E voglio che anche gli altri sappiano quanto sei brava. Ci tengo. -
-Che carino che sei- lo abbraccio.
Passo la mattina a studiare violino. Sia i pezzi del tour che il programma del concerto di stasera.
Pranzo con Adriano e poi mi faccio accompagnare a casa perché devo vestirmi e truccarmi per il concerto.
Arriviamo a casa mia. Vado in camera e tiro fuori il vestito. È il vestito che uso sempre per i concerti in questa stagione: è nero (come richiesto) con il corpetto in pizzo, maniche a tre quarti perché on fa per niente caldo e gonna lunga di un tessuto leggero. I capelli li raccolgo in uno chignon. Mi trucco leggermente e poi vado da Adriano che è rimasto in salotto.

Adriano
Chiara esce dalla sua stanza. È davvero bellissima.
-Sei bellissima- le dico.
-Grazie - mi bacia.
Usciamo e la accompagno al conservatorio. Porella, non riesce a camminare bene coi tacchi sui sampietrini.
-Allora ci vediamo dopo. Vado a casa e poi torno per il concerto. - dico.
-Va bene. Grazie - mi dà un bacio ed entra.
Io torno a casa mia e mi cambio. È un'occasione importante e quindi mi vesto elegante. Metto una camicia bianca e pantaloni e giacca blu. Alle 20.00 passo a prendere i miei genitori e in macchina arriviamo al conservatorio.
-Che bello che la tua ragazza suona. Mi fa tanto piacere andare ai concerti, tuo padre non mi ci porta mai- dice mia madre.
-Inizierò a portarti. Basta dirlo- risponde mio padre. Fuori dal conservatorio sta iniziando ad arrivare molta gente. Io vedo i genitori di Chiara e decido di andarli a salutare.
-Buonasera- dico.
-Oh ciao Adriano. Che bello che sei venuto - dice la madre di Chiara.
-Non me lo sarei mai potuto perdere- dico. Prendo i miei genitori e decido di presentarli. Va tutto bene. Sono tutti felici e iniziano a parlare.
Vedo anche Tiziano, Valerio, Alessandro e Gabriele. Vado a salutarli. Dò il cinque a tutti.
-Che eleganza amico- dice Tiziano.
-Eddai non mi pijate in giro- dico.
-No no, sei bellissimo- dice Valerio scherzando.
-Se vabbè. Niccolò non viene? - chiedo.
-L'ho chiamato e ha detto che vuole riposarsi prima della partenza - dice Alessandro.
-Ah vabbè-

Niccolò
Stasera c'è il concerto di Chiara. Io ho detto che non ci vado ma in realtà voglio andarci. Mi vesto ed esco. Arrivo davanti al conservatorio alle 21.00. Sono già entrati tutti. Entro anch'io e vado nella sala concerti. Che ricordi il conservatorio! Quasi mi manca.
Arrivo e la sala è quasi tutta piena. Rimangono davvero pochi posti. C'è il brusio della gente che parla. Vedo Adriano e gli altri che stanno seduti abbastanza davanti. C'è un posto nella fila dietro di loro. Vado a sedermi là e li saluto. Sono stupiti di vedermi. Io come spiegazione gli dico che ho cambiato idea ed ero curioso di tornare in conservatorio.
Alle 21.05 inizia il concerto. Entrano i musicisti e si siedono. Sono tutti molto seri ed eleganti. Era questo che non mi piaceva del conservatorio. Ecco Chiara. È al secondo leggio dei primi violini. È proprio bella. Ha un vestito molto bello. Accordano gli strumenti e poi, dopo un attimo di silenzio, entra il maestro seguito da un fragoroso applauso. Questo maestro c'era anche quando io studiavo qui ma io non ho mai fatto lezioni con lui.
Iniziano a suonare. Sono davvero bravi. Mi mancava andare ai concerti. Mi rilasso sulla mia poltroncina rossa e mi godo il concerto.

Adriano
Chiara è la più bella di tutte ovviamente. I ragazzi sono tutti molto bravi. Il concerto è molto piacevole.
Finisce alle 23.00. Il maestro saluta e i musicisti escono.

Chiara
Torno nell'aula dove ho lasciato la custodia del violino. Tutti ci facciamo i complimenti perché il concerto è andato molto bene. Mettiamo tutto a posto e poi usciamo in sala dove sono rimasti solo i familiari di ogni ragazzo a gruppetti.
Io vedo i miei genitori, Adriano, i suoi genitori e gli amici e vado verso di loro.
-Ciao- dico sorridendo.
-Ciao Chiara bravissima, proprio un bel concerto- mi dice la mamma di Adriano.
-Grazie - dico.
-Davvero bravi- dice il padre di Adriano.
-Grazie mille-
-Con tutte le prove che ha fatto sti giorni, non ve lo potete neanche immaginare- dice Adriano.
-Già -
-Adesso riposati- dice mia mamma.
-Sì mamma-
-Chiara noi andiamo, ci sentiamo domani ci dici quando arrivate - dice mio padre.
-Ok ciao. - i miei se ne vanno e poi vanno via anche i genitori di Adriano.
-Brava Chiara- dicono gli amici di Adriano.
-Grazie-
-Davvero. Hanno alzato il livello rispetto a quando ci stavo io. - dice Niccolò.
-È questo maestro che è molto esigente. E fa bene ad esserlo. - dico. Poi mi giro verso Adriano e vedo che si è vestito tutto elegante. Mi scappa una risata.
-Ma che belli che siamo - gli dico mettendogli una mano sulla guancia.
-Visto? Solo per te- mi dice sorridendo. Gli dò un intenso bacio. Poi usciamo dal conservatorio.
-Non so voi ma io ho fame- dico.
-Ah già, non hai cenato. Vi va se andiamo al pub? - propongo anche agli altri.
-Sì - rispondono tutti tranne Niccolò.
-Scusate raga' io sono stanco, devo riposare. Ci vediamo domani.-dice.
-Ciao- lo saluto.
Se ne va e noi andiamo al pub. Ordiniamo una birra a testa e poi io ordino un hamburger. Tutto arriva dopo poco. Mangiamo e poi a mezzanotte ci salutiamo. Ringrazio tutti e andiamo via.
Io e Adriano decidiamo di andare ognuno a casa propria perché nessuno dei due ha fatto la valigia. Dobbiamo organizzarci per la partenza e poi dormire.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora