Capitolo 83

161 2 2
                                    

-Chiara, chiamami per qualsiasi cosa- dice Niccolò.
-Grazie- lo saluto con un bacio sulla guancia.
-Che fai? - dice Adriano- Baci il mio migliore amico? -
-Senti, ringrazia che hai fatto pena al tuo migliore amico per quanto eri ubriaco e ci ha dato un passaggio che sennò tornavamo a piedi.- dico.
Niccolò torna in macchina. Prendo le chiavi dalla tasca dei pantaloni di Adriano. Apro la porta ed entriamo.
Adriano mi mette le mani sui fianchi.
-Adriano lasciami - dico fermamente.
-Ho voglia di te- dice lui.
-No, sei ubriaco, non mi devi toccare - dico. Lui mi blocca le mani.
-Ti ho detto di lasciarmi- dico. Non riesco quasi a parlare. Mi sta facendo paura.
-Che c'è? Sono io- dice lui.
-No, sei ubriaco. Lasciami- dico.
Riesco a liberarmi dalla sua presa e corro verso la porta di casa. Esco e chiudo la porta alle mie spalle.
E mo che faccio? Vado a piedi?
Inizio a camminare.
-Oh Chiara te serve un passaggio? - passa Tiziano in macchina e abbassa il finestrino per parlarmi.
-Oddio sì ti prego. - dico io appena lo vedo.
-Sali-dice.
Salgo al posto del passeggero vicino al guidatore. Gli dico l'indirizzo e parte.
-Adriano? - chiede durante il tragitto.
-È a casa sua. - dico
-L'hai lasciato da solo? - dice.
-Che dovevo fare? Avevo paura, era strano- dico.
-Che ti ha fatto? - chiede
-Niente, lascia stare-
-Vabbè mo ti accompagno a casa e poi vado da lui- dice
-Grazie-
Stiamo zitti finché non arriviamo sotto casa mia. Lo saluto, ringrazio e scendo.
Entro in casa mia e vado a letto. Non riesco a dormire. Penso ad Adriano. Se non ci fossi stata io lì lui ci avrebbe provato con un'altra.
Inizio a piangere e il cuscino si sporca col trucco che mi cola.

Tiziano
Ho accompagnato Chiara a casa sua e ora vado a vedere che combina quel c******* di Adriano.
Busso e lui apre dopo un bel po'.
-Aooo Tizia', bello mio. Che te serve?- dice Adriano urlando. Io entro.
-Che me combini? Hai fatto andare via Chiara. - dico io.
-Maccheeee guarda che sta in bagno. - dice lui.
-Adriano, Chiara se n'è andata perché le facevi paura -
-Che stai a dì? -
-L'ho trovata qua fuori e l'ho riaccompagnata a casa- dico. Lui mi mette le mani al collo.
-Che c**** hai fatto? - dice. Si è arrabbiato di botto.
-Adria' ti devi calmare- dico io. Mi ha preso per il colletto della camicia e sta cercando di sollevarmi.
-Non dirmi cosa devo fare- dice. Sta diventando rosso dalla rabbia.
-Tu la mia ragazza non la devi manco guardare- dice.
-Ringrazia il cielo che so io che sennò t'avevo già mandato all'ospedale per tutte le c****** che stai dicendo. Preferivi che la lasciavo per strada a piedi a notte fonda? - dico io.
-Giuri che non l'hai toccata? - chiede.
-Te pare? Sei mio fratello Adria'- dico.
Mi lascia e ci abbracciamo. Mi assicuro che vada a dormire e poi me ne vado. Torno a casa mia e chiamo Chiara per dirle che Adriano sta bene. Lei mi ringrazia e poi vado a dormire.

La mattina mi sveglio e vado da Adriano. Dopo parecchio tempo sento qualcuno venire ad aprire la porta. Rimango stupito nel vedere Chiara.
-Oi che ci fai qua? - le chiedo.
-Mi ha chiamata stamattina presto Adriano. Allora ho preso un taxi e sono venuta. Sta bene - dice.
-Ah ok. Posso vederlo? - chiedo.
-Certo entra- dice. Entro e lei chiude la porta. Andiamo in camera di Adriano. Sta sdraiato nel letto a torso nudo.
-Come stai frate'? - gli dico.
-Tutto apposto. Grazie per aver riaccompagnato Chiara ieri sera- dice.
-Di niente - dico. Restiamo un attimo in silenzio mentre Adriano guarda Chiara sorridendo.
-Vabbè raga io vado. Buona giornata- dico.
Adriano mi saluta e Chiara mi accompagna alla porta. La saluto e me ne torno a casa mia.

Chiara
Torno in camera di Adriano. Mi siedo vicino a lui nel letto.
-Io e te dobbiamo ancora parlare - dico.
-Sono qui. - dice lui.
-Mi spieghi perché ieri sera hai bevuto così tanto? - gli chiedo. Lui sospira.
-Hai ragione. Non c'è un perché. Mi veniva di continuare. Sono stato stupido. - dice lui abbassando la testa.
-Sono già uscita con te e i tuoi amici e non eri mai arrivato a questo punto- dico.
-Lo so. Scusami - dice guardandomi.
-Il problema non è il bere in sé. Il problema è che se l'avessi voluto fare io, tu mi avresti portata via- dico.
-Eddai ancora sta storia? - dice scocciato.
-Sì ancora sta storia- dico io più calma.
-Io sono fatto così. Cerco di proteggere le persone importanti. Ma poi io non so badare a me stesso- dice.
Gli alzo il viso.
-Guardami. Lo sai che ti amo?- dico.
Lui annuisce. Si avvicina a me e mi bacia. Si sdraia sul letto e mi fa mettere sopra di lui.

Storia stupida ~UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora