Capitolo 43

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Apro la porta di casa e subito mi sento stringere da dietro. Adriano mi ha presa in braccio e mi sta portando in camera.
-Che fai? - gli chiedo.
-Io e te abbiamo una cosa in sospeso- mi dice all'orecchio con voce sensuale. Inizia a baciarmi. Io continuo. Mi leva la maglietta e io gli tolgo la sua. Poi mi leva i pantaloni, io gli accarezzo il petto e lui mi accarezza la schiena. Gli levo i pantaloni. Mi butta sul letto e si mette sopra di me. Sparisce pure l'intimo e Adriano inizia a baciarmi dappertutto. Io lo stringo a me e poi... Sì insomma lo sapete.

È stato bellissimo. Io e Adriano ci guardiamo sorridendo. Poi ci accorgiamo che non abbiamo pranzato.
-Ti va un gelato? - gli chiedo io.
-Certo che mi va- dice.
Ci vestiamo e lo porto in una gelateria buonissima dove vado sempre con i miei amici.
-È questa- dico quando arriviamo.
-Carina, è piccola - dice.
-Sì, però il gelato è buonissimo- dico io.
Entriamo e prendiamo due gelati. Quando usciamo Adriano dice:
-Ammazza che bono sto gelato-
Io rido leggermente.
Andiamo a sederci su una panchina un po' più in là. Finiamo di mangiare e Adriano mi si avvicina. Poggia le sue labbra sulle mie e mi morde il labbro.
-Eri sporca - si giustifica poi.
-Sisi-

Torniamo a casa mia perché devo prendere il violino e poi andiamo alle prove.

Entriamo agli studi e andiamo in sala prove. Dopo cinque minuti arriva Niccolò che ci saluta.

Adriano
Mi avvicino a Niccolò.
-Com'è andato l'appuntamento ieri? - gli chiedo.
-Gli affari tuoi mai Cassio? - dice scocciato.
-No. Racconta- insisto.
-No, sono fatti miei- dice lui sempre più scocciato.
-Ho capito. Tranquillo, troverai quella giusta per te. - lo incoraggio. Mi giro ma mi sa che mi ha mandato a fan****. Non gli dò peso e iniziano le prove.
Va tutto bene.

Alla fine vado da Niccolò e gli dico:
-Mi ha chiamato Valerio, chiede se domani sera ci va di uscire al parcheggio. -
-Io ci vado. - mi dice lui.
-Me sa' pure io. Vabbè intanto gli dico che tu ci vai, poi io vedo. - dico.
Usciamo dagli studi e porto Chiara a casa mia.

Entriamo e ci sdraiamo nel letto.
-Però carino il figlio di tua cugina, me sta simpatico - dico.
-Sì, però se ci stai tutto il giorno impazzisci, credimi. Torni distrutto.- dice lei.
-Ma tua cugina quanti hanni c'ha, scusa? -
-Ha 22 anni quasi 23. Ha avuto Riccardo a 16 anni. -
-Ma il padre...? - chiede lui.
-Il padre vede il figlio ma non va d'accordo con Giulia. Non hanno lo stesso modo di pensare e si scontrano. Quindi Riccardo sta con Giulia e ogni tanto vede il padre. -
-Che situazione di cacca-
-Già. Un bambino non si merita queste cose, ha solo bisogno di amore.-
Adriano si avvicina a me e mi guarda negli occhi.
-Tu saresti una mamma fantastica - le dico poi. Lei si allontana un attimo.
-In che senso scusa? - dice contrariata.
-Non ti spaventare, voglio dire... Non adesso... Ma... Fra qualche anno... Potremmo... -
-Fra qualche anno- puntualizza lei.
-Certo- dico io.
-Ho solo 19 anni. Mi piacerebbe moltissimo, però... Più avanti. -
-Ovvio, adesso siamo troppo giovani. - dico.
-Ma tu davvero vorresti un figlio da me? - mi chiede poi.
-Che sono domande da fare? Con tutte le volte che ti dico che ti amo, tu dubiti di questo? -
-No, lo so che mi ami- mi prende il viso tra le mani e mi bacia. Poi io mi stacco.
-Comunque non ti spaventare, stavo solo facendo ipotesi sul futuro. Ma perché... Se io mi scordassi la protezione a te dispiacerebbe?-
-Sarebbe la cosa più bella della mia vita- mi bacia- Tu, però, cerca di ricordartela ora. -
Le sorrido e la bacio.

Ordiniamo una pizza e la mangiamo in cucina. Poi dò una maglietta a Chiara e andiamo a dormire.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora